Tra gli ospiti della puntata di oggi di Che tempo che fa c’è anche Max Pezzali. Nato nel 1967 a Pavia da una famiglia modesta, già dai tempi della scuola iniziò a sviluppare il suo amore per la musica. Fu a scuola che conobbe Mauro Repetto, che sarebbe diventato suo partner con il quale fondò il gruppo degli 883, che gli ha dato la notorietà. Infatti gli 883 nel 1991 parteciparono al Festival di Castrocaro, e da qui in poi produssero molti brani che furono dei grandi successi, specie tra il pubblico adolescente. I loro album di questo periodo, come “Nord Sud Ovest Est” vendettero moltissime copie, e brani come “Hanno ucciso l’uomo ragno” sono diventati nel tempo dei veri classici intramontabili. Nel 1994 però il duo si sciolse, e Max restò l’unico membro degli 883, sotto il cui nome continuò a produrre altri album sulla falsariga dei precedenti, come “La dura legge del gol” (1997). Ma la sua attività non si limitò in quegli anni solo alla musica: infatti si dedicò anche alla stesura di un libro autobiografico, “Stessa storia, stesso posto, stesso bar”, da cui verrà poi tratto anche un film nel 1998, “Jolly Blu”. Al cinema non ebbe un grande successo; molto meglio andò invece al momento del suo passaggio televisivo.



Nel 1995 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano “Senza averti qui”, e nel frattempo ha scritto anche moltissimi testi interpretati da altri cantanti, come ad esempio “Finalmente tu” per Fiorello. A partire dagli inizi degli anni 2000, Max iniziò a firmarsi con il suo nome e non più come “883”, segno che desiderava iniziare una carriera da solista. Partecipò anche alla stesura della colonna sonora italiana del film Disney “Il pianeta del tesoro”. Il vero successo da solista arrivò nel 2004, quando realizzò l’album “Il mondo insieme a te”, che conseguì il disco di platino, non più come 883 ma semplicemente come Max Pezzali. L’anno successivo tornò a partecipare al Festival di Sanremo, in coppia con Dj Francesco, pubblicando poi negli anni successivi molti altri album di successo, come “Time out” e “Terraferma”. Nel 2011 tornò a partecipare al Festival di Sanremo in gara con il brano “Il mio secondo tempo”.



Negli ultimi anni, Max Pezzali, come molti altri suoi colleghi del mondo della musica e dello spettacolo in generale, si è enormemente avvalso dei social network e in generale di tutte le numerose opportunità che offre internet per pubblicizzare se stesso, ma soprattutto per tenersi costantemente in contatto con tutti i suoi innumerevoli e affezionatissimi fan. Nel 2012 ha anche rieditato uno dei pezzi storici dei suoi 883, “Hanno ucciso l’uomo ragno”, in chiave rap.

Per il capodanno del 2013 si è esibito in un mega concerto gratuito a Firenze, in piazza della Stazione, chiudendo in questo modo la prima parte del suo “Max 20 live tour” che stava portando in giro per le città italiane. Nel corso della sua carriera, Max Pezzali ha collezionato molte collaborazioni importanti, e si è guadagnato numerosi riconoscimenti in campo musicale, e non solo, per la sua capacità di rimanere fedele a se stesso, senza però mai rimanere imbrigliato in banali clichè.



Il 10 gennaio 2014 è stato pubblicato il terzo singolo estratto da “Max 20”, intitolato “I cowboy non mollano mai”, accompagnato da un video musicale ambientato nel vecchio west.