Tre anni fa l’Argentina è diventata il primo paese latinoamericano ad accettare le nozze gay. Oggi lo spirito di apertura ha raggiunto anche il tango, uno dei pilastri culturali del paese. Ieri si è aperto a Buenos Aires il Mondiale del Tango: 556 le coppie che, provenienti da 37 Paesi, competono per il massimo premio di ballo del “dos por cuatro”. Saranno solo 20 accederanno alla finale del 27 agosto. Quest’anno per la prima volta, gli organizzatori hanno esteso l’invito a partecipare anche a coppie dello stesso sesso: ammesse 4 coppie gay, di cui tre maschili e una femminile. Ai puristi che storcono il naso, gli esperti di storia del tango ricordano che alla fine del secolo XIX il ritmo caratteristico del Rio de La Plata era ballato quasi esclusivamente fra uomini, perché gran parte degli immigrati europei arrivavano senza le loro famiglie e, dunque, senza donne con cui ballare. Il tango tra coppie dello stesso sesso necessita di alcuni aggiustamenti nel linguaggio usato. Per esempio, non è più permesso parlare di ballerini maschio e femmina, è meglio riferirsi al “conductor” e al “conducido” per descrivere i ruoli, senza far riferimento all’identità sessuale.Ormai le coppie gay nel tango sono una tendenza e diverse milonghe (sale da ballo) hanno da tempo aperto le porte abolendo qualsiasi discriminazione sullorientamento sessuale. A Buenos Aires ci sono La Marshall e il Tango Queer, nel week end scorso nella città di Cordoba ha aperto le porte La Furca, una milonga con spirito gay friendly.



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