La puntata di mercoledì 4 settembre del talk Virus Il contagio delle idee condotto da Nicola Porro, vede in studio e in collegamento diversi ospiti di prestigio per trattare i principali temi politici ed economici, che caratterizzano il panorama italiano. Infatti sono presenti lesponente del Partito Democratico nonché attuale vice Ministro dellEconomia Stefano Fassina, lesponente del Popolo della Libertà e presidente della Commissione Finanze della Camera Daniele Capezzone, il presidente della RCS Libri Paolo Mieli, la politologa Elisabetta Gualmini e il giornalista ed economista Tito Boeri. Il primo tema che viene trattato è limminente congresso del Partito Democratico nel quale dovrà essere deciso il prossimo segretario nazionale visto che il mandato di Guglielmo Epifani era ad interim. Ovviamente le luci della ribalta sono tutte per il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che non solo ha lanciato di fatto la propria candidatura ma sembra essere il favorito. Prima di entrare nel vivo della discussione, viene proposto un servizio nel quale parla lex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari che a proposito di Renzi sottolinea come sia lunica risorsa del centro sinistra per poter avere la meglio nelle possibili elezioni anticipate che le tensioni politiche di questi giorni tra i partiti che sostengono lattuale Governo Letta, si sono palesate in maniera piuttosto evidente. Paolo Mieli sottolinea come in effetti, in Italia il ruolo del leader del partito sia molto preso in considerazione e spesso, come successo nel corso degli ultimi venti anni, abbia avuto molto più importanza dello stesso partito. Viene quindi mostrato un nuovo servizio nel quale si vede Renzi in alcuni suoi comizi che ha tenuto in questa ultima parte dellestate e quanto sostegno abbia trovato nei militanti e nel popolo del Partito Democratico. Secondo Mieli, Renzi è lunico personaggio riconducibile a questa sfera politica a essere capace di portare avanti una campagna elettorale alla stessa stregua di Berlusconi. Mentre si parla su come Renzi abbia un consenso allinterno del partito molto più importante rispetto a quello ottenuto nello scorso mese di novembre con le Primarie che lo videro soccombere alle spalle di Bersani, arriva la notizia di come la Commissione del Senato americano abbia detto sì allattacco in Siria. Si passa a parlare di Imu con Stefano Fassina e Daniele Capezzone. Secondo Mieli il Governo Letta non ha abolito la tassa ma lha soltanto rimodulata come del resto nel programma del Pd si è sempre previsto di fare. A tal proposito Stefano Fassina, rivendica come il Pd abbia sempre professato lintenzione di far restare lImu sulla prima casa ma soltanto per i più facoltosi e in pratica l85% degli italiani non lavrebbero pagata. Per Capezzone che invece parla apertamente di abolizione Imu già avvenuta, questo è punto focale in quanto a suo dire sia stato il principale male della forte contrazione che si è registrata nel corso degli ultimi mesi del mercato immobiliare ed in quello edilizio. Breve finestra sul caso decadenza Silvio Berlusconi con una intervista realizzata al presidente della commissione che ha il compito di vagliare la situazione ma che si limita soltanto a evidenziare come ogni diritto sarà garantito. Si torna a parlare di temi economici con un botta e risposta piuttosto colorito tra Capezzone e Fassina con questultimo che accusa il primo di fare della demagogia su alcune questione come quella delle pensioni doro, al solo scopo di fare propaganda. A fare il punto ci pensa Boeri che sottolinea come in effetti i dati presentati da Capezzone sulle pensioni doro non corrispondano alla verità dei fatti. Inoltre, leconomista fa notare come la questione non sia così immediata e di facile trattazione come si vuole far credere in quanto, occorrerebbe sviscerare una per una tutti i casi di pensioni doro valutando quale sia stato il totale di contributi versati dal pensionato e quindi decidere se la cosa sia equa o meno.
Parlando di Imu, evidenzia come sia stata abolita la prima rate e al momento non è ancora molto chiaro quale sia la copertura che farà in modo che non ci siano ulteriori contraccolpi sul bilancio dello Stato. Dopo un nuovo battibecco tra i due esponenti politici presenti in studio, lo stesso Boeri precisa con decisione come in realtà la vera impellenza che si deve fronteggiare è nel mondo del lavoro e in particolare occorre dare ossigeno alle aziende in difficoltà e nello specifico facilitandone l’accesso al credito, che è un po’ quello che è mancato nel corso degli ultimi tre anni in Italia. Rimanendo in tema, gli ospiti sono tutti concordi nel ritenere che occorre abbassare l’influenza negativa della eccessiva burocrazia e come in effetti per un Governo di compromesso sia piuttosto difficile arriva a prendere delle decisioni importanti. Viene quindi presentata in maniera sommaria la Service Tax, la tassa che prende dentro di sé il pagamento da parte dei cittadini per tutta una serie di servizi. Collegamento in diretta da Venezia con Marco Bocci e Nicolas Vaporidis, che rimarca come lo Stato dovrebbe aiutare un settore in difficoltà come quello cinematografico. Sulla decadenza di Berlusconi, Fassina conferma che il Pd voterà per l’applicazione della legge. Infine, nell’ultima parte viene effettuata l’intervista a Nicola Mori che parla dell’arresto di Totò Riina e delle accuse che gli erano state mosse al riguardo.