La puntata di “Servizio Pubblico”, in onda nella prima serata di mercoledì 16 gennaio 2014 su La 7, si intitola “La solita ministra”, con esplicito riferimento alle vicende che hanno coinvolto recentemente la ministro Nunzia De Girolamo e il marito Francesco Boccia (Pd) che avrebbero creato una fitta rete di clientelismi e raccomandazioni. Adesso la ministro delle politiche agricole (De Girolamo) sarà chiamata a dare una versione ufficiale dei fatti in Parlamento, mentre i grillini hanno già preparato la mozione di sfiducia e Renzi lascia trapelare i propri dubbi ed i suoi tanti interrogativi al riguardo. L’editoriale di Michele Santoro, all’inizio della diretta, richiama la nomination all’Oscar de “La grande bellezza”, film con velati e continui richiami alla situazione italiana e vincitore di 4 premi all’European Film Awards. Nella copertina Santoro si sofferma sulle presunte pressioni fatte da parte della De Girolamo per la concessione degli appalti dell’Azienda sanitaria locale di Benevento e sul’intervento di Alfano, fatto su Radio Uno, nel quale affermava che la privacy del ministro è stata violata da Felice Pisapia, ex direttore amministrativo dell’ASL incriminata, che avrebbe registrato la conversazione privata avvenuta in casa della De Girolamo. Ma Santoro fa notare che non si trattava di un incontro privato ma di una riunione politica, svoltasi in casa della ministro che avrebbe dovuto badare alla figlia che non si trovava in ottimali condizioni di salute. Intanto l’inviato Bertazzoni permette di raccogliere le proteste dei lavoratori del 118 di Benevento, che si dichiarano stanchi di subire sulla loro pelle i frutti di una politica affarista, e intervista il direttore dell’Asl, Michele Rossi. Quest’ultimo dichiara di non aver mai ricevuto ordini o indicazioni dalla ministro De Girolamo, anche se durante le riunioni in casa del padre dell’attuale ministro la sua versione dei fatti non era proprio questa.
In studio intanto si apre il dibattito incentrato sul tema elettorale e sull’atteggiamento di Matteo Renzi nei confronti di Silvio Berlusconi. Alessandra Moretti ritiene che se Forza Italia, ancora una volta propone Berlusconi come leader indiscusso, è necessario un confronto anche con lui e sostiene che sia opportuno che la ministro De Girolamo desse le proprie dimissioni. Il filosofo Cacciari, ospite della puntata, ritiene che la corruzione non sia dei singoli ma del sistema e pertanto non si stupirebbe se fatti del genere tornassero a manifestarsi. L’intervento di Travaglio è molto tagliente e mirato, come suo solito del resto, e supporta Renzi affermando che per mettere sul tavolo una nuova riforma elettorale necessita dell’appoggio dei grillini o di Forza Italia.?Subito dopo è il momento dell’intervista a Mastella che mostra un sms, anche dai toni scurrili, che gli era stato inviato dalla De Girolamo. Inoltre Falato, dirigente dell’Asl di Benevento, testimonia che gli era stato fatto capire che solo le ditte vicine al Pdl avrebbero dovuto lavorare, iniziando a fermare i lavori di coloro che non erano vicini al sistema. Al termine di questa prima parte, giunge il momento di Fiorito, ex capogruppo Pdl della regione Lazio, che era stato accusato di sprechi e cura di interessi personali col denaro pubblico. Fiorito si difende e afferma che tra tutti i capi d’accusa, moltissimi erano infondati e solo due sono attualmente in piedi, nonostante tutto lo scandalo che fu sollevato durante il periodo in cui la vicenda venne alla luce.
Matteo Salvini (Lega Nord) ricorda che la politica non è solo negatività e Travaglio instaura un’animata discussione con Fiorito, circa la sottrazione di denaro pubblico impiegato per scopi personali. Cacciari intervenendo, ritiene che a non funzionare sia il sistema stesso delle regioni, che sono troppe e con competenze troppo generiche. Anche la Moretti, in studio, esprime il proprio parere e fa notare a Fiorito come non tutti acquistano prelibatezze coi soldi pubblici, ma si limitano ad esercitare dignitosamente la propria attività.? Arriva a questo punto l’editoriale di Travaglio, che parte dalla ministro Cancellieri e dalle sue continue leggi svuotacarceri, e ironizza affermando che Berlusconi, presto sarà libero, grazie alla Cancellieri e potrà candidarsi alle prossime elezioni. Cogliendo la palla in balzo, Salvini (Lega) afferma che in Italia un’alta percentuale di persone finisce in galera prima di essere processata e contesta la norma della Kyenge, secondo cui una percentuale dei posti di lavoro devono essere occupati da stranieri.
