Continuano le apparizioni prestigiose a C’è posta per te. Dopo aver avuto come ospite nel corso della prima puntata Patrick Dempsey, ora Maria De Filippi mette a segno un altro colpo a effetto, con la partecipazione della bellissima Charlize Theron, destinata a calamitare ascolti soprattutto da parte degli amanti del grande cinema. Nata nell’agosto del 1975, la famosa attrice sudafricana ha avuto una infanzia abbastanza travagliata. Dopo aver frequentato la scuola elementare a Putfontein, è stata quindi inviata in collegio per poi iscriversi alla Scuola Nazionale delle Arti di Johannesburg. All’età di quindici anni, ha assistito alla morte del padre Charles, ucciso per legittima difesa dalla moglie dopo aver tentato di aggredirla. Nel corso dell’anno successivo, ha vinto un concorso internazionale riservato a giovani modelle, svoltosi a Positano. Proprio in seguito a questo evento, si è perciò trasferita nel nostro Paese al fine di lavorare come modella a Milano.
Nel 1993, ha avuto il suo primo momento di grande popolarità, partecipando a uno spot pubblicitario della Martini. Trasferitasi a New York, ha quindi deciso di abbandonare la moda e di tornare alla danza, sogno presto interrotto da un infortunio al ginocchio. Il 1995 è stato l’anno in cui ha esordito nel cinema, mentre nell’anno successivo ha avuto il suo primo ruolo di rilievo all’interno di Due giorni senza respiro, in cui ha recitato con James Spader. La grande notorietà è giunta nel 1997, quando ha girato L’avvocato del diavolo, insieme ad Al Pacino e Keanu Reeves, mentre due anni dopo ha fatto parte del cast del film Le regole della casa del sidro. Dopo aver partecipato a La moglie dell’astronauta, ha poi dimostrato tutte le sue capacità di recitazione in La leggenda di Bagger Vance, una pellicola diretta nel 2000 da Robert Redford, nella quale ha interpretato il ruolo di una ragazza che fa letteralmente uscire di testa un giocatore di golf ed ex eroe di guerra. Di grande rilievo anche la partecipazione a Sweet November, ancora al fianco di Keanu Reeves, in cui ha ricoperto il ruolo di una ragazza nella fase terminale di un cancro, la quale riuscirà infine a far apprezzare la bellezza della vita al suo cinico compagno.
Nel 2002 ha preso parte al thriller 24 ore, mentre nell’anno successivo ha fatto parte del cast di The Italian Job.La vera e propria consacrazione internazionale è arrivata nel 2004, quando ha interpretato la parte di una serial killer in Monster, con cui ha vinto l’Oscar in qualità di migliore attrice protagonista, oltre al Golden Globe. Una recitazione straordinaria, per svolgere la quale l’attrice ha dovuto imbruttirsi e ingrassare notevolmente, sottoponendosi a ore di trucco per eliminare ogni traccia di bellezza fisica.
Sempre nel 2004 ha partecipato anche a “Gioco di donna”, ove ha recitato al fianco di Penelope Cruz, mentre nell’anno successivo ha interpretato “North Country – Storia di Josey”, una pellicola drammatica ispirata a un vero fatto di cronaca, la prima causa per molestie sessuali sul lavoro mai intentata negli Stati Uniti, con cui ha ottenuto nuovamente la candidatura all’Oscar e al Golden Globe. Il 2008 l’ha vista invece prendere parte ad “Hancock”, mentre nel 2012 ha recitato in “Biancaneve e il cacciatore” e in “Prometheus”, di Ridley Scott. Oltre che per le sue recitazioni, Charlize Theron è molto nota per il ruolo di testimonial svolto dal 2004 per il profumo J’adore di Dior.
Per quanto concerne la sua vita privata, vanno ricordate le relazioni con Craig Bierko e Stephan Jenkins. Ha anche avuto un lungo rapporto durato otto anni con l’attore irlandese Stuart Townsend. Attualmente vive con la madre, per sei mesi all’anno, e un bambino adottato, Jackson. È estremamente impegnata nella promozione dei diritti civili, in particolare quelli delle donne e degli omosessuali, oltre a sostenere la causa degli animali all’interno di PETA. Un impegno molto forte che deriva proprio da quanto verificato nel corso della sua vita in Sudafrica, che l’ha spinta a condannare ogni tentativo di costruire un mondo diviso in caste. Tanto da spingerla a dichiarare di non voler far parte di una elite e di voler combattere contro ogni deriva in tal senso.