Duro botta e risposta ieri sera tra Marco Travaglio e Daniela Santanchè durante la prima puntata de La Gabbia, talk di approfondimento politico condotto da Gianluigi Paragone su La7. Lesponente del Pdl esordisce definendo il giornalista un delinquente, per via di una condanna in sede civile per diffamazione a mezzo stampa. Devo parlare della mia decadenza da senatore?, replica ironicamente Travaglio. Non mi rivolgo al delinquente Travaglio, mi rivolgo al giornalista Paragone, prosegue la Santanchè, gli italiani non pagano lImu perché cè Silvio Berlusconi, non perché cè Letta. Noi del Pdl però non odiamo il Pd, linvidia e lodio non ci appartengono. Non cè una dichiarazione di Berlusconi di odio contro nessun avversario politico. Travaglio tenta di prendere la parola, ma viene interrotto più di una volta: Chiama un esorcista, dice al conduttore. Se la signora Santanchè vuole sapere qualcosa sui giornalisti delinquenti aggiunge il vicedirettore del Fatto Quotidiano – si rivolga in famiglia. Quella condanna mi è costata 1000 euro di multa, cè chi è finito agli arresti domiciliari e poi ha dovuto far chiedere la grazia per uscire di casa. Il faccia a faccia poi prosegue: Noi dice lesponente Pdl – a differenza del delinquente e dei suoi amici, non vogliamo il partito delle manette e delle tasse. Grazie a noi, col presidente della Commissione Finanze Daniele Capezzone, è stata fatta la riforma di Equitalia. Voi volete il partito dellevasione e della frode fiscale, ribatte il giornalista, secondo cui qui ci vuole il Tso, mettetele la camicia di forza.