E’ andata in onda ieri sera, martedì 10 settembre 2013, la prima puntata della nuova stagione di Ballarò, condotto come sempre da Giovanni Floris insieme al contributo satirico di Maurizio Crozza. Gli ospiti dell’appuntamento d’esordio sono stati Gianni Cuperlo del Partito Democratico, il Ministro dellAgricoltura Nunzia De Girolamo, Luigi Abete presidente della Bnl, il segretario della Fiom Maurizio Landini, il direttore del TG4 Giovanni Toti, il vice direttore de La Repubblica Massimo Giannini e il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida. La prima parte della trasmissione è dedicata allintervista in esclusiva a Domenico Quirico, il giornalista reduce da cinque duri mesi di prigionia in Siria. Oltre a lui, è in collegamento anche Mario Calabresi, direttore de La Stampa, il quotidiano per cui lavora lo stesso Quirico, inviato in Siria. Il giornalista parla di come sia stato difficile per lui vivere per cinque mesi con il terrore che prima o poi i sequestratori potessero ucciderlo, spiegando che adesso è praticamente impossibile fare il giornalista in Siria. Quirico racconta anche i due tentativi di fuga andati a vuoto e di come in pratica sia stato tradito da una parte dei fautori della rivoluzione siriana che lui credeva essere esclusivamente interessati a rendere migliore il loro Paese. Conclusa l’intervista, è il momento della copertina satirica di Maurizio Crozza (alla pagina seguente il video) che inevitabilmente dedica gran parte del suo intervento a Silvio Berlusconi, dalla scelta di tornare in campo con Forza Italia al voto sulla decadenza da senatore dopo la condanna a quattro anni per frode fiscale. “Forse non è sbagliato comprare gli F35”, esordisce il comico genovese. “Magari possono servire a qualcosa”, cioè ad abbattere gli aerei che durante lestate sono passati sulle spiagge di molte località turistiche italiane con dietro la scritta “Forza Silvio”. Dopo aver ironizzato sulla condanna, l’ipotetica grazia concessa di Napolitano e il futuro del Cavaliere (“ma ve lo immaginate ai servizi sociali?”, dice Crozza), Floris lancia il primo servizio in cui viene proprio riassunta tutta la giornata dedicata alla riunione in Senato sulla decadenza da senatore di Berlusconi.
Rientrati in studio, prende la parola Nunzia De Girolamo, secondo cui una eventuale caduta del governo Letta potrà avvenire solamente nel caso in cui il Pd sceglierà di prendere una decisione di natura esclusivamente politica nei confronti dello stesso Berlusconi. Immediata la risposta di Cuperlo, il quale precisa che lintenzione non è quella di far fuori un avversario politico, bensì di far rispettare la legge. Inoltre, Cuperlo sottolinea che il Partito Democratico non cambierà idea sulla questione. Viene effettuato un collegamento in diretta con il luogo nel quale si è riunita la Giunta e, come racconta linviato, il voto è stato rimandato a giovedì prossimo. Duro lintervento di Massimo Giannini, che rimarca con forza come sia incredibile che il governo, invece di doversi occupare della ripresa nel tentativo di dare sollievo a cittadini che da un paio di anni a questa parte sono costretti a fare i conti con uno stato di povertà, sia bloccato da Berlusconi e dalla minaccia di crisi.
Botta e risposta tra la De Girolamo e Giannini, con la prima che evidenzia come Berlusconi non abbia intenzione di sottrarsi alla giustizia mentre il Pdl vuole porre laccento sulla incostituzionalità della Legge Severino. Giannini, invece, ricorda come la legge sia stata votata non più tardi di un anno fa dallo stesso Pdl. Sulla questione interviene anche Onida, secondo cui la legge Severino non è assolutamente incostituzionale in quanto non prevede linserimento di una pena aggiuntiva ma va soltanto a regolare il meccanismo secondo il quale si possa essere eletti. Inoltre, Onida trova strano che Berlusconi si rivolga alla Corte di Strasburgo visto che di fatto la Giunta non si è ancora espressa in merito. Per Toti, invece, è strano che il Pd voglia stringere i tempi sulla questione ben sapendo che molto presto il senatore Berlusconi per via dellinterdizione decadrà lo stesso.
Si cambia argomento e si parla di economia e tassazione, con Landini che prende la parola: il segretario della Fiom ribadisce che al momento sono ben altre le cose di cui dovrebbe occuparsi l’attuale governo, attaccando soprattutto il Pd che ha deciso tempo fa di allearsi con una persona che quasi ceramente sarebbe stata condannata. Cuperlo controbatte ricordando come la loro non sia un’alleanza politica bensì sia una larga intesa praticamente costretta dai fatti e dalle necessità del Paese. Per quanto concerne l’Imu, Abete sottolinea come non sia stato un bene toglierla in quanto sarebbe stato più importante rimodularla concentrandosi sulla detassazione del lavoro. Landini a tal proposito fa presente come la Service Tax sia una tassa che saranno costretti a pagare anche quanti non possiedono un immobile, ma trova l’opposizione della De Girolamo che sottolinea come in media sia più leggera negli importi di un quarto. Secondo un servizio in cui parla il vicedirettore dell’OCSE, Padoan, viene ipotizzata una manovra finanziaria nelle prossime settimane per tamponare la falla del Pil che continua a decrescere.