Quando il 21 settembre 1924 lautovettura che trasportava re Vittorio Emanuele III tagliò il nastro inaugurale della Milano Varese – che diverrà lAutostrada dei Laghi – si aprì unera con la prima autostrada a pedaggio del mondo. Ma è solo nellottobre del 1964 che si realizzò il sogno di unire lItalia automobilistica grazie alla fine dei lavori e linaugurazione dellultimo tratto dellAutostrada del Sole che univa Firenze con Roma e che concludeva la ciclopica impresa di collegare con una via rapida, Milano con la Capitale. 



Anche se i lavori dellopera incominciarono nel maggio del 1956 (solo otto anni prima!), il progetto veniva da più lontano, esattamente quando, quattro anni prima, lAnas terminò il progetto di un adeguamento della rete stradale che avrebbe dovuto unire Milano a Napoli, il Nord con il Sud Italia. Cerano molte ragioni per volere questo collegamento che avrebbe alimentato lindustria dellautomobile, dei consumi e delle costruzioni; ragioni che motivarono unalleanza tra le principali industrie italiane (Fiat, Pirelli, Agip, Italcementi tra le altre) che crearono un soggetto appositamente dedicato, la Sisi (Società iniziative stradali italiane), con un capitale di 100 milioni di lire. Nel 1953 fu infine presentato allAnas il progetto che sarebbe stato dato gratuitamente a condizione che la realizzazione dello stesso fosse curata da una società controllata dallo Stato.



Lanno successivo, in una giornata nebbiosa milanese, fu il capo della Sisi ad avere lidea del nome che sarebbe stato assegnato allopera e cioè, Autostrada del Sole, in quanto la destinazione finale era Napoli, una città che non conosceva nebbia e neppure il tipico maltempo del nord.
A quel tempo, per arrivare nel capoluogo della Campania partendo da Milano, si impiegavano due giorni, mentre servendosi dellAutostrada, si sarebbe trattato di ore che avrebbero significato minor consumo e maggior risparmio, alimentando anche quellindustria automobilistica che voleva sfruttare il momento favorevole dellarrivo del boom economico e di un probabile cambiamento degli usi e costumi degli italiani.



Inoltre, almeno nelle intenzioni, questa agevole arteria avrebbe permesso il recupero dello svantaggio economico del Sud Italia nei confronti dellindustrializzato e produttivo settentrione grazie a nuove opportunità che avrebbero sfruttato questa più diretta via di comunicazione.
I lavori impegnarono otto anni e i vari tronconi furono costruiti per sezioni, iniziando con lapertura del primo cantiere a San Donato Milanese nel maggio del 1956. Alla fine del 1958 si aprì il tratto Milano-Piacenza e Piacenza sud-Parma. Lanno successivo si aprirono altri tratti (Capua-Napoli, Piacenza Nord-Piacenza Sud, Parma-Modena Sud, Modena Sud-Bologna, Bologna-Sasso Marconi) fino alla fine di novembre quando la Milano-Bologna fu inaugurata totalmente.

Occorrerà tutto il 1960 per vedere lapertura del tratto appenninico Sasso Marconi-Firenze e nel 1962 si aprirono Roma-Frosinone e Frosinone-Capua. Il 1963 vide il perfezionamento di altri tre tratti (Roma-Magliano Sabina, Magliano Sabino-Orte e Firenze Nord-Firenze Certosa) e lanno seguente con i tratti Firenze Certosa-Valdarno; Orte-Orvieto, Valdarno-Chiusi Chianciano e Orvieto-Chiusi, si terminarono i lavori. Oggi, a 50 anni di distanza, Rai 1 ci ricorda la storia di questa infrastruttura così importante per il Paese con la fiction in due puntate La strada dritta.

Parlando di opera ciclopica per avere un’idea, si citano questi dati statistici: per la realizzazione occorsero 15 milioni complessivi di giornate di lavoro; 52 milioni di metri cubi di terra; quasi 2 milioni di metri cubi di terra scavata; 5 milioni di metri cubi di calcestruzzo; 16 milioni di metri quadrati di asfalto; 853 ponti; 2500 tombini; 38 gallerie di cui 3 su una sola carreggiata; il tutto con un costo di 272 miliardi di lire.

Solo nel 1988, con il termine dei lavori della bretella Fiano Romano-San Cesareo, si eliminò l’handicap che prima di allora penalizzava il collegamento diretto in quanto, a Fiano si era obbligati a uscire dall’Autostrada proseguendo sul Grande Raccordo Anulare per raggiungere Roma Sud dove imboccare la Roma-Napoli. Costantemente ci sono lavori stradali che, oltre alla ordinaria manutenzione, sono tendenti ad agevolare il traffico e la viabilità come il rafforzamento con la terza corsia nel tratto appenninico Firenze-Bologna.