CLICCA QUI PER LE ANTICIPAZIONI DE I SEGRETI DI BORGO LARICI – Dopo una prima puntata partita in sordina, probabilmente anche a causa della concomitanza con i quarti di finale di Coppa Italia, torna questa sera “I segreti di Borgo Larici”, fiction di Canale 5 capace comunque di ottenere all’esordio uno share superiore al 12% con circa quattro milioni di telespettatori. La settimana scorsa abbiamo conosciuto i principali protagonisti della storia e abbiamo assistito al primo incontro tra Francesco e Anita, tra cui sembra essere scoccato il classico colpo di fulmine. Ma abbiamo anche visto che ci sono alcune ombre nel passato della famiglia Sormani e proprio nel finale Giulio, padre di Francesco, è stato ucciso in fabbrica. Le anticipazioni sulla seconda puntata dicono che vicino al luogo del delitto, su una tanica di benzina, verranno trovate delle impronte appartenenti a Nicola, fratello di Anita, che era stato appena cacciato dall’azienda e dal borgo. Per sapere cosa accadrà al giovane Sclavi, abbiamo parlato direttamente con l’attore che lo interpreta, Matteo Anselmi.



Iniziamo a parlare proprio del tuo personaggio, Nicola Sclavi.

È un ragazzo molto impulsivo che vive con passione la situazione politica dell’epoca, pur avendo appena vent’anni. È un lavoratore, operaio nella fabbrica dei Sormani, e non accetta le diverse costrizioni imposte dai padroni, come le tante ore lavorative giornaliere e lo sfruttamento in generale dei dipendenti, quindi porta avanti con convinzione le sue battaglie. Il problema è che lo fa nel modo sbagliato…



Come mai?

Perché non è furbo. È giovane e immaturo, quindi si mette spesso nei guai senza rendersi conto che ogni tanto converrebbe fare buon viso a cattivo gioco. Rischia facilmente di passare dalla parte del torto e, purtroppo, alla fine diventa anche il principale sospettato dell’omicidio di Giulio Sormani.

Come affronterà questa situazione?

In fondo i “segreti” sono legati praticamente a tutti i personaggi, quindi anche Nicola si trova coinvolto in una serie di fraintendimenti e di situazioni particolari. Ad esempio, viene visto da una delle domestiche mentre si allontana dal borgo e questo, oltre alle impronte trovate sulla tanica di benzina, non farà altro che aumentare i sospetti nei suoi confronti. Come se non bastasse, saranno davvero poche le persone che si schiereranno dalla sua parte e che tenteranno di difenderlo, oltre ovviamente ad Anita. Anche lo stesso Francesco, disorientato dopo l’uccisione del padre, non sa più se credere ad Anita o se pensare che Nicola possa aver avuto un raptus di follia.



Sembra anche che vedremo i due fratelli desiderosi di lasciare il borgo… Il personaggio di Nicola è destinato a sparire, anche solo temporaneamente?

Nella seconda puntata sarà ancora ben presente. Poi, anche se si vedrà meno, rimarrà comunque sulla bocca di tutti visto il suo possibile coinvolgimento nell’omicidio di Giulio. Nicola rimane nascosto, ma dovrà vedersela con chi si è già messo sulle sue tracce: oltre ad Anita, infatti, qualcun altro lo sta cercando per farsi giustizia da solo.

Quali sono, secondo te, gli ingredienti de “I segreti di Borgo Larici” che potrebbero far crescere l’interesse del pubblico?

Sicuramente il fatto di riuscire a mescolare molto bene generi diversi, dalla storia d’amore al giallo, il tutto inserito in un contesto, quello degli anni Venti, che riporta alla memoria una parte importante della storia del nostro Paese. Credo che tutti questi aspetti, una volta insieme, riescano a far ottenere un equilibrio tale da rendere la fiction decisamente interessante.

 

Cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime puntate?

La prima puntata ha solamente preparato il terreno lasciando molti punti interrogativi, ma dalla seconda in poi i segreti inizieranno a essere svelati. I pezzi del mosaico si uniranno fino a combaciare, facendo emergere situazioni e colpi di scena da non perdere.

 

Come ti sei trovato sul set di una produzione come questa?

Davvero benissimo. Se devo essere sincero, ero partito con qualche preoccupazione perché non sapevo proprio che cosa aspettarmi da questo mondo, ma appena arrivato sono stato accolto subito da vero professionista. Mi sono sentito immediatamente parte integrante del gruppo, proprio come tutti gli altri, e questo mi ha tolto molta pressione. Poi, iniziando a lavorare insieme, anche con gli attori abbiamo raggiunto un’ottima sintonia che ritengo fondamentale per la riuscita del prodotto finale.

 

Che progetti hai dopo questa esperienza?

Innanzitutto ho intenzione di finire gli studi alla scuola del Teatro Stabile del Veneto “Palcoscenico” diretta da Alberto Terrani. Mi mancano solamente cinque mesi e credo che concludere questo percorso potrà rivelarsi molto utile per eventuali lavori futuri. Per adesso penso a questo, sapendo di poter contare sempre sull’appoggio della mia famiglia e della mia fidanzata che riescono sempre a incoraggiarmi e a trasmettermi la necessaria serenità.

 

(Claudio Perlini)