La puntata di Ballarò si apre come di consueto con la copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico ha cominciato inscenando una sorta di “sciopero”, dicendo di non voler fare il suo pezzo, perché Cuperlo si è dimesso da Presidente del Pd. Poi, tuttavia, è scoppiato a ridere dicendo: “Cuperlo si è dimesso? E chi se ne frega!“, facendo intendere che nonostante il ruolo ricoperto contasse poco all’interno del partito. Il comico genovese ha quindi parlato dell’incontro tra Renzi e Berlusconi, dicendo che il Cavaliere si era presentato alla sede del Pd con un grande cavallo di legno, “un cavallo pieno di troie”, che però non è stato fatto entrare. Crozza ha poi immaginato come la notizia di un accordo tra Renzi e Berlusconi fosse stato comunicato al convalescente Bersani. La legge elettorale voluta da Renzi e Berlusconi, l’Italicum, sembra impersonare una figura mitologica, composta dal corpo del modello spagnolo, la faccia del porcellum, le gambe di Renzi, ma soprattutto il culo di Berlusconi. Ha poi apposto una riflessione sull’udienza riguardo all’affidamento ai servizi sociali del leader di Forza Italia, si dovrà infatti valutare per fare i servizi sociali, ma per formulare un legge elettorale non c’è bisogno di nessuna garanzia? Inoltre ha fatto anche una battuta su Fratelli d’Italia, dato che in studio era presente Giorgia Meloni: “dato che la soglia di sbarramento è all’8%, cosa farete ora? Aprirete una pizzeria?“. Infine, Crozza ha suggerito a Renzi di trattare una legge elettorale anche con Angiola Armellini, accusata di aver frodato 2 miliardi al fisco. Clicca qui per il video della copertina di Crozza.



I temi della puntata sono l’incontro tra Renzi e Berlusconi avvenuto nella sede del Partito Democratico, i problemi dell’economia, le inchieste sulla Camera dei deputati e sulle autostrade. In collegamento da Roma vi è Cristina Buonvino per la riunione dei gruppi del PD per discutere delle riforme e da New York, il politologo Luttwack. Gli ospiti in studio sono: Maria Elena Boschi, responsabile per le riforme del PD, il leader dell’UDC Pier Ferdinando Casini, Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia, il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, Beppe Severgnini giornalista del Corriere della Sera, Roberta De Monticelli, filosofa e professoressa presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, per spiegare ciò che sta avvenendo sul fronte fiscale, Lidia Salvini, professore ordinario di Diritto Tributario alla Luiss e Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos. Il primo interrogativo che pone il conduttore Floris riguarda l’accordo tra Renzi e Berlusconi: “è una svolta o l’eterno ritorno?”, il servizio è di Alessandro Poggi e Andrea Scazzola raccoglie le immagini e le riflessioni dei cittadini dopo l’incontro avvenuto fra Renzi e Berlusconi nella sede del Partito Democratico. Il video mostra come la maggior parte dell’elettorato di Renzi non sia per nulla d’accordo con la sua decisione e lo critica fortemente. Il primo ospite a intervenire in studio è Maria Elena Boschi del Pd, e parla di un accordo serio fra i due partiti più importanti volto a formulare una legge elettorale seria, due riforme, una che riguarda il Senato e l’altra il titolo quinto della Costituzione. La filosofa e professoressa De Monticelli parla di circostanza pericolosa che consiste nell’avere legittimato, ancora una volta, una personalità, quella di Berlusconi, la cui inaffidabilità democratica è stata ripetutamente sottovalutata dalla classe politica.In collegamento da New York, il politologo Luttwack riporta un’immagine contraddittoria e confusa, di incomprensione totale della politica italiana.



