Giovedì 9 gennaio è ripresa su La7 la diretta di Servizio Pubblico, il programma condotto da Michele Santoro che vede la partecipazione del giornalista Marco Travaglio. “O la borsa o la vita” è il titolo della puntata, dedicata all’economia del nostro Paese, che prende spunto dai dati relativi al 2013, anno che ha visto la Borsa registrare un segno positivo del 16%. Il ministro dell’economia Saccomanni ha detto che per il 2014 è previsto un ribasso della tassazione, ma sarà davvero così? Ci sarà veramente una lieve ripresa? Di tutto questo si è discusso in studio con Renato Brunetta, Maurizio Landini, Federico Rampini, Gianni Dragoni, Giulia Innocenzi e Sandro Ruotolo.Nel suo editoriale Michele Santoro ha iniziato con il mettere a confronto la vita da lupo e quella da pecora, prendendo spunto dall’ultimo film di Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street.Per prima cosa, questa prima puntata del 2014 si è aperta subito una finestra su quella che è la condizione dei disoccupati in Italia, messa a confronto con la situazione di chi per trovare un lavoro ha deciso di andare via e di trasferirsi all’estero, dove ha avuto modo di fare carriera. Poi Renato Brunetta ha esposto la sua visione della disoccupazione attuale in Italia e ha spiegato come sia normale che ancora non ci sia stato un aumento dell’occupazione, in quanto questo tipo di fenomeno ritarda di almeno un anno rispetto alla crescita del Paese. In poche parole, solo se per l’intero 2014 il PIN crescerà, allora nel 2015 ci si potrà aspettare che le aziende tornino ad assumere. Del resto, come dimostrano i dati, il PIL Procapite in Italia dal 1999 è diminuito del 3%, mentre persino Grecia e Portogallo sono messi meglio di noi. Tutto questo perché, ha continuato Brunetta, in quei Paesi è stata immessa liquidità, mentre quella immessa in Italia l’hanno presa le banche. Allo stesso modo, un elemento fondamentale perché si abbia crescita è l’esistenza di una disuguaglianza tra una classe media e una classe forte, un po’ come in America.



Maurizio Landini, dal canto suo, ha detto di non credere affatto in una possibile crescita nel 2015, fenomeno che egli ritiene impossibile anche solo da immaginare se lo Stato non deciderà di fare qualcosa di concreto fin da subito. Questo perché tra la gente la situazione sta scoppiando e si sta per scatenare una rivalità per la sopravvivenza che non si era mai vista prima. Per questo, ha continuato Landini, l’Italia non può più permettersi un governo che resti solo a guardare senza agire concretamente. Lo stesso Brunetta è convinto che in questo momento il nostro Paese necessiterebbe di una buona dose di investimenti pubblici.Anche Marco Travaglio nel suo monologo ha espresso un forte scetticismo in merito all’idea di una possibile crescita del Paese nel 2014 e ha ricordato persino di quando Brunetta nel 2009 disse che ormai non esisteva più una crisi dell’occupazione. Per non parlare poi dell’ultima polemica legata alla richiesta di 150 euro agli insegnanti voluta da Saccomanni, un vero e proprio accattonaggio, come lo ha definito Travaglio. Brunetta riguardo a Saccomanni ritiene che non sia la persona ideale per ricoprire l’incarico di ministro dell’economia, perché troppo condizionato dalle volontà dell’Europa. Federico Rampini di Repubblica ha analizzato le caratteristiche del capitalista italiano e ha fatto notare come quest’ultimo abbia come unico desiderio quello di comandare, senza però voler investire quanto necessario. Poi c’è il problema della cassa integrazione, da non trascurare, in quanto dovrebbe essere garantita secondo il giornalista a tutti i lavoratori, mentre ora molti non vi anno accesso e per di più Matteo Renzi vorrebbe addirittura cancellarla.