La Moretti afferma che la Lega stia esagerando nell’attacco verso la Kyenge e Cacciari rincara la dose sostenendo che la Lega si trova in grandi difficoltà ed è costretta ad appellarsi a cose di poco conto. Fiorito annuncia, al termine della conversazione, che sta pubblicando una sua fatica intitolata: ” Il sistema” che si sofferma sui meccanismi che lo hanno tristemente reso famoso.? Successivamente Sabina Guzzanti, in collegamento, interviene sulle tangenti per la ricostruzione dell’Aquila e afferma che la corruzione regna sovrana in qualunque luogo.? Salvini colpevolizza il governo Monti di aver sospeso la democrazia e Santoro ribatte dicendo che se l’Italia è giunta a questo livello la colpa è della politica inconcludente. ?In chiusura la Guzzanti, lancia una battuta ai danni dei grillini, affermando che la democrazia non si costruisce con i sondaggi informatici ma con la partecipazione.? Sul finale vengono mandate in onda le vignette di Vauro. La prima incentrata sull’incontro di Berlusconoi e Renzi, la seconda sulle speculazioni effettuate sui soldi necessari alla ricostruzione dell’Aquila e la terza ed ultima sul rapporto tra Renzi e il governo.
Il prologo di Servizio Pubblico di Michele Santoro introduce il caso De Girolamo condendo “La solita ministra” con quanto di più pepato (e pecoreccio) la redazione è riuscita a fornire. Sulle note di una edizione (trash) di “Tu vo’ fa l’americano”, ecco che si sviluppa la ricostruzione beffarda del giornalista delle dichiarazioni legate al caso De Girolamo. Inglesismi divertenti (anche per l’accento) e “oxfordismi” di scuola grillina (“evvia, ormai ‘vaffanculo’ è come dire ‘buongiorno’ o ‘buonasera’”) ecco il peperoncino. Santoro rivela un piccolo retroscena che dovrebbe gettare una luce sinistra (in che senso lo deciderà il lettore) sulle intercettazioni che coinvolgono Nunzia De Girolamo e Pisapia. Servizio Pubblico avrebbe voluto trasmettere il servizio del Tg5 in cui De Girolamo rivela di non aver nulla da nascondere. Ma il Tg5 nega di poter fornire il filmato: è di proprietà dell’avvocato della De Girolamo. Ma allora, chi ha fatto questa registrazione? Santoro dice poco, ma lascia intendere molto. Il terreno è scivoloso…
Il clima politico si sta surriscaldando e di certo la puntata di Servizio pubblico di questa sera non parlerà solamente di Nunzia De Girolamo, il ministro a cui arrivano ancora richieste di dimissioni. Oggi infatti c’è stata la riunione della direzione del Partito democratico e Matteo Renzi, che sembra aver escluso l’ipotesi di un rimpasto, così come di un accordo con Silvio Berlusconi. Resta il fatto che per andare a votare bisognerebbe avere chiaro in testa con quale legge elettorale farlo e sul tema sembra impossibile trovare una maggioranza per una riforma. Insomma, i temi per Santoro e i suoi ospiti stasera non mancano. Ricordiamo che la trasmissione si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
Questa sera, alle ore 21.10 su La7, andrà in onda una nuova puntata di Servizio pubblico, il talk show politico condotto da Michele Santoro. Il nome della puntata odierna è La solita Ministra in riferimento alla nuova bufera che coinvolge, nuovamente, un ministro del governo Letta. Stiamo parlando di Nunzia De Girolamo (Ministro dellAgricoltura ed esponente del Nuovo Centrodestra) nellocchio del ciclone per gli appalti per il bar di ospedale di Benevento. La De Girolamo sostiene di essersi comportata con assoluto rigore: non si dimette e venerdì si difenderà in Parlamento. Il Movimento 5 Stelle ha già preparato una mozione di sfiducia e anche Matteo Renzi non risparmia qualche frecciatina, rispolverando il caso di Josefa Idem: Dalla Idem altro stile, lei si dimise. Insomma, dopo il caso che coinvolse il Guardasigilli Annamaria Cancellieri, lesecutivo si trova nuovamente in difficoltà per una bega interna, oltre alle questioni riguardanti il dibattito, per il momento senza sbocchi, sulla nuova legge elettorale. Gli ospiti chiamati a confrontarsi in questa puntata saranno il neo segretario della Lega Nord Matteo Salvini, il filosofo Massimo Cacciari, la deputata del Partito Democratico Alessandra Moretti e Franco Fiorito, ex capogruppo del Popolo delle Libertà in Lazio. Immancabile la presenza di Marco Travaglio (e del suo monologo) e di Vauro Senesi che con le sue vignette satiriche chiuderà la serata.