Il primo ospite della puntata  “Che tempo che fa” di domenica 19 gennaio è lo scrittore e saggista, Roberto Calasso, presidente e direttore editoriale della casa editrice Adelphi. La discussione si concentra sullo scrittore cecoslovacco Franz Kafka, attraverso l’analisi di alcune fotografie. Calasso ripercorre la relazione dello scrittore con una cameriera austriaca, rivelata dall’amico dello scrittore Max Brod. Poi è la volta dei commentatori sportivi Fabio Caressa e Beppe Bergomi che raccontano simpatici aneddoti sul loro rapporto personale e professionale. Il rapporto professionale è cominciato nel 1999, con la telecronaca della partita di campionato Juventus-Milan. Bergomi sottolinea la qualità espressa dalle squadre italiane, tutt’altro che eccellente negli ultimi anni, a eccezione della Juventus (da ex interista lo sottolinea a malincuore). Fazio chiede ai due telecronisti se sono influenzati dal loro credo calcistico. Caressa risponde di essere poco tifoso mentre Bergomi scontenta tutti i tifosi, quelli interisti che gli chiedono maggior partecipazione e quelli avversari, per ragioni opposte. Caressa ammette di essere un secchione e di studiare molto ma Bergomi puntualizza che su tattica e tecnica, il suo campo, è lui a capirne di più. Fazio chiede qual è la partita più bella mai commentata. A eccezione della finale e della semifinale dei Mondiali 2006, i due concordano nel definire emozionante l’ultima finale di Confederation Cup, in particolare i momenti iniziali con l’ingresso dei calciatori al Maracanà e l’esecuzione degli inni nazionali. Caressa evidenzia la sinteticità del commento di Bergomi, ammettendo che ha degli ottimi tempi televisivi. Fazio mostra ai due telecronisti il discusso episodio del fuorigioco non fischiato in Napoli-Atalanta di Coppa Italia, chiedendone un commento tecnico. Caressa spiega la farraginosa norma del fuorigioco passivo, assolvendo l’arbitro da errori e spiega la radice filosofica del fuorigioco. Fazio chiede ironicamente se anche nel fuorigioco è possibile adottare il modello spagnolo (il riferimento è alla alla legge elettorale). L’argomento successivo è il Mondiale in Brasile su cui Bergomi, a proposito della nazionale italiana, si mostra ottimista. 



Il terzo ospite della serata è il giurista Stefano Rodotà, professore di Diritto Civile all’Università La Sapienza di Roma. Il primo tema trattato è l’incontro tra Renzi e Berlusconi. Rodotà ritiene che in Italia vada ricostruita prima di tutto l’etica pubblica civile e giudica anomalo l’incontro tra Renzi e Berlusconi (che a breve sarà agli arresti domiciliari o affidato ai servizi sociali). Sulla legge elettorale Rodotà preferisce non dare un giudizio definitivo, in attesa della lettura del testo definitivo e denuncia l’abitudine di utilizzare norme ispirate da quelle di altri paesi, come se si andasse al supermercato. La circostanza che poche persone stabiliscano quasi mille parlamentari aumenta il distacco dei cittadini della politica. Rodotà non condanna il sistema proporzionale, che evita la nascita di gruppi extra-parlamentari, teoricamente pericolosi per la democrazia. La prima repubblica, in determinati momenti, ha funzionato bene grazie al proporzionale. Il giurista critica la possibilità di adottare il sistema spagnolo, maggioritario, con alcune norme che ne estremizzino queste caratteristiche. Oltre alla governabilità andrebbe garantita anche la rappresentatività. Con riferimento al Titolo V, Rodotà critica l’intervento costituzionale effettuato dal centro-sinistra. Secondo il giurista il diritto più urgente è quello al lavoro, che porta con se tante cose, in primo luogo la dignità delle persone. Sul caso Hollande, Rodotà sottolinea la differenza tra la gente comune e le figure pubbliche, che devono maggiormente rendere conto della loro vita. I diretti interessati, consapevoli di questa situazione, dovrebbero agire in maniera tale da salvaguardare maggiormente la propria riservatezza.