Insieme a Gianni Dragoni si è affrontato il tema della FIAT e dell’acquisizione di Chrysler. Si è trattata di una mossa astuta da parte di Marchionne, che sfrutterà in buona parte gli stessi fondi della Chrysler per pagare. Tutto questo mentre la produzione di auto FIAT in Italia continua a calare drasticamente.Poi lo studio si è scaldato per un battibecco tra Brunetta e Cosimo, il ragazzo che gli ha chiesto se sa cosa significa vivere con 800 euro al mese e perché i politici continuano a rubare i soldi agli italiani. Brunetta si è subito difeso affermando di aver vissuto anche con meno di 800 euro quando da giovane faceva il venditore ambulante e ha invitato Cosimo a informarsi meglio prima di parlare. Anche la compagna di Cosimo ha preso la parola per attaccare Brunetta e fargli notare che quando era giovane lui non esisteva la pressione fiscale che affligge oggi la popolazione italiana e che la politica non può continuare a restare indifferente di fronte alle innumerevoli richieste di aiuto che continuano a venire dal basso.Anche Maurizio Landini è voluto intervenire in merito a questa discussione, facendo notare che i politici dovrebbero vivere con gli stessi mezzi di cui dispone la popolazione che sono chiamati a rappresentare, perché solo in questo modo potrebbero davvero comprendere le difficoltà in cui ci si trova. Quello che serve all’Italia è un cambiamento vero che si potrà ottenere solo prendendo in mano la situazione e iniziando a risolvere problemi concreti come la corruzione e l’evasione fiscale.Sarebbero necessarie in effetti delle pene più severe, soprattutto in merito all’evasione fiscale, come quelle che esistono già negli Stati Uniti e che non lasciano scampo a chi commette reati di questo tipo.La puntata si è chiusa come di consueto con le vignette satiriche di Vauro. Questa volta il vignettista ha voluto ironizzare da una parte sul 2014, presentato come il nuovo che avanza, e dall’altra sull’altezza di Renato Brunetta, che secondo Vauro non sarebbe nano, ma solo genuflesso a Silvio Berlusconi.



Torna questa sera l’appuntamento con Servizio pubblico. La presenza in studio di Maurizio Landini, che oggi ha incontrato i vertici di Fiat, sarà sicuramente interessante, per sentire quel che il sindacalista ha da dire sul Lingotto. Inoltre, potrà fare un punto anche sulla situazione economica del Paese e non sarà strano che l’altro ospite della puntata, Renato Brunetta, sia d’accordo con lui, visto che si trova all’opposizione. Magari entrambi potranno esprimere il proprio parere sul Governo Lettae sul ministro Saccomanni, finito al centro di polemiche forti negli ultimi giorni. Ricordiamo che la trasmissione si puà seguire anche in diretta streaming cliccando qui.

Dopo la pausa per le festività di Natale e di Capodanno, torna in onda – questa sera alle ore 21.10 su La7 – Servizio Pubblico, il talk show politico condotto da Michele Santoro. O la borsa o la vita è il titolo del primo appuntamento dellanno nuovo: siamo entrati nel 2014 e il governo continua a fare i conti con un Paese in grande difficoltà; la mobilità sociale è ferma, la disoccupazione cresce e il disagio giovanile pure (e a proposito di giovani, la disoccupazione è schizzata al 42%); le tasse non si abbassano, ma la Borsa nell’anno appena trascorso ha fatto un +16%. Sì, ma gli italiani sono sempre più con lacqua alla gola. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni cerca di rassicurare la popolazione: nel 2014 le tasse caleranno, e che il 2014 sarà nientemeno che l’anno della svolta. Ma siamo a gennaio e gli italiani sono  alle prese con i tributi (che hanno cambiato nome): Tasi, Tasse sui servizi, aumenti dei pedaggi autostradali. E il rapporto deficit/Pil del 3% pare un parametro immutabile. Viene dunque spontaneo chiedersi: che anno sarà? E, soprattutto, cosa si aspettano gli italiani?

Gli ospiti di Santoro chiamati a dibattere sulle suddete questione saranno Renato Brunetta, capogruppo Forza Italia alla Camera, Maurizio Landini, segretario generale Fiom, il giornalista di Repubblica Federico Rampini. Immancabile ovviamente Marco Travaglio e Vauro Senesi, che ci strapperà un sorriso, a fine serata, con le sue vignette satiriche.