La puntata di Zelig One di lunedì 20 gennaio ha inizio con Katia Follesa, che chiede alla platea se stasera non sembri proprio uno dei personaggi di Grease. L’arrivo della Canalis è più movimentato, con l’ex velina che volteggia intorno al terzo presentatore Davide Paniate. La scenetta non pare divertire Katia, che si avvicina ai due e tira un calcio a lui. Sul palco resta la sola Katia, subito affiancata da Pablo, il suo truccatore. Lo spagnolo però pare essersi reso conto del fatto che l’impresa è fin troppo ardua per lui. Per questo tira fuori un fazzoletto bianco e si arrende. Tocca poi a uno dei personaggi più amati di questa edizione di Zelig, ovvero la tata di SOS Tata, che ha portato con sé alcune letterine arrivatele da paesi dai nomi improbabili. Una delle perle della tata riguarda i figli e i mariti, che sono buoni soltanto se non sono i propri, bensì di un’altra. Si arriva poi alle favole, tra le quali la migliore è di certo quella di Pollicino, che nella sua versione non prevede alcuno smarrimento nel bosco, dal momento che le briciole di pane vengono disseminate dal frigorifero al divano. Compare poi il tifoso della Sannarrese, che mette in mostra i propri cori da stadio e soprattutto la sua coreografia, insegnatagli dal celebre Garrison di Amici. La Follesa non apprezza: “Si può dire che schifo in prima serata?”. Armato di chitarra arriva Gabriele Savasta, che nella sua canzone parla di maschi fin troppo curati nell’aspetto, riprendendo poi la canzone della scorsa puntata. Come spesso accade Katia viene presa di mira, e alla sua richiesta di una canzone d’amore Savasta risponde: “Tu che mi hai trasmesso tanti bei valori, anche la mononucleosi”. Il mini sketch della serata è dedicato a George Clooney, che compare con i mano una tazzina di caffè, pronto per un ciak del suo spot. Le difficoltà di pronuncia però lo rendono quasi impossibile.
Tutti applaudono poi Dario Vergassola, che parte subito in quarta con la Canalis, chiedendole dapprima come sia Clooney a letto, per poi ricordarsi che tale domanda avrebbe dovuto porla al fidanzato del divo. Eli ricorda allora che i due hanno girato insieme la fiction Carabinieri, con Dario che risponde così: “Pensa che culo”. Il gelo ha colpito anche Vergassola, che si giustifica dicendo d’essere allergico alla gnocca. L’attacco, velatamente ironico, di Vergassola alla Canalis continua senza tregua, con il comico che chiede alla valletta se lei abbia visto più calciatori nudi che le docce a San Siro. Dario lascia il palco ai cuochi giranti dei Borotalco, che ballano sulle canzoni più improbabili. Si torna subito a parlare della Canalis in qualche modo, con un intervento dai camerini di Carmela Maria Splendente, dog sitter della showgirl, la quale mostra i disegni sconsolati dell’acne Piero, il quale si chiede chi sia il suo papà. Gianluca Giulianelli parla delle tante pene che i padri divorziati devono affrontare, risparmiando quanto più possibile per gli alimenti. Le sue sono battute a raffica, che vanno dai contraccettivi da discount, con su scritto: “Come lo chiamerete?”, al matrimonio con sua moglie, “rubata” a un altro uomo che stava per sposarla, e che ancora lo ringrazia del salvataggio.
Elisabetta intervista Giuliano Sangiorgi, che spiega che la figura espressa in una sua canzone: “Verde coniglio dalle mille facce buffe”, è in realtà una ricetta mal riuscita di GialloZafferano. Se si parla di ristoranti, come fa Paniate, è inevitabile che arrivi Joe Bastianich, che stronca irrimediabilmente il conduttore: “A te serve un miracolo per sistemare tutto! Stai conducendo la serata… al fallimento”. Barletta e Massaro mettono in scena un pezzo di finto teatro sperimentale, leggendo ognuno ciò che l’altro scrive: “Mi piacciono le persone che portano l’aereo… perché capiscono al volo”. Stasera si è spesso parlato dei fidanzati della Canalis, e così sul palco ne arriva un altro, tamarro che di professione fa il cafone rubamacchine. Il palco di Zelig offre anche un gustoso confronto politico, con a scontrarsi un esponente accanito del Movimento 5 Stelle e un altro che non sa bene di che partito sia. L’argomento ovviamente è la legge elettorale.
Tocca poi a un altro duo, quello composto da Pottesini e Paci, con le loro ormai note storie del “si narra”, dicendo che un giorno Marcel Marceau fece una dichiarazione o magari che Nicola di Bari e Peppino di Capri si accordarono per incontrarsi a metà strada. Intanto, ancora rinchiuso nel backstage del teatro, Federico continua i suoi collegamenti ilari e inquietanti, confermandosi quale stalker di Paniate, nella speranza d’essere liberato o magari uccidere il presentatore. L’elaboratore elettronico tenta di fornire il duo comico perfetto da cabaret, offrendo Davide Dal Fiume e Marco Dondarini. I due però, entrambi di Bologna, non paiono proprio sopportarsi, e lo sketch raggiunge livelli surreali. Antonio D’Ovidio si cimenta nell’impresa di recitare una poesia friulana. Le sue origini campane non paiono impedirglielo. Il tutto poi è ovviamente condito da battute, spesso in tema emigrante: “Io sono nato a livello del mare, a me la montagna non mi prende proprio. Rimpiango pure i matrimoni dei pregiudicati”. Si torna da Carmela Splendente, dog sitter della Canalis, che torna nel giardino americano della showgirl, stavolta insieme a George Clooney, che brandisce la solita tazzina di caffè. Paniate accoglie il suo amico geek Alessio, che espone al pubblico i suoi innumerevoli problemi. Egli si definisce come un vero e proprio ritardatario: “Spesso ci metto un sacco di tempo solo a trovare un’unica idea”. La musica torna padrona con Sdrumo, che spera di trovare la rima grazie a Saturno in settima casa, accompagnato dallo storico rapper Space One, che con il suo freestyle conquista il pubblico. L’ultimo collegamento è di Federico, che si nasconde dietro una pianta e viene poi raggiunto da Katia e Joe Bastianich.