poi la volta di Luciana Littizzetto che con la sua consueta ironia commenta la decisione di Anna Tatangelo di farsi un tatuaggio all’inguine, la vicenda della suora che ha partorito a Rieti, e la vicenda di Hollande, con riferimenti alle vicende private di Silvio Berlusconi.Il 19 gennaio Paolo Borsellino e Rocco Chinnici, accomunati dall’amicizia e dal crudele destino, avrebbero compiuto gli anni. Fazio presenta Pierfrancesco Diliberto (Pif), autore del film “La mafia uccide solo d’estate” che in un prologo ricorda il giudice e Rocco Chinnici, magistrato ucciso nel 1983.  poi la volta di Caterina Chinnici, figlia di Rocco, che presenta il suo libro ” così lieve il tuo bacio sulla fronte – Storia di mio padre Rocco”, in vendita dal 2 gennaio. La trasmissione si collega col Teatro Biondo di Palermo, dove Ficarra & Picone stanno interpretando uno spettacolo di beneficenza “Palermo non dimentica”, per ricordare le vittime della mafia. I due comici eseguono un pezzo intitolato “Zio Pino”, dedicato a Don Giuseppe Puglisi, ammazzato dalla mafia nel 1993 a causa del suo impegno sociale. Al termine anche Rita Borsellino, sorella del magistrato e presente al teatro, rilascia un breve contributo. 



Fazio interviene sulle polemiche innescate da Usigrai e CdR RaiSport, che accusano il presentatore di aver condotto una campagna per gli abbonamenti alla pay tv, ospitando Bergomi e Caressa. Il presentatore si difende ricordando che lavora in Rai da 30 anni e di invitare gli ospiti per quello che hanno da dire, e non per il posto dove lavorano.La puntata si chiude con Massimo Gramellini. Il giornalista ricorda l’assedio di Gangi del 1926, in cui il “Prefetto di ferro” Cesare Mori utilizzò donne e bambini come ostaggi costringendo i mafiosi ad arrendersi, collegando la vicenda all’attualità con l’inquietante esecuzione del piccolo Nicola “Cocò” Campolongo, ucciso a 3 anni a Cassano all’Ionio. Gramellini ricorda tutte le vittime innocenti della criminalità, che hanno la sola colpa di essere nati nelle famiglie sbagliate. Il giornalista è convinto che il tempo della mafia stia finendo, perché l’organizzazione attuale che non rispetta neanche la vita dei bambini, non esercitando più quella sorta di fascino che poteva offrire un tempo, quando si ergeva a protettrice della gente.

Fabio Fazio, Filippa Lagerback e Luciana Littizzetto sono nuovamente in attesa di tornare in onda con una nuova puntata di Che tempo che fa? Lo show di Rai Tre vi da appuntamento questa sera, ore 20:10, sempre su Rai3 ma questa volta gli ospiti, quasi tutti provenienti dalla bella Sicilia, saranno Stefano Rodotà, Caterina Chinnici, Rita Borsellino, Ficarra & Picone, Roberto Calasso e Pierfrancesco Diliberto (Pif). A loro si uniranno, come sempre, le “notizie” e gli approfondimenti di Massimo Gramellini, gli intermezzi di Luciana Littizzetto, la bellezza di Filippa Lagerback e naturalmente Fabio Fazio. Come sempre la puntata non sarà disponibile solo su Raitre e quindi in tv ma anche sul sito Rai (clicca qui) oppure sui vostri dispositivi mobili come tablet o smartphone grazie alle applicazioni messe a disposizione dalla rete.

La trattativa Mafia-Stato di cui ogni tanto sentiamo parlare in tv e nei tg italiani, la giustizia e la legalità irromperanno questa sera negli studi di Che Tempo che Fa? Alla scrivania di Fabio Fazio questa sera siederanno i famosi pm di Palermo che stanno indagando sulla trattativa, o presunta tale, che la mafia strinse con lo Stato durante gli anni di sangue in cui persero la vita, tra gli altri, anche i giudici Borsellino e Falcone. In studio si alterneranno Stefano Rodotà, Caterina Chinnici e Rita Borsellino. Ma ci saranno anche momenti dedicati alla musica e alle risate, in arrivo sempre dalla bella Sicilia, con Ficarra & Picone. Con Pif, già ospite nelle scorse settimana, invece, si toccherà ancora il tema della mafia grazie al suo film “La mafia uccide solo d’estate”. La puntata, comunque, sarà aperta dall’apprezzato saggista e scrittore italiano Roberto Calasso, Presidente e Direttore della casa editriceAdelphi. Clicca qui per leggere tutti i commenti 

Questa, domenica 19 gennaio, alle 20.10 su Rai Tre nuovo appuntamento con il talk show condotto da Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Lapertura della puntata è affidata allo scrittore e saggista Roberto Calasso, da sempre Presidente e Direttore editoriale della prestigiosa casa editrice Adelphi. Con Stefano Rodotà, giurista e professore emerito di Diritto Civile presso lUniversità degli Studi La Sapienza di Roma, tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea, si parlerò del dibattito sulla riforma elettorale e dellattualità politica.

