Questa sera su Canale 5 andrà in onda la seconda puntata di Squadra Antimafia 5. La serie di Taodue è tornata svelando finalmente dopo mesi chi è stato, nellultima puntata della scorsa stagione, ad aprire la botola salvando da morte certa Domenico Calcaterra (Marco Bocci). Si tratta del vicequestore di Catania Lara Colombo (Ana Caterina Morariu), un nuovo personaggio destinato a cambiare gli equilibri a cui i telespettatori si erano abituati. A partire dalla novità delladdio a Palermo e dello spostamento degli intrecci narrativi nella città etnea. Tutto per riuscire a scoprire chi e perché ha rapito Leonardino, il figlio di Rosy Abate (Giulia Michelini). Una vicenda intorno alla quale, come ci conferma il regista Beniamino Catena in questa intervista, ruoterà tutta la serie.
Lei è regista di questa fiction fin dalla seconda serie. Cosa significa tornare a dirigere Squadra Antimafia anno dopo anno?
Senza dubbio è molto faticoso. Stiamo parlando di dieci puntate a stagione, circa mille scene in totale, quindi è un lavoro che richiede molta pazienza ed energia. Daltra parte non si può negare che sia anche molto divertente, soprattutto perché durante lo svolgimento della trama si trova un po di tutto, dal dramma alla commedia, fino alle azioni spettacolari, con attori con i quali si è ormai creata unamicizia importante.
Quali sono le maggiori differenze tra questa quinta stagione e quella precedente?
Innanzitutto è la prima stagione senza Claudia Mares (lo storico personaggio interpretato da Simona Cavallari, ndr), ma anche senza Filippo De Silva (interpretato da Paolo Pierobon).
Abbiamo però scoperto che il corpo di De Silva, che sembrava morto alla fine della scorsa stagione, non è stato ritrovato… Ci aspetta forse un clamoroso ritorno?
La figura di De Silva è ancora nellaria, aleggia. Non posso dire niente di più al riguardo. Tornando alla differenze tra questa serie e la precedente, la trama di questanno è quella più intima di una madre che cerca il figlio rapito. Saranno molto intensi anche i momenti in cui si racconterà il rapporto tra Rosy Abate e Domenico Calcaterra.
Questo rapporto è destinato a cambiare vista la presenza di unaltra donna come Lara Colombo?
Posso solo dire che verranno a crearsi gelosie e una certa competizione di cui sarà interessante seguire gli sviluppi. Lara Colombo, nonostante sia una donna dal carattere molto forte, si dimostrerà comunque molto umana e comprensiva.
Quali sono i personaggi e le storie che lei giudica più interessanti?
Oltre alle vicende che legano Rosy Abate, Domenico Calcaterra e Lara Colombo, credo sia molto interessante il rapporto che si verrà a creare tra Dante Mezzanotte (Andrea Sartoretti) e Oreste Ferro (Luigi Diberti), entrambi con uno scopo comune che adesso non posso rivelare. Sarà altrettanto intenso il rapporto tra Oreste e il figlio Achille (Francesco Montanari), due personaggi da seguire sia per la bravura artistisca degli attori che per la trama.
Lintero intreccio ruoterà intorno al rapimento di Leonardino, il figlio di Rosy?
Questo è il fulcro dell’intera storia, il punto nevralgico attorno al quale ruota gran parte di ciò che accadrà in queste dieci puntate. Poi è ovvio che non si parlerà solo del sequestro, che comunque riserverà molte sorprese, ma ci saranno altri intrighi più o meno connessi.
Può anticiparci qualcosa della seconda puntata a cui stiamo per assistere?
Vedremo innanzitutto acuirsi l’impossibilità dell’amore tra il poliziotto e la mafiosa, ma soprattutto tornerà in azione dopo la lunga convalescenza Sandro Pietrangeli (Giordano De Plano).
In un’intervista dello scorso anno, lei ci diceva che è come se Squadra Antimafia stesse raccontando una storia di stampo “western” tra buoni e cattivi, non una storia specificatamente di stampo mafioso. È ancora presente questa caratteristica?
Lo stile della serie ormai è maturato e continua a mantenere questo carattere, ma non significa che sia molto distante dalla realtà. Squadra Antimafia vive una realtà tutta sua, romanzata e a tratti mitologica, ma in cui c’è anche molto melodramma. Alcune puntate sono più legate alla realtà mafiosa e criminale, come ad esempio quando si parla della posizione delle donne all’interno dei clan, mentre probabilmente siamo più distanti quando vengono approfondite le storie più intime dei personaggi, le quali si avvicinano di più al romanzo.
Il 26 agosto sono iniziate le riprese di Squadra Antimafia 6, ma senza la sua direzione. Di cosa si sta occupando?
Sì, le riprese sono iniziate e sono state affidate a miei ex collaboratori, a cui faccio i migliori auguri. Io ho preferito spostarmi su altri progetti che sto portando avanti, tra film e fiction, ma per il momento preferisco non parlarne, in attesa di vedere quali saranno gli sviluppi!
(Claudio Perlini)