Nuova domenicale di Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. Il primo ospite in studio è Flavio Caroli, che fa una breve carrellata di dipinti di grandi pittori che hanno rappresentato le barbarie del loro periodo. Leonardo da Vinci, Manet, Salvador Dalì, Picasso messi a confronto sul loro modo di dipingere la crudeltà assoluta.Segue l’intervento del presidente del senato, Pietro Grasso. Parlano della dichiarazione da parte di un pentito sul fatto che era tutto pronto per l’attentato preparato proprio per Grasso, allora magistrato. Pietro Grasso, sdrammatizzando, ha descritto tutta le serie di coincidenze che hanno permesso che lui, oggi, possa ancora raccontare la storia. Fazio chiede a Grasso anche alcune sue opinioni sulle minacce che Riina fa partire dal carcere contro il magistrato Di Matteo. Fazio comunica una notizia appena ricevuta: la i Girolamo si è dimessa dichiarando che la sua dignità vale di più delle menzogne e le accuse che le rivolgono. Pietro grasso presenta il suo libro: Lezioni di mafia. L’altro ospite che Fabio Fazio sperava di accogliere nel suo studio da tantissimo tempo è Terence Hill. La prima cosa che fa è quella di regalare un gilet di pelle come il suo a Fabio. Poi racconta il suo incontro con Bud Spencer e tutto il tempo che si è dovuto esercitare per fare alcune scene dei film spaghetti western. Inoltre ammette che Don Matteo è l’unico telefilm in cui recita con la sua voce e non doppiato come per tutti gli altri. Infine un simpaticissimo sketch in cui Terence Hill e Fabio Fazio si sfidano a duello su sfondo western. Un momento esilarante ed estremamente simpatico e coinvolgente. Segue il solito intervento simpatico di Luciana Littizzetto. Alla base di uno dei suoi temi principali per la serata è la carta igienica e al fatto che non si pubblicizzano mai quelle riciclate anzi, al contrario, si cerca sempre di realizzarne di più sofisticata che, chiaramente implica anche un maggiore uso di materie prime (alberi!). Paragona il ritorno di Berlusconi ad una cimice che, gettata fuori non si fa in tempo di chiudere la porta che è di nuovo dentro. Alla fine del suo intervento Fabio Fazio commuove il pubblico e la Littizzetto ricordando che Claudio Abbado era solito, la domenica, guardare il programma e, nello specifico, il momento di Luciana Littizzetto.



A questo punto cambia l’atmosfera della serata: con Ferruccio Bortoli si ricorda la giornata della Shoah. Viene fatto un collegamento con Massimo Gramellini dal Binario 21 nella stazione di Milano, ovvero il binario dal quale partivano i convogli che trasportavano gli ebrei ad Aushwitz. Di 605 ne tornarono solo 22. Il binario era al piano di sotto, nascosto. Gramellini racconta tutti i dettagli da quando gli ebrei salivano sul treno fino all’arrivo al campo di concentramento, ovvero dopo una settimana di viaggio trascorsa in piedi, senza cibo, al freddo, nella paura e senza sapere minimamente quale fosse il loro destino. In studio si narra la storia della signora Vera Vigevani Jarach, la nipote di un uomo che ha viaggiato sul treno della morte. La signora Vera, in studio, ammette che il suo impegno è quello di ricordare sempre e in qualsiasi momento attraverso le sue testimonianze la dittatura in Argentina. La figlia di Vera, Franca, il 25 giugno del 1976 è scomparsa perché è stata imprigionata. La ragazza aveva solamente diciotto anni e lei aveva la grande passione per la scuola e per cambiare il mondo. Proprio questo è stata la sua colpa. La signora Vera ha cercato la figlia per anni e tutti le rispondevano che probabilmente sarebbe stata inviata in un altro paese a fare la prostituta oppure le dicevano che doveva far finta che fosse in vacanza. La madre ha saputo solamente dopo vent’anni che la figlia è stata detenuta, torturata ed uccisa. La signora Vera Vigevani da allora ha preso l’impegno di raccontare, anche sfidando la sua sofferenza personale, di spiegare a tutti la loro storia. anche stata nella scuola milanese dalla quale è stata cacciata perché ebrea. Alla fine Fabio Fazio manda un filmato in cui una ragazza della scuola presso la quale ha raccontato la sua storia, commossa l’ha voluta abbracciare. Il finale del programma è dedicato all’ultimo collegamento con il Binario 21, dove Massimo Gramellini, a fianco al treno fermo racconta la storia di una ragazzina di tredici anni caricata su quel treno tra calci e spintoni nel 1940. Dopo giorni e notti di viaggio arrivarono ad Auswitz. Dei 605 ebrei che viaggiarono su quel treno, lei fu una tra i ventidue deportati che tornarono a casa.



