E’ il film più cristiano dell’anno? Arde la discussione, da quando Colin Garbarino, professore di storia all’Università Battista di Houston nel Texas, ha toccato l’argomento in un intervento sul canale televisivo Fox News. Anche in Italia il film Frozen, ultima produzione della Disney, è noto, tra i maggiori campioni di incasso del periodo natalizio, una bella commedia a cartoni anche in 3D. Ma veniamo a cosa sostiene Garbarino: secondo lui la relazione tra le due sorelle, Elsa la regina della Neve e Anna, rappresenta i sacrifici che Gesù fece per i peccatori. Come si sa Elsa è condannata da un brutto maleficio: tutto quello che tocca diventa ghiaccio, tanto che è costretta a ritirarsi in esilio per non mettere a repentaglio le vite dei suoi cittadini. Sempre secondo il docente, il messaggio contenuto nel film è lo stesso del vangelo: la gente è peccatrice, le relazioni fra le persone sono disastrose e Cristo viene e prende su di sé le colpe degli altri, muore di una morte immeritata, risorge e riporta la riconciliazione fra le persone. Ecco dunque che Elsa ha delle relazioni impossibili con gli altri per via del maleficio, è colpevole e allontana da se le persone. La sorella invece rappresenta il Cristo che continua a inseguirla per salvarla. Anna in questo tentativo deve morire e quindi risorge cosa che conferma la forza del suo amore e riporta conciliazione, quindi Elsa viene salvata proprio grazie alla morte della sorella. Sono tematiche fortemente cristiane, dice Garbarino. Sempre secondo il professore ci sono anche forti rimandi all’inferno di Dante. Il modo con cui viene rappresentata Elsa ricorda infatti il Satana come descritto dal poeta italiano. Non solo: ci sono anche elementi dell’opera del poeta Milton, Il paradiso perduto. 



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