Questa sera, martedì 3 settembre 2013, su Rai Uno va in onda in replica un’altra puntata della serie Il commissario Montalbano. Si tratta di La luna di carta, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore nel 2005. L’episodio è andato in onda per la prima volta su Rai Uno il 17 novembre 2008.
Al suo arrivo in commissariato Montalbano (Luca Zingaretti) trova una donna, Michela Pardo (Pia Lanciotti) che vuole denunciare la scomparsa del fratello Angelo, di cui non ha più notizie da due giorni. Il commissario accompagna la donna a casa del fratello, dove trovano l’uomo ucciso con un colpo darma da fuoco in fronte. La scena del delitto lascia supporre abbia avuto un rapporto sessuale prima di morire. Michela parla di Elena Sclafani (Antonia Liskova), una donna sposata, con la quale il fratello aveva una relazione da circa sei mesi. Il commissario inizia a indagare su Elena e la va interrogare: la ragazza confessa che il anziano marito era a conoscenza della sua relazione e che per la notte dell’omicidio non ha un alibi, in quanto sarebbe dovuta andare da Angelo ma cambiò idea, perché lo voleva lasciare. Infine rivela che Pardo faceva il medico, ma venne radiato dieci anni prima. Il commissario chiede a Fazio di indagare sul passato di Angelo Pardo e di Emilio Sclafani, il marito di Elena. Mentre a Catarella chiede di scoprire tutto ciò che cè sul portatile della vittima. Oltre alle indagine sulla morte di Pardo il commissario ha a che fare con sette morti per droga, lultimo dei quali è il senatore Nicotra. Ma Montalbano delega il caso a Mimì Augello (Cesare Bocci).
Montalbano scopre che dieci anni Pardo prima mise incinta una ragazzina. La soluzione migliore era sembrata un aborto clandestino, che però andò male e per questo fu radiato. La ragazzina di allora ora è una donna, Teresa Cacciatori (Francesca Chillemi), sposata con un imprenditore di Vigata. Montalbano raggiunge Teresa che raccontando cosa accadde con laborto, lascia intendere che Michela Pardo era coinvolta nella vicenda.
Gli indizi conducono il commissario a una banca, dove Pardo aveva da poco aperto un conto, che prima della sua morte ammontava a 800 mila euro. Fazio partecipa al funerale di Pardo, al suo rientro in commissariato racconta che tra i presenti vi era anche la famiglia mafiosa dei Sinagra e che a un certo punto la bara non è stata interrata perché troppo grande. Le indagini proseguono e Montalbano scopre che la morte di Pardo ha dei legami con le vittime della droga, e che Michela nasconde molto di più di quello che dice…