Questa sera, lunedì 26 agosto, su Rai Uno va in onda un altro episodio in replica della serie Il commissario Montalbano. Si tratta di Giro di boa, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore. L’episodio è andato in onda per la prima volta il 22 settembre 2005. Il commissario Montalbano (Luca Zingaretti) non passa un bel momento disturbato dalle notizie che provengono da Genova, pensa addirittura alle dimissioni dalla polizia. Una mattina, nel corso della sua consueta nuotata davanti a casa, si imbatte con un cadavere galleggiante: è il corpo di un uomo in stato di decomposizione avanzata, con polsi e caviglie profondamente incisi. Secondo il commissario l’uomo è stato assassinato un paio di mesi prima; le correnti hanno trascinato il corpo sulla spiaggia di Marinella, ma il luogo del delitto non è quello. Montalbano si reca al porto di Vigata per parlare con Ciccio Albanese (Aldo Mangiù) e assiste allo sbarco di clandestini, tra cui molti bambini. Un bambino appena messo piede sulla banchina cerca di fuggire. Montalbano lo raggiunge, lo prende per mano e lo riaccompagna dalla madre, che nella foga di corrergli incontro cade e si sloga una caviglia. La donna e i suoi bambini vengono accompagnati all’ospedale, ma il bambino, che al commissario ricorda François, non sembra contento di essere riportato dalla madre.
Catarella (Angelo Russo) riconosce nell’identikit dell’uomo assassinato il volto di un latitante calabrese, tale Ernesto Errera, mentre Montalbano scopre dal telegiornale che il bambino incontrato al porto di Vigata è stato investito da un’automobile ed è morto. Montalbano si sente responsabile e vuole sapere cosa è successo a quel bambino. Grazie all’aiuto di Fazio (Peppino Mazzotta), scopre che l’uomo che aveva accompagnato la donna sull’ambulanza e poi al pronto soccorso si chiama Gaetano Marzilla, proprietario di un negozio che anni prima era stato incendiato perché l’uomo non si era piegato al racket del pizzo. In seguito per rimettere in piedi l’attività era stato costretto a ricorrere agli usurai. Montalbano si butta a capofitto nelle indagini deciso a collegare gli avvenimenti e gli omicidi accaduti.
Il commissario scopre un commercio clandestino di bambini extracomunitari, del quale il piccolo incontrato al porto era stato vittima, e che la donna con lui non era in realtà sua madre e per questo il bambino cercava di fuggire. Le indagini rivelano che il latitante Errera era stato a capo di questo commercio, finché un arabo di nome Gafsa lo aveva ucciso per prenderne il posto. Il commissario, profondamente colpita dalla scoperta di quella realtà così orribile, decide di smantellarla dall’interno a anche a costo di mettere a rischio la propria vita. Montalbano e i suoi uomini organizzano una retata nella tana del nemico e riescono ad arrestare i colpevoli, mettendo fine al traffico di bambini.