Il 19 gennaio è la data di nascita di due grandi magistrati assassinati, Rocco Chinnici, appunto e Paolo Borsellino. In studio ci sarà anche Caterina Chinnici, magistrato dal 1979 e attuale Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile del Ministero della Giustizia, e figlia del giudice ucciso dalla mafia nel 1983. Il 2 gennaio è uscito in libreria ” così lieve il tuo bacio sulla fronte –  Storia di mio padre Rocco”, in cui la Chinnici ricorda il padre.”Che tempo che fa” si collegherà anche con il Teatro Biondo-Stabile di Palermo dove saranno presenti Rita Borsellino, sorella di Paolo Borsellino, e il duo Ficarra & Picone. In studio interverrà Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, autore, regista e protagonista del film La mafia uccide solo d’estate. Non mancherà lesilarante appuntamento cult con Luciana Littizzetto, che cerca e commenta a modo suo i fatti della settimana, e la buonanotte da Torino di Massimo Gramellini.

Ecco cosa è successo durante la puntata di “Che tempo che fa” del 18 gennaio 2014. Filippa Lagerbäck apre la puntata presentando gli ospiti della serata. E’ poi la volta di Fabio Fazio con il primo ospite, il Professor Flavio Caroli, critico d’arte e storico. Caroli presenta la sua ultima opera, il romanzo “Voyeur – I segreti di uno sguardo”. Il protagonista del libro è Fabrizio, un fotografo che attraverso le fotografie racconta le sue vicende personali, incentrate soprattutto su eros e guerra. Caroli spiega che gli uomini, come il fotografo, vivono alla ricerca delle forme e della logica ma poi si rendono conto che la verità assoluta è l’informe, il caos. Concetto esplicato con i due quadri raffigurati sul libro, “Nighthawks” di Edward Hopper e “Mural” di Jackson Pollock. Il secondo ospite della serata è il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati (il più giovane della storia repubblicana). Il primo argomento dell’intervista è l’incontro tra Renzi e Berlusconi. Il deputato è critico ricordando che gli accordi andrebbero fatti in Parlamento e non nelle stanze segrete. Fazio obietta che i leader del Movimento, Grillo e Casaleggio non sono in Parlamento. Per Di Maio è paradossale che Renzi (che qualche mese fa ha votato la decadenza da senatore di Berlusconi) vada a parlare con un condannato in via definitiva di problemi che riguardano il paese. Sulla legge elettorale Di Maio chiarisce che non ci sono i tempi tecnici per andare a votare con una nuova legge a maggio. Il Movimento sta preparando la proposta di legge elettorale, che sarà votata sul blog, ma preferirebbe andare subito al voto perché il governo Letta sta causando danni irreparabili al paese. A maggio si voterebbe con la legge vigente (modificata dopo la sentenza della Consulta), cioè proporzionale puro con una preferenza e sbarramento al 4 e all’8%. Fazio incalza, sostenendo che con ogni probabilità questa legge non porterebbe a una maggioranza ben definita e chiede se il movimento sarebbe disposto a sostenere un governo retto da un altro partito. Di Maio risponde che il sostegno in questo caso verrebbe offerto valutando le proposte singolarmente, senza offrire alcuna fiducia incondizionata. Il dibattito continua e finalmente si arriva al momento più atteso. Fazio è stato accusato nel blog di Grillo di aver attribuito il merito dell’introduzione dell’8 per mille all’edilizia scolastica esclusivamente al PD, omettendo di specificare che la legge è stata approvata grazie ad un emendamento dei grillini. Fazio, che è stato pesantemente insultato e minacciato da alcuni sostenitori di Grillo, chiede sarcasticamente, se l’omissione è stata volontaria. De Maio non polemizza e risponde che la critica era rivolta principalmente al Ministro dell’Istruzione, sottolineando tuttavia che la vicenda è paradossale. Fazio insiste, chiedendo se non si stia perdendo troppo tempo nell’immaginare complotti ai loro danni. De Maio, evasivo, risponde che in caso di offese gravi o minacce il blog è pronto a collaborare per querele e denunce e il conduttore glissa sulla questione, ricordando però di aver ricevuto negli ultimi mesi una marea di insulti direttamente da Grillo (si riferisce probabilmente al post “Che Fazio fa”, pubblicato sul blog). L’ultima questione affrontata è la cosiddetta democrazia partecipata, proposta dal movimento, un’evoluzione della democrazia rappresentativa, in cui i cittadini esprimono direttamente il proprio parere partecipando attivamente nella formazione delle leggi. Fazio chiede cosa succederebbe se i cittadini si esprimessero in maniera contraria rispetto agli ideali del Movimento (riferimento alla questione dell’abolizione del reato di clandestinità, osteggiato da Grillo). Il deputato ricorda il ruolo del portavoce, quello di applicare il programma, e aggiunge che nelle materie non disciplinate dal programma saranno esclusivamente i cittadini a decidere, in quanto dotati di grosse capacità nel prendere le decisioni migliori. 

