Stasera a Che tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai 3, ci sarà tra gli ospiti John McEnroe, famoso ex tennista statunitense, che ha svolto anche lattività di commentatore televisivo e di allenatore. McEnroe è stato uno dei migliori giocatori del mondo e negli anni che vanno dal 1981 al 1984 è stato sempre il numero 1 della classifica mondiale. Restano indelebili nella mente degli appassionati gli incontri spettacolari e sempre molto combattuti con i suoi rivali, lo svedese Bjorn Borg, il ceco Ivan Lendl e il suo connazionale Jimmy Connors. Uno di questi avviene nel tie-break del quarto set della finale di Wimbledon, che si giocò con Borg in vantaggio per 2-1. Dopo 5 match point per Borg, e 6 set point per McEnroe, fu proprio lui ad aggiudicarsi il tiratissimo game per 18-16, portando al gara al 5 set, vinto poi da Borg, che ottenne la quinta vittoria consecutiva sullerba inglese. Dopo poche settimane, la rivincita dello statunitense, a casa sua, negli Open Usa al termine ancora una volta di 5 tiratissimi set.
Nel corso della sua carriera oltre agli incontri di singolare, si è dedicato anche al doppio, giocando insieme allaltro statunitense, Peter Fleming, e anche in questa specialità ottenne molti successi. Nel finale della sua carriera formò una coppia con il fratello Patrick, più giovane di 7 anni. Al momento del ritiro John McEnroe aveva conquistato 77 titoli di tornei in singolare e 78 in doppio. Il suo palmares è impreziosito anche dalla partecipazione, con la maglia del suo Paese, alla Coppa Davis, che gli Stati Uniti si aggiudicarono per 5 volte con la sua presenza in squadra. Dopo essersi ritirato ha guidato anche la squadra di Davis degli Usa come capitano non giocatore.
Nato in Germania, nella base militare di Wiesbaden, dove il padre si trovava in servizio, il mancino McEnroe arrivò negli Stati Uniti dopo un anno e iniziò a praticare il tennis da piccolo, alletà di 8 anni, presso il Douglaston Club. Dopo un solo anno, visto il talento, fu mandato alla “Eastern Lawn Tennis Association” nella quale prese parte ai primi tornei a carattere regionale. Dalletà di 12 anni iniziò ad allenarsi alla “Port Washington Tennis Academy” di Long Island, risultando tra i primi 10 giocatori della sua categoria. La sua prima partecipazione a Wimbledon è datata 1977, quando il tennista statunitense ha solo 18 anni e deve partire dalle qualificazioni per ottenere la possibilità di entrare nel tabellone principale.
McEnroe arriva fino alla semifinale, dove trova la via sbarrata da Connors che lo batte in quattro set. Per il giovane talento Usa questo traguardo è il migliore mai raggiunto nella storia da un giocatore in un torneo che fa parte del “Grande Slam”, partendo dalle qualificazioni. La prima stagione ufficiale da “professionista” è quella seguente, quando vince 5 tornei del circuito ATP e si toglie anche la soddisfazione di trionfare nel Master che si svolge a fine stagione, battendo in finale Artur Ashe, poi nel 1979 aumenta la quota a 10 tornei, uno dei quali il primo dei quelli appartenenti al “Grande Slam”. Dopo essersi alternato con il rivale svedese in testa alla classifica nel 1980, nellanno successivo si laurea campione a Wimbledon e diviene stabilmente il n 1, vincendo anche lUS Open.
I successi di McEnroe sono molteplici fino al 1985, anche se dovette cedere alcune finali importanti, tra le quali quella di Wimbledon 1983 da parte di Connors, e dell’Open di Francia dell’anno successivo per mano di Ivan Lendl, che erano gli altri suoi più grandi rivali. Nonostante questo, proprio il 1984 fu il suo miglior anno dell’intera carriera, quando vinse anche 39 match consecutivi. In totale i tornei ATP vinti furono 13, con 3 sole sconfitte sugli 85 match disputati, un record mai più battuto. Nel 1986 prese la decisione di rimanere lontano dalle gare per un anno, e la sua carriera inizia una parabola discendente che non si ferma nemmeno quando McEnroe rientra alle gare nell’Open USA dello stesso anno. Gli anni successivi si dipanarono tra alti e bassi, questi ultimi specialmente nei tornei più importanti. L’ultimo successo di McEnroe, il 77esimo a Chicago battendo in finale proprio suo fratello Patrick, nel 1991. Nel 1992. Il suo ultimo anno, si concesse il lusso di partecipare ancora una volta alla Coppa Davis, vincendo il doppio nella finale contro la Svizzera, in coppia con Sampras.
In questi giorni McEnroe ha ripreso la racchetta in mano per partecipare, in Italia, alla “Sfida” che lo vedrà opposto ad altri tre grandi campioni del passato come Lendl, Ivanisevic e Chang. Una occasione per rivedere in campo 4 giocatori che insieme hanno vinto 230 torni, 17 dei quali facenti parte del Grande Slam.