Tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda onda stasera, ci sarà anche Valentina Diouf, pallavolista nata da padre senegalese e da madre italiana a Milano nel 1993. Figlia della globalizzazione e per questo simbolo non solo del nuovo volley italiano, ma dellintero Paese, Valentina Diouf è una schiacciatrice e opposto nella squadra della Futura Volley Busto Arsizio, ma nel tempo libero è una normalissima ventenne che legge, ascolta musica e fa meditazione per tenere sotto controllo lansia in vista di una gara importante. Ama i gatti, usa solo Instagram fra i social network, è del segno del Capricorno ed è alta ben 202 cm.
Valentina Diouf si appassiona al volley già da giovanissima. La sua carriera da giocatrice professionista comincia nella squadra del Club Italia, durante la stagione 2009-2010, quando debutta in serie A2. Nel 2010 entra anche a far parte della Nazionale Italiana Juniores, con la quale vince la medaglia doro al campionato europeo di categoria. Nel 2011, sempre con la Nazionale Juniores, Valentina vince loro mondiale.
La stagione 2011-2012 la vede giocare nella squadra del Volley Bergamo, dove resta per le successive tre stagioni. Durante questo periodo cè così lesordio in serie A1 e la Supercoppa Italiana. Le prime convocazioni in nazionale arrivano lanno scorso, nel 2013, quando, a soli 20 anni, vince la medaglia doro ai XVI Giochi del Mediterraneo. Questanno, per la stagione 2014-2015, è giocatrice della Futura Volley.
La pallavolo azzurra si è appena risvegliata bruscamente dal sogno mondiale, con la sconfitta con la Cina al Forum di Assago, dove le azzurre sono state battute 3-1 in semifinale. Nonostante la sconfitta, la