La settimana passata è stata quella dei Nobel. Il premio 2014 per la Medicina è stato assegnato allanglo-americano John OKeefe dellUniversity College di Londra e ai coniugi norvegesi May Britt ed Edvard Moser, entrambi della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim, cui spetta il merito di aver scoperto il sistema di cellule nervose grazie al quale possiamo orientarci nello spazio, una specie di Gps biologico che ciascuno di noi ha geneticamente ricevuto alla nascita, in una sorta di comodato duso gratuito. Grazie a Dio non è un leasing, perciò non lo dobbiamo pagare. altresì vero che la scienza neurofisiologica sta evidenziando, a discapito di come invece parrebbe evidente, che nel corso di questo secolo si stia, in maniera lenta ma costante, perdendo lintelligenza.
Tesi ardita? Nientaffatto. Nella nostra ristretta cerchia di parenti-amici-conoscenti-vicini di casa-sconosciuti fermati a muzzo è bastata uninnocua domanda – Chi ha recentemente scoperto il Gps biologico del nostro cervello? Scegliete tra queste risposte: a) la coppia norvegese che ha vinto il Nobel questanno; b) Guido e Guida Michelin, che editano la famosa pubblicazione annuale; c) i due fratelli Tomas, inventori del famoso Tom-Tom – per raccogliere un plebiscito di risposte c.
Stare qui a fare banali disquisizioni sul come e sui perché è una perdita di tempo. E comunque, di questo decadimento non possiamo certo farcene una colpa. Sappiamo che tutto dipende dal logorio dei neuroni. Che cosa siano di preciso, è subito detto: i neuroni sono i componenti fondamentali del tessuto nervoso, che formano tra loro circuiti complessi in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, con grande rapidità anche a notevole distanza allinterno del corpo umano. Traggono, e questo è meno noto, il loro nome da un celeberrimo imperatore dellantica Roma che saccendeva come un fiammifero per un nonnulla: Neurone. Il declino dei neuroni, che pare si accendano meno che ai bei tempi di Roma caput mundi, ha ridotto a 7 i tipi di intelligenza riconosciuta. E dunque, teniamocele ben da conto!
1) Intelligenza linguistico/verbale. Subito una differenza fondamentale: se conoscere le lingue è segno di intelligenza, mostrare la lingua no. Così che anche un sempliciotto capirebbe al volo la differenza linguistico/verbale esistente tra la fulminea Aho!, ce stai? e larticolato enunciato Esimia carissima, la scaturigine dei sentimenti derivanti da questo crogiuolo di cuore e razionalità che è la mia persona mi smuove a tal punto da dichiarare apertamente la mia assoluta reverenza nei vostri confronti tanto da ardire a chiedervi immediata e incondizionata sottomissione alle mie brame, giovane fanciulla dallaustera bellezza che il cor mappaga e non sol quello. La prolissità di questultima esposizione mostra sì la magnificenza dellintelligenza linguistico/verbale, ma pure linefficacia che invece pochi ma sentiti bisillabi ben posizionati nel contesto linguistico sanno assumere per centrare lobiettivo dichiarato, ovverosia la conquista amorosa.
2) Intelligenza visivo/spaziale. Sgombriamo il campo da equivoci: non occorre vederci bene (e neanche sentirci). Serve invece una buona percezione con altrettanta perspicacia. Esempio pratico: se un qualsiasi osservatore, guardando fuori da un oblò, vedesse il mare, si potrebbe affermare, senza tema di smentita, di essere di fronte a un palese esempio di intelligenza “visiva”; se un secondo osservatore vedesse, al contrario, le stelle, altro non sarebbe che intelligenza “spaziale”; e se un terzo si trovasse nella condizione di affermare di aver osservato fuori dallo stesso oblò il Mare della Tranquillità (che si trova sulla Luna), darebbe prova di possedere una manifesta intelligenza “visivo/spaziale”; ma se un quarto osservatore, scrutando fuori da un oblò che non c’è, affermasse di aver visto il mare nel cielo (o il cielo nel mare), beh, non fatevi trarre in inganno: significherebbe semplicemente che ha cambiato pusher di recente.
3) Intelligenza interpersonale. Immaginate di riuscire a mettervi a nudo, di potervi guardare dentro senza alcun tipo di pudore, di scrutare voi stessi nel profondo, di trovare la forza di indagare nei recessi più reconditi del vostro animo, di scavare tra i vostri sentimenti fino allo sfinimento, di scandagliare il vostro io come mai vi è capitato prima, e alla fine, stremati dalla fatica, arrivare a dire: “Forza Milan!”… ecco, onestamente, dimostrereste di possedere una scarsissima, quasi insignificante, intelligenza Inter-personale.
4) Intelligenza intrapersonale. È, in buona sostanza, quella che vi permette, con due semplici preposizioni semplici (in e tra), di capire la complessità di tutte le altre preposizioni semplici (di, a, da, su, per e fra) e di gettare le basi della comprensione delle preposizioni articolate. Così da poterle personalizzare a vostro piacimento.
5) Intelligenza cinestesica. Si tratta, senza ombra di dubbio, dell’intelligenza più complessa della quale possiamo disporre. Più che darne una definizione compiuta, è assai utile illustrarne la portata, fornendovi un esempio di intelligenza cinestesica teorica e uno di intelligenza cinestesica applicata. Esempio di intelligenza cinestesica teorica:
– Mamma, mi sento grassa. Cosa mi metto stasera?
– Dove devi andare?
– Al cinema.
– Allora, vestiti con giudizio, usa l’intelligenza.
Esempio di intelligenza cinestesica applicata:
– Mamma, stasera esco e vado al cinema, sicuramente a vedere un film intelligente, di
quelli impegnati e di sinistra
– Mi raccomando, non mettere gli hot pants che ti fanno ancora più grassa
– Mamma, sei proprio una stronza!
6) Intelligenza logico/matematica. Recentemente, è assai utilizzata in campo militare, soprattutto nei test d’ingresso delle varie Accademie. Purtroppo, il declino dei nostri neuroni risulta assai evidente in talune risposte, a conferma di come il nostro ingegno sia ormai in caduta libera. Un solo esempio può bastare. Alla domanda: “Pesa di più una tonnellata di fucili o una tonnellata di bazooka?”, otto militari su dieci si sono detti convinti che pesi di più una tonnellata di fucili. Ma come si fa a sostenere una tesi simile, quando è così evidente che pesano di più i bazooka?
7) Intelligenza musicale. La più raffinata, e al contempo la più leggera e classica, delle nostre intelligenze.Definizione migliore non possiamo trovare se non pescandola dal libro delle frasi celebri apocrife: “Intelligenza musicale è quando intelligenza è degna di nota” (Vujadin Boskov).