Non ha preso bene Fabio Fazio un articolo pubblicato da Il fatto quotidiano sul suo conto. In realtà l’articolo riprendeva un breve passaggio tratto da un libro intitolato “Io e Silvio” scritto da Gigi Reggi, ex dirigente Mediaset. L’episodio in questione è questo: si racconta che Fazio, allora giovanissimo, si fosse revocato da Berlusconi accompagnato da “due lugubri personaggi vestiti in nero” per chiedergli di lavorare per lui. Uno dei due accompagnatori sarebbe stato un protetto di un potente politico che “incombeva su tutte le tv”. Ma Berlusconi, imbarazzato per il provino offerto da Fazio, lo avrebbe mandato via dicendogli che era troppo prematuro affidargli un ruolo importante nelle sue televisioni. Fazio ha replicato via twitter, prima dicendo che per scrivere un libro di memorie ci vorrebbe appunto memoria, e dunque insinuando che l’episodio non corrisponda a verità, poi che l’appuntamento con Berlusconi in realtà ci fu ma glielo prese Enrico Vaime per fargli fare Risatissima. Fazio, aggiunge, rimase però alla Rai.  A proposito di lugubri signori, dice poi che andò dal Cavaliere con un suo amico, tale Felice, che faceva l’autore. Nessun lugubre signore dunque. Quindi conclude promettendo querela nei confronti di Reggi.



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