Angela e Demoni: così si intitolava la puntata di ieri sera, lunedì 23 settembre, di Piazzapulita. Tema centrale della trasmissione sono state infatti le elezioni politiche in Germania e la vittoria di Angela Merkel. Si è trattato anche l’argomento dell’aumento dellIva, dellImu e in generale della crisi del nostro Paese. In Italia si sta rischiando che Telecom passi in mano agli spagnoli e Corrado Formigli ha chiesto un parere a Gianni Cupierlo, del PD, suo ospite in studio. Secondo Cupierlo si tratta di un fatto grave, in quanto lo Stato dovrebbe preservare la presenza italiani in ruoli così strategici come quello delle comunicazioni. In discussione, ha continuato Cupierlo, c’è il futuro stesso del nostro Paese e servirebbe un disegno per uscire dalla crisi. Come ha spiegato Manfred Kolbe, parlamentare del partito tedesco CDU, in Germania se fosse accaduto un fatto simile alla Deutche Telecom si sarebbe almeno aperto un dibattito. Tutto sommato però, ha detto Kolbe, la Telecom resta in Europa e dunque non è poi così grave come se fosse andata ad esempio alla Cina. A giorni, intanto, dovrebbe scattare la nuova aliquota dell’Ivaal 22% e Saccomanni ha minacciato le dimissioni perché, ha detto, è evidente che i soldi non ci sono. Cupierlo al contrario ritiene che bisogna cercare di evitare in tutti i modi l’aumento dell’Iva perché il risultato sarebbe una riduzione notevole dei consumi interni e il costo ricadrebbe direttamente sulle famiglie che hanno già difficoltà enormi. Il direttore di Libero Maurizio Belpietro, ha voluto rimarcare le false promesse che sono state fatte dai vari governi al popolo italiano e adesso si continua a dare la colpa all’instabilità, mentre la verità è che sono stati sbagliati i conti e si erano previsti degli introiti che non ci sono stati. La domanda è dunque se sarebbe stato meglio lasciare l’Imu. Il filosofo Massimo Cacciari, è intervenuto in collegamento per spiegare che, a suo giudizio, bisognerebbe evitare in tutti i modi l’aumento dell’Iva, perché sarebbe una manovra depressiva. Da colpire sarebbero invece le burocrazie ministeriali romane e periferiche, perché sarebbe questo l’unico modo di ottenere risorse per nuove politiche produttive. Federico Fubini, giornalista di Repubblica, ha voluto porre l’attenzione sul problema del debito, che è adesso di 2.079 miliardi. L’Italia, ha detto Fubini, non ha fatto niente per crescere nell’euro e l’economia ha continuato a ridursi. Meno interventi si fanno per la crescita e più si è costretti a mantenere alta la pressione fiscale. 1200 sono i giorni che servono in Italia per far valere un contratto nei tribunali, a differenza dei 300 degli Stati Uniti. evidente dunque che chi ha soldi da investire non lo fa in imprese, così noi non cresciamo. Intanto il rischio è che l’aumento dell’Iva possa portare ad un aumento del mercato nero, che già ora esiste. In Germania, invece, ha spiegato Kolbe, è previsto un incentivo fiscale per chi si fa rilasciare una fattura da un libero professionista, che sia l’idraulico o l’elettricista. In Italia, a detta di Kolbe, occorre riformare il sistema degli stipendi dei parlamentari e della politica in generale, perché i costi sono eccessivamente sproporzionati rispetto a quelli del resto dell’Europa. In effetti, un grafico mandato in onda da Formigli, mostra come uno degli sprechi maggiori sia quello legato alle scorte, che vengono concesse addirittura agli ex ministri, come Josepha Idem, ad esempio. L’Europa, ha detto Kolpe, deve riguadagnare la competitività in molti campi e per fare ciò occorre riformare al meglio il mercato del lavoro ed investire nella ricerca. Il fatto è che si parla sempre di tasse e di tagli e mai degli degli investimenti che potrebbero portare a fare qualcosa di buono per il futuro. Il problema è che le risorse di cui l’Italia dispone non vengono allocate nel giusto modo. Si potrebbe poi lavorare sulle pensioni d’oro di 45.000 euro al mese. E se si prelevasse qualcosa da quelle pensioni? Belpietro però ha voluto sottolineare come sia l’intero sistema pensionistico italiano a non stare in piedi, perché ci sono persone che percepiscono la pensione solo perché lo Stato provvede alla necessaria integrazione e questo è inaccettabile.
Enrico Letta nel frattempo cosa ha realizzato da quando è al governo? Cosa ha mantenuto rispetto alle promesse iniziali? Al momento si è mantenuto solo in parte l’impegno nei confronti degli esodati. Per la riforma della legge elettorale e per quella sui finanziamenti ai partiti siamo invece ancora in alto mare. La rinuncia all’inasprimento dell’Iva sembra proprio che non ci sarà, salvo cambiamenti dell’ultim’ora. C’è stato il decreto salva precari della Pubblica amministrazione e sono stati sbloccati al momento 11 miliardi dei debiti alle imprese. Per le province è bloccato ancora in Parlamento provvedimento relativo all’abolizione. L’Imu è ancora in sospeso e la riforma del cameralismo ancora non c’è stata. Questi sono per ora i risultati della larga intesa. Nel frattempo molti italiani sono tornati a lavorare nei campi insieme agli immigrati e nella politica da una parte c’è Matteo Renzi che chiede un congresso del PD al più presto e dall’altra abbiamo la rinascita di Forza Italia, acclamata dai seguaci di Silvio Berlusconi.Nell’ultima parte della trasmissione, dopo un servizio sul matrimonio di lusso tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino, a “Piazzapulita” hanno preso la parola alcuni imprenditori italiani, come Giuseppe, che ha deciso di trasferire in Svizzera la sua attività. Mentre in studio si discute sui dati della disoccupazione spagnola rispetto a quella italiana, ecco che arriva la notizia che l’accordo con Telefonica è stato firmato e dunque la Telecom ora è passata nelle mani della Spagna.