Interviene Beppe Severgnini il quale afferma che in un paese normale una persona con il passato, il presente e forse anche il futuro giudiziario di Silvio Berlusconi non può cambiare la Costituzione, ma noi siamo in un paese speciale dove tutto è concesso.Pier Ferdinando Casini dell’Udc crede che se si vogliono sbloccare le cose e cambiare le regole del gioco vi debba essere un’intesa fra la maggioranza e l’opposizione, come sta avvenendo in questi giorni tra il PD e FI. Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia parla di un interesse comune fra Renzi e Berlusconi, ma ciò che più dovrebbe interessare non è il metodo ma il merito. Se i due leader hanno collaborato per la stesura della nuova legge elettorale hanno entrambi un interesse. Secondo la Meloni questa legge elettorale rappresenta tutto ciò che è stato fallimentare nella Seconda Repubblica.Secondo Alessandro Sallusti, ancora una volta, si racconta una storia non vera e parziale, le storie sono più complesse di come vengono raccontate, dalle quali si evince una figura di Berlusconi come di un furbetto che si diverte a predere in giro i suoi avversari politici.Sondaggio di Nando Pagnoncelli, tra i quesiti più importati rivolti all’elettorato italiano vi sono: secondo gli italiani Renzi ha fatto bene ad incontrare Berlusconi? Il 57 % dice che ha fatto bene, il 30 % dissente; alla domanda chi è più furbo tra i due, il 45% ha risposto Berlusconi, il 31% Renzi, il 12% entrambi alla pari ed un restante 12% che non si esprime; cosa si aspettano gli italiani da una nuova legge elettorale? Il 47% vorrebbe scegliere i candidati con le preferenze, il 35% che chi vince possa governare senza veti o ricatti dei partiti piccoli, il 13% che anche i partiti piccoli siano rappresentati in Parlamento; Renzi proporrà una legge sul conflitto di interesse? Il 64% dice sì ed il 26% no.Viene mostrata l’intervista a Cuperlo e Beppe Severgnini ne critica il linguaggio, in quanto non va dritto al punto e dice tutto ed il contrario di tutto e riconosce in Renzi la capacità di esprimersi in un perfetto italiano, puro e limpido.



Seguono alla discussione in studio due servizi, uno sui costi della politica, tra sprechi ed il gravoso problema degli appalti e l’altro sulle autostrade italiane con gli aumenti dei pedaggi ed i servizi sempre più scarsi. In studio, intanto, Lucia Salvini, esperta di Diritto Tributario spiega quelle che sono le tasse da pagare entro il prossimo 24 gennaio, la Tares e la Tari.

La copertina di Crozza darà il via alla puntata di oggi, 21 gennaio, di Ballarò. C’è da scommettere che il comico genovese non si lascerà sfuggire l’occasione di commentare l’incontro tra Berlusconi e Renzi, così come le dimissioni arrivate in giornata da parte di Gianni Cuperlo, in aperto contrasto con il Segretario del Pd e la sua linea. Un casp, quest’ultimo, che certamente verrà trattato anche dagli ospiti nello studio di Giovanni Floris, visto che si paventa il rischio di una scissione all’interno del più grande partito italiano. Ricordiamo che cliccando qui è possibile seguire la puntata in diretta streaming.

Questa sera, alle ore 21.05 su Rai Tre, va in onda una nuova puntata di Ballarò, il talk show politico condotto da Giovanni Floris. Lappuntamento odierno – aperto come sempre dalla copertina satirica di Maurizio Crozza – sarà ovviamente dedicato allincontro di sabato tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi nella sede romana del Pd, al Nazareno. Il faccia a faccia (durato circa due ore e mezza) tra il leader dem e quello forzista, oltre a far storcere il naso allala più di sinistra del Partito Democratico, ha sparigliato le carte in tavola circa il dibattito sulla legge elettorale. Il segretario Pd e il Cavaliere hanno trovato unintesa: maggioranza a rischio? Il patto tra i due cosa rappresenta e cosa comporta? Nel frattempo, mentre la questione sul nuovo sistema elettorale continua a tenere banco, i cittadini non sanno ancora quanto e come pagheranno per la casa tra mini-Imu e Tares, Iuc e Tari.

Gli ospiti doccasione di Ballarò saranno Maria Elena Boschi, responsabile per le riforme della Segretaria del Pd, Giorgia Meloni, leader di Fratelli dItalia, Pier Ferdinando Casini leader dellUdc, il politologo statunitense Edward Luttwak, il direttore de il Giornale Alessandro Sallusti, il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, la filosofa Roberta De Monticelli. In chiusura non mancherà la consueta finestra dei sondaggi con il presidente della Ipsos. Nando Pagnoncelli.