Nella puntata di martedì 21 gennaio 2014 della trasmissione Linea Gialla come sempre condotta da Salvo Sottile si incomincia parlando di tutti quei bambini che sono stati uccisi dalla criminalità organizzata per vari motivi tra cui anche lerrore per uno scambio di identità. Prima di presentare alcuni tra i più eclatanti casi che si sono succeduti nel corso degli anni, viene dato ampio spazio anche a un fatto di cronaca che ha destato particolare scalpore nel corso delle ultime settime unintercettazione telefonica nella quale si sente il boss Totò Riina rinchiuso nel carcere milanese di Opera, parlare con un esponente della ‘ndrangheta mentre parlano di far fare la fine del tonno alludendo allomicidio di Giovanni Falcone, il magistrato che si sta occupando di fatti inerenti alla mafia. Tutto questo è stato possibile nonostante Totò Riina fosse passivo del regime 41 bis, il cosiddetto carcere duro e quindi teoricamente non avrebbe mai potuto avere contatti con lesterno della struttura carceraria. Secondo Ingroia, le parole di Riina sono dei chiari messaggi rivolti a diverse persone che sono rimaste impunite. Vengono ricordate le struggenti storie di alcuni bambini che nel corso degli anni, loro malgrado hanno dovuto toccare con mano lincredibile crudeltà e ferocia che contraddistingue la mafia e tutte le altre organizzazioni criminali. Viene ricordata la sofferenza di Giuseppe Di Matteo che fu ucciso con il principale metodo che utilizzavano i mafiosi per non lasciare traccia ed ossia il povero bambino che venne sciolto in una vasca pieno di acido dal pericoloso malavitoso Giovanni Brusca. La lista dei bambini che hanno perso la vita anche in seguito a uno sparo è davvero molto lunga come Domenico Gabriele che stava giocando a calcetto insieme agli amici, Raffaella Rupoli e tanti altri. Altra storia davvero toccante è quella del piccolo Nicola Campolongo che a soli tre anni di vita, ha dovuto subire la violenza di venir arso vivo con il corpo completamente carbonizzato mentre si trovava insieme alla propria famiglia allinterno dellauto. In studio cè anche il pentito di camorra, Carmine Schiavone, che pare prendere le distanze da questi atti criminali, rimarcando come le persone che hanno fatto questo siano sostanzialmente delle bestie e raccontando come nel clan dei Casalesi vigesse la ferrea regola che chiunque uccidesse un bambino, venisse a sua volta ucciso senza alcuna pietà. Ingroia, infine, commentando i vari fatti e le varie vicende che vengono riportate ci tiene a sottolineare come nel corso della sua storia la mafia non sia mai stata unorganizzazione tenera nemmeno con i bambini. Si passa a parlare della Terra dei fuochi con un servizio che evidenzia alcune problematiche che in questo momento mettono in grande difficoltà non solo gli abitanti di quelle zone ma anche il resto del Paese. In particolarità sulla pericolosità dei cibi coltivati in zone limitrofe ai terreni nei quali sono stati sotterrati per decenni rifiuti tossici provenienti da ogni parte dItalia. Gli abitanti chiedono quanto prima una bonifica anche perché si sta incominciando a temere per una possibile intossicazione delle falde acquifere che comporterebbe dei problemi di incredibile gravità. Vengono quindi raccontate alcune storie tragiche di famiglie che hanno dovuto fare i conti loro malgrado, con i problemi avanzati dallintossicazione della terra ed in particolare si racconta della mamma del piccolo Riccardo, il bimbo morto a 22 mesi per una leucemia che è stata impossibile combattere. Quindi cè la storia di Anna Guarino che ha donato al proprio fratello Salvatore per ben due volte il midollo osseo senza tuttavia riuscire nellintento di salvargli la vita. Mentre Schiavone cerca di spiegare come lui abbia cercato di fermare allepoca quello che stava accadendo nella provincia di Napoli e rimarca come i cittadini con il loro non denunciare si siano resi partecipi dello scempio, viene data notizia della morte del vigile urbano Michele Liguori che ha tentato in ogni modo di combattere questa situazione.