I Questa sera Fabio Fazio torna con un nuovo appuntamento di “Che tempo che fa“. Ecco gli ospiti della puntata. In apertura Flavio Caroli racconterà il rapporto tra larte e il dramma della guerra. Con Pietro Grasso, il Presidente del Senato della Repubblica, si affronterà il tema dell’attualità politica e della lotta alla Mafia. In studio ci sarà anche Terence Hill, in tv con la nona stagione di “Don Matteo”. Ampio spazio verrà dedicato alla Giornata della Memoria, il 27 gennaio. In studio interverranno il direttore del Corriere della Sera e Presidente della Fondazione del Memoriale Ferruccio de Bortoli e Vera Vigevani Jarack. Massimo Gramellini sarà in collegamento dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano. In conclusione la lettura dei fatti di Luciana Littizzetto. “Che tempo che fa” sarà visibile (qui) in diretta streaming dal sito Rai oppure grazie alle applicazioni anche su smartphone e tablet. Le applicazioni Rai (disponibili qui) vi permetteranno di seguire il programma anche su dispositivi mobili e, in particolare, su iPhone, iPad, Windows Phone, Tablet e Smartphone Android, Blackberry e Kindle Fire.



Questa sera, domenica 26 gennaio, su Rai Tre va in onda un nuovo appuntamento di “Che tempo che fa“, il talk show condotto da Fabio Fazio. Lapertura della puntata sarà affidata al critico Flavio Caroli che racconterà il rapporto tra larte e il dramma della guerra. Il primo ospite sarà il Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso. Con il senatore, Fabio Fazio parlerà della difficile attualità politica, dalla riforma elettorale a quella costituzionale, ma anchedella lotta alla Mafia. Grasso ha ricoperto per sette anni la carica di Procuratore Nazionale Antimafia. In studio ci sarà anche Terence Hill che, dal 9 gennaio, è tornato su Rai Uno con la nona stagione di “Don Matteo”. Per ricordare la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, in studio interverranno il direttore del Corriere della Sera e Presidente della Fondazione del Memoriale Ferruccio de Bortoli insieme a Vera Vigevani Jarach. Massimo Gramellini sarà in collegamento dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, unico luogo della deportazione rimasto intatto e da cui, tra il 1943 e il 1945, centinaia di persone furono caricate sui carri merci verso i campi di concentramento. Non mancherà lappuntamento finale con l’ironia di Luciana Littizzetto.

Anche sabato 25 gennaio la trasmissione di punta dalle ore 20,10 è stata Che Tempo Che Fa, condotto da Fabio Fazio. La puntata comincia con i primi due ospiti: Edoardo Leo, attore e regista e Pietro Sermonti (conosciutissimo come Guido, il fidanzato prima e marito poi di Maria Martini della fiction “Un medico in famiglia”, serie televisiva di grande successo da anni con Lino Banfi). I due attori presentano il film “Smetto quando voglio”, diretto dall’esordiente Sydnei Sibilia e che uscirà il 6 febbraio sul grande schermo. Il film è di perfetta attualità: Il protagonista, Pietro Zinni (interpretato da Edoardo Leo) fa il ricercatore. Si è laureato col massimo dei voti ed è un genio. Nonostante tutto, a causa della crisi viene licenziato e, non sapendo dove sbattere la testa decide di intraprendere la vita malavitosa arruolando i migliori dei suoi ex compagni, geni anche loro ma che svolgono lavori piuttosto umili pur di guadagnare qualche soldo. Riescono a realizzare una droga sintetica e, in pochissimo tempo vengono travolti da soldi, donne e successo.Segue il secondo ospite: Adriano Sofri, il giornalista e scrittore, condannato a ventidue anni di carcere poiché accusato come mandante nell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi. Dopo avere condannato per intero la sua condanna, Sofri è andato a vivere in solitudine nelle campagne toscane (vicino la casa di Niccolò Macchiavelli). Presenta il suo libro “Machiavelli, Tupac e la principessa”. Chiaramente Fazio ha chiesto spiegazioni sul titolo del suo libro e del contenuto. Il titolo che, comprende contemporaneamente un grande scrittore cinquecentesco come Machiavelli, compositore del celeberrimo Il Principe, e un cantante rap americano come Tupac nato e cresciuto nel ghetto tra droga e malavita e ucciso a soli venticinque anni a colpi di pistola. Il risultato di questo “guazzabuglio”, ovvero di questo mix di temi, come dice Sofri attraverso un lieve abbassamento di voce, potrebbe essere una specie di biografia fatta su misura che descrive proprio la sua vicenda personale. Un ricordo affettuoso è dedicato anche a Claudio Abbado. Sofri ricorda una frase che Abbado disse in occasione di un invito da Fabio Fazio. In seguito alla comunicazione della sua malattia, nel 2000, Claudio Abbado dichiarò a Fabio Fazio che, se non fosse stato per la sua famiglia e per l’amore per la musica, non ce l’avrebbe fatta. In occasione del ricordo, Fabio Fazio propone un applauso per Abbado e un carissimo abbraccio per la sua famiglia.In anticipo rispetto alla normale tabella di marcia, ecco Massimo Gramellini che presenta le notizie fondamentali e imperdibili di tutta la settimana. Dopo avere mostrato le fotografie di alcune frasi scritte sui muri, sull’asfalto e in pubblico, completamente esenti da qualsiasi regola di grammatica italiana, prosegue con la notizia principali e più rilevanti dell’ultima settimana. Berlusconi in clinica al lago di Garda per perdere sette chili in sette giorni, la tela del settecento bucata da un brindisi dall’assessore milanese che ha fatto tanta notizia ma che, alla fine, si dubita del valore della stessa, l’ereditiera romana Gramellini che ha nascosto più di mille immobili e non si capisce come mai, quando un semplice cittadino decide di azzardare un soppalco fai da te senza dichiararlo, lo vengono a sapere tutti e lo costringono a smontarlo e anche a pagare la multa (chiaramente salatissima). Ricorda anche che che proprio il 25 gennaio del 1994 (esattamente vent’anni fa) Berlusconi scendeva in campo nella politica e Gramellini presenta anche la pagina del giornale di quel giorno che ne scriveva la notizia. Poi lo spazio di Ale e Franz con il loro intervento comico. Questa volta è stata presa di mira dal duo la riforma elettorale. Grandi risate per i loro interventi.