Terza ospite della puntata la cantante Ornella Vanoni che da fine febbraio sarà in tournée con lo spettacolo teatrale “Un filo di trucco, un filo di tacco” (una frase ripetuta dalla madre della cantante per tutta la vita) e ha recentemente pubblicato l’album “Meticci” (dedicato a tutte le persone diverse da quelle normali, concetto molto sfocato). L’artista si presenta con l’inedito “Basta poco”, dell’ultimo album. La Vanoni ha annunciato che “Meticci” sarà l’ultimo disco di inediti e che continuerà la sua carriera esclusivamente in esibizioni live. Dopo la breve intervista, l’artista interpreta “Domani è un altro giorno”, classico del 1971, estratto dall’album “Un gioco senza età”. La puntata si chiude con le notizie della settimana rivisitate da Massimo Gramellini, vicedirettore de “La Stampa”. Tra le notizie trattate: la vicenda delle famiglie italiane bloccate in Congo con i loro figli adottati; la notizia della suora salvadoregna che ha partorito a Rieti; la paradossale vicenda di Stefano Ceolin, barista di Mestre multato per aver installato un calcio balilla gratuito nel suo locale al posto delle slot machine; i notevoli disagi a carico dei contribuenti intenti a calcolare la mini Imu; le spese folli sostenuti dai consiglieri regionali di varie regioni; l’incontro tra Renzi e Berlusconi.

Lo show di Rai Tre torna con tanti nuovi ospiti a cominciare da Ornella Vanoni che tornerà live in tour nei teatri con “un filo di trucco, un filo di tacco” in cui ripercorrerà il suo mito e in cui chiuderà al sua carriera, visto che sarà il suo ultimo spettacolo dal vivo. Al tavolo di Fazio siederanno l On. Luigi Di Maio, uno dei più giovani tra i deputati eletti nel febbraio scorso, Flavio Caroli, in una veste inedita di romanziere per presentare il suo Voyeur, in libreria dal 14 gennaio. Naturalmente non mancherà il commento alle notizie della settimana con il vice-direttore de La Stampa, Massimo Gramellini. La puntata sarà disponibile sul sito Rai (clicca qui) oppure sul vostro tablet o smartphone grazie alle applicazioni messe a disposizione dalla rete.

Come riporta la pagina Facebook di Che tempo che fa, gli ospiti di questa serata saranno Ornella Vanoni, Luigi Di Maio, Flavio Caroli e limmancabile Massimo Gramellini. I commenti al post di presentazione alla serata si sprecano: Luigi di Maio sei grande sono sicura che saprai difenderti dalle solite domande di Fazioso!, Caroli no, Caroli…NO. Se almeno parlasse solo di pittura ed invece…NO, La Vanoni é imperdibile, almeno per me! e ancora: Di Maio che va da Fazio? Ma Grillo sa che i suoi parlamentari vanno da un giornalista stuoino del pdmenoelle? e Di Maio? Oh mio dio… proprio cani e porci. Ma ci sono anche appassionati che promettono, come sempre, di non vedere lora e che alle 20.10 saranno certamente sintonizzati su Rai Tre per non perdersi il tradizionale lappuntamento del week end.

Questa sera, sabato 18 gennaio, alle 20.10 su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento con Che tempo che fa, il talk show condotto da Fabio Fazio. Come sempre gli ospiti saranno presentati dalla bella Filippa Lagerback. Fazio intervisterà l’onorevole Luigi Di Maio, uno dei più giovani tra i deputati eletti nel febbraio scorso, milita dal 2007 nel  Movimento 5 Stelle e dal 21 marzo 2013 è Vice-Presidente della Camera dei deputati. Si tratta del deputato più giovane a ricoprire questo incarico nella storia della Repubblica, essendo nato nel 1986. In studio sarà presente anche Ornella Vanoni che presenterà “Un filo di trucco, un filo di tacco”, la nuova tournée musicale che partirà a fine febbraio e che a quanto pare sarà l’ultima della carriera della cantante milanese. La Vanoni si esibirà, accompagnata dalla sua band, sulle note di Basta Poco, brano tratto dallultimo album Meticci, io mi fermo qui, pubblicato nel settembre scorso, e con lindimenticabile successo Domani è un altro giorno. Infine, Flavio Caroli, questo sabato non terrà una delle sue affascinanti conversazioni sulla storia dellarte e della pittura, ma presenterò Voyeur, il suo nuovo romanzo libreria dal 14 gennaio. Come sempre la puntata sarà completata dalloriginale commento delle notizie indimenticabili e imperdibili della settimana del vice-direttore de La Stampa, Massimo Gramellini.