Si passa a raccontare delle violenze che sono state messe in atto in alcuni asili dellItalia. Nella fattispecie si mette in risalto quanto successo allasilo di Pistoia, dove le due maestre Anna Laura Scuderi e Elena Pesce sono state denunciate per maltrattamenti grazie a dei video che sono stati girati con telecamere nascoste e nei quali si intravedono le due mentre si mostrano piuttosto violente nei riguardi di indifesi bambini. Per le due è stata prevista una condanna di sei anni di detenzione ma nonostante la sentenza e quanto hanno commesso allo stato attuale, sono libere di fare quello che vogliono. Dopo che il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, rimarca come occorra prevedere pene molto severe nei confronti di questa tipologia di reato, viene racconta la storia di due genitori che hanno perso il proprio bambino che proprio per maltrattamenti è stato colto da sindrome di scuotimento. Ultimo tema della serata è quello della possibile liberalizzazione delle droghe leggere con Matteo Salvini che si dice contrario a questa possibilità mentre è favorevole a quello della prostituzione. Ingroia rimarca come, tuttavia, proprio il proibizionismo di queste sostanze stupefacenti abbia consentito alle varie organizzazioni criminali di proliferare arricchendosi in maniera spropositata. Vengono ricordati alcuni dati dello spaccio di droga che soltanto nella città di Milano nel corso del 2013 ha portato allarresto di ben seicento persone coinvolte a vario titolo. Infine, vengono mostrate le immagini di un laboratorio nel quale si coltiva cannabis in quanto presente degli effetti terapeutici e dei fini industriali che in futuro potrebbero essere sfruttati maggiormente.
Linea gialla torna dopo una lunga pausa natalizia, in cui si è data una bella rinfrescata. Vedremo quindi dei cambiamenti al programma da parte di Salvo Sottile, che si occuperà più di inchiesta che di casi di cronaca irrisolti. Vedremo se il pubblico apprezzerà e se la trasmissione riuscirà a guadagnari ascolti in questo inizio di anno nuovo. Ricordiamo che cliccando qui è possibile seguire la puntata in diretta streaming.
Al centro della puntata odierna di Linea Gialla, in onda questa sera su La7 a partire dalle 21.10, troveremo unampia e approfondita inchiesta sulla Terra dei fuochi, una regione lacerata dal malaffare mafioso che ha avvelenato, oltre alla terra dei campi con il continuo sotterramento di rifiuti tossici, la salute della popolazione del luogo (il tasso di mortalità per tumori è infatti alle stelle). Per raccontare il dramma in questione, Salvo Sottile partirà dalla tragica lotta allingiustizia portata avanti con grande coraggio dal vigile urbano Michele Liguori, stroncato da due tumori. Interverranno in trasmissione Roberto Pennisi, il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Antonio Musella, del comitato Terra de Fuochi e, in collegamento da Palermo, Antonio Ingroia. Ma troveremo soprattutto il pentito ed ex boss della camorra Carmine Schiavone, che ha fatto inquietanti rivelazioni sulla presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo della Campania. Schiavone, dopo essere stato raggiunto da Le Iene alle quali ha mostrato cartina alla mano le zone rosse, era intervenuto a uno speciale di Servizio Pubblico (dello scorso 29 dicembre) dove aveva rilasciato dichiarazioni a dir poco scioccanti sulla presenza di materiali tossici nel suolo e nelle falde acquifere campane. Spazio poi alla cronaca nera con un focus sullefferato triplice omicidio del sorvegliato speciale Salvatore Iannicelli, trovato carbonizzato allinterno di unauto insieme alla sua compagna e al nipotino di appena tre anni. Si parlerà anche di violenza sui minori, prima di un servizio finale che indagherà la piaga (giovanile ma non solo) della droga.