Tra gli ospiti di questa sera di “Che tempo che fa” ha fatto molto discutere su Facebook la presenza di Adriano Sofri. Sulla pagina ufficiale del programma non sono mancate dure critiche: “Un assassino celebrato come maitre à penser. Rabbrividisco”, “Adriano Sofri? Fazio gli stringerà la mano e gli farà i complimenti! E… verrà anche applaudito! Ma cos’avete al posto del cuore? Vergogna!” e Sofri è Stato condannato e ricondannato, fino alla Cassazione, altro che dubbi sul suo coinvolgimento! io sono donna di sinistra e mi vergogno per come la sinistra lo ha difeso per un malinteso senso di appartenenza! Sofri è una grandissima montatura, un arrogante che non ha mai chiesto perdono alla vedova Calabresi e ancora oggi dobbiamo sorbircelo come “intellettuale” follia italiana!”. Sicuramente la recente messa in onda della fiction “Il commissario”, primo capitolo della trilogia “Gli anni spezzati”, dedicata al commissario Luigi Calabresi, ha riacceso i riflettori su una dolorosa pagina della storia italiana. Qualcuno è meno pronto a condannare la scelta di ospitare Adriano Sofri: “Se mai siete voi gli arroganti che non volete che persone che la pensano diversamente da voi o che non hanno un’opinione su Sofri (come il sottoscritto) se la formino meglio sentendolo in televisione e vedendolo di persona”. Una signora si rivolge direttamente alla reazione del programma chiedendo di rivedere la sua scelta: “Gentile Redazione, signor Fazio, mi sento molto offesa dal vostro invito al pluricondannato, come mandante di omicidio del commissario Calabresi, Adriano Sofri, vi chiedo di rinunciare alla sua presenza, l’unica forma di protesta e dissenso che posso attuare è quella di non vedere l’intervento di questa persona. Per rispetto dei morti e dei vivi, per favore, rivedete la vostra posizione”. In tanto propongono di boicottare la trasmissione, non guardando la puntata di questa sera di “Che tempo che fa”. Anche la presenza di Ale & Franz è stata criticata: “E Ale & Franz? Quelli miei cari pecoroni dicono cagate e mettono d’accordo tutti. Come Benigni al parlamento europeo. In Italia ci sono attori, onesti lavoratori e avanzi di galera. Per la politica non siamo tarati proprio”.

Arriva il fine settimana e con esso ecco scattare, alle ore 20.10 su Rai Tre, il tradizione appuntamento con Che tempo che fa. Chi saranno gli ospiti che, presentati dallimmancabile Filippia Lagerback, si siederanno alla scrivania di Fabio Fazio? Partiamo da Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, scrittore e giornalista, autore di Machiavelli, Tupac e la Principessa. Il saggio, edito da Sellerio nel 2013, spazia dallanalisi filologica alla filosofia politica è stato appunto pubblicato nella ricorrenza dei 500 anni dalla scrittura de Il Principe. Sarà poi il turno di due amici (e compagni davventura per anni in Un medico in famiglia) quali Edoardo Leo e Pietro Sermonti, attori protagonisti di Smetto quando voglio, lungometraggio desordio dello sceneggiatore e regista Sydney Sibilia, che sarà proiettato nelle sale a partire dal 6 febbraio prossimo. Spazio poi per la debordante comicità di Ale & Franz che si prodigheranno in uno sketch che avrà come tema centrale la tanto discussa riforma elettorale. La puntata si chiuderà, come tradizione, con loriginale commento delle notizie indimenticabili e imperdibili della settimana grazie alleclettisimo di Massimo Gramellini, vice direttore de La Stampa.