Tra gli ospiti della nuova puntata di Che tempo che fa, in onda oggi, domenica 5 gennaio, ci sarà anche uno dei migliori registi italiani degli ultimi decenni, Paolo Virzì, uno di coloro che hanno saputo rinnovare la grande tradizione della commedia all’italiana. Nato a Livorno nel marzo del 1964, Virzì ha trascorso la sua infanzia a Torino, per poi tornare nel luogo di nascita, dove ha abitato in uno dei quartieri popolari, le Sorgenti. Sin da piccolo ha iniziato a leggere moltissimo e a curare la sua passione per la grande letteratura, per poi frequentare il teatro in alcune filodrammatiche cittadine. Risale proprio a quegli anni lo stringersi del suo rapporto con Francesco Bruni, colui che sarebbe diventato il suo sceneggiatore di fiducia.



Dopo essersi iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia, ha quindi deciso di trasferirsi a Roma, per frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia di Cinecittà, nel corso di sceneggiatura, diplomandosi nel 1987. Un corso in cui ha avuto come insegnanti personalità del calibro di Furio Scarpelli e Gianni Amelio. Proprio Scarpelli da quel momento è diventato un punto di riferimento per lui. La sua prima sceneggiatura di rilievo, è stata Tempo di uccidere, elaborata nel 1989 per Giuliano Montaldo, seguita da quella per Turnée di Gabriele Salvatores, nel 1990. Il debutto alla regia è avvenuto durante il 1994, quando ha diretto La bella vita, un film interpretato da Sabrina, Ferilli, Massimo Ghini e Claudio Bigagli. La pellicola è una sorta di riproposizione di Romanzo popolare, film di Mario Monicelli sceneggiato proprio da Scarpelli in collaborazione con Age e racconta un triangolo amoroso ambientato a Piombino, sullo sfondo della epocale crisi di identità di una classe operaia in difficoltà di fronte all’incalzare della modernità. Un film estremamente riuscito e premiato da Nastro d’Argento, David di Donatello e Ciak d’Oro.



Non meno riuscito, e forse addirittura più potente, è stato poi Ferie d’agosto, film del 1995 considerato da molti rivelatore del clima culturale che ha favorito l’affermazione politica di Silvio Berlusconi. La pellicola è ambientata nell’isola di Ventotene e vede la problematica convivenza di due gruppi di famiglie, uno chiaramente progressista, di sinistra e velatamente snob, l’altro più sanguigno, di estrazione popolare. Anche in questo caso, il favore della critica è stato elevatissimo e la pellicola è stata premiata dal David di Donatello in qualità di migliore film dell’anno.Risale invece al 1997 Ovosodo, film che trae il suo titolo dal nome di un quartiere di Livorno, premiato da uno straordinario successo di pubblico e di critica, vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia.



Dopo due episodi relativamente minori come Baci e abbracci (1999) e My name is Tanino (2002), nel 2003 è quindi arrivato Caterina va in città, in cui Virzì racconta la storia di una ragazzina di provincia che arriva a Roma da Montalto di Castro, scontrandosi con una realtà che non riesce mai a comprendere del tutto. Il film è stato premiato da ottime critiche e da un David di Donatello a Margherita Buy in qualità di migliore attrice non protagonista.

Dopo “N”, girato nel 2006, altro episodio di grande rilievo è stato “Tutta la vita davanti”, interpretato da Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Elio Germano, Micaela Ramazzotti e Valerio Mastandrea, un film corale in cui ha raccontato con toni quasi apocalittici la precarietà diventata regola nel mondo del lavoro, ancora una volta oggetto di una vera pioggia di premi e riconoscimenti. Anche “La prima cosa bella”, girato nel 2010, ha confermato l’ottimo livello del cinema di Virzì, con Micaela Ramazzotti nei panni di Bianca, una donna bellissima che rovina però la vita dei figli per troppa esuberanza. La pellicola vede anche la partecipazione di Valerio Mastandrea e di Stefania Sandrelli, e è stata premiata da ben diciotto candidature al David di Donatello. Infine, va ricordato “Tutti i santi giorni”, diretto nel 2012, ispirato a un romanzo di Simone Lenzi, “La generazione”.

Attualmente ricopre il ruolo di direttore del Torino Film Festival. Per quanto concerne la sua vita privata, il regista è sposato con Micaela Ramazzotti, da cui ha avuto due figli. A Che tempo che fa Paolo Virzì presenterà il suo nuovo film “Il capitale umano”, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen Amidon, nelle sale dal 9 gennaio 2014.