Anche Taiye Selasi sarà chiamata a conversare con Daria Bignardi nella nuova puntata de Le invasioni barbariche, il talk show che va in onda come di consueto in prima serata su La 7. Taiye Selasi è una nota scrittrice e fotografa nata a Londra, il 2 novembre del 1979, insieme alla sorella gemella Yetsa, di origini ghanesi e nigeriane. Dopo la nascita nella capitale del Regno Unito, si è stabilita a Boston, negli Stati Uniti, ove è cresciuta in una famiglia formata da accademici. Sua madre è infatti una famosa pediatra nigeriana appartenente alla etnia Yoruba, che si è sempre battuta per difendere e affermare i diritti dei bambini del continente africano, mentre il padre è un rinomato chirurgo del Ghana, appartenente a sua volta alla etnia Ewe. Fu proprio lui a lasciare la famiglia quando le due gemelle erano ancora piccole, al fine di trasferirsi in Arabia Saudita per praticare la sua professione. Soltanto quando le due bambine avevano compiuto l’età di dodici anni è avvenuta la riunione del nucleo familiare.



Laureatasi presso l’Università di Yale con il massimo di voti e la lode accademica, Taiye Selasi ha poi proseguito il suo percorso di studi in Inghilterra, frequentando il corso di Relazioni Internazionali presso la celebre Università di Oxford. Senza peraltro lasciare il corso di sceneggiatura che aveva intrapreso in contemporanea presso la Columbia University. L’inizio della sua carriera letteraria risale al 2005, quando ha visto pubblicato sulla rivista The LIP Magazine il racconto Bye-Bye, Babar, incentrato sugli Afropolitan, cioè quei giovani africani nati in Europa o negli Stati Uniti, ove hanno avuto modo di rifinire la loro preparazione, trasformandosi in un generazione colta e cosmopolita. Un saggio che è considerato da molti esperti di letteratura e sociologia fondamentale per cercare di capire l’identità africana in rapporto alla contemporaneità.



Le sue pubblicazioni hanno presto attirato l’attenzione di letterati illustri, a partire da Toni Morrison e Salman Rushdie, che hanno speso ottime parole su di lei. Una notorietà, la sua, implementata notevolmente dalla pubblicazione sulla rivista Granta di una serie di racconti, tra cui Driver e The Sex Lives of African Girls, che hanno portato al suo inserimento nella graduatoria riservata dai migliori giovani scrittori del Regno Unito da parte della stessa pubblicazione. Il secondo di questi racconti, è stato anche inserito in una collezione di storie brevi edita negli Stati Uniti, dal titolo Best American Short Stories 2012.



Nel 2013 è stato quindi pubblicato il suo romanzo di esordio, “Ghana Must Go”, con ottimo riscontro di pubblico e di critica. In Italia, il libro e stato pubblicato con il titolo “La bellezza delle cose fragili”, a opera della casa editrice Einaudi e con la traduzione di Federica Aceto. Il romanzo è stato pubblicato in ben quindici paesi, sempre con ottimi risultati, oltre ad aver avuto l’onore di essere inserito in una lista riguardante gli undici migliori esordi stagionali nella storica e ormai famosa libreria Waterstone’s.

Nello stesso anno, la scrittrice ha partecipato a un documentario strutturato in sei parti, dal titolo “2030 Twelve”, nel quale ha raccontato l’universo dei ventenni africani. Inoltre ha elaborato quattro sceneggiature, di cui una a quattro mani con la scrittrice Chiara Barzini. È anche impegnata nella stesura di una fiction per la televisione pubblica, in coppia con Carlo Pizzati.

Nel finale dell’anno, ha accettato di fare parte della giuria del programma “Masterpiece”, un talent show che va in onda su Rai Tre, di carattere letterario in cui condivide la funzione di giudice con Giancarlo De Cataldo e Andrea De Carlo. Si tratta in pratica del primo talent show del genere al mondo e permetterà al suo vincitore di veder pubblicata la sua opera dall’editore Bompiani. Per quanto concerne la sua vita privata, Taiye Selasi è sposata da pochi mesi con un fotografo olandese, David Classen, con il quale vive attualmente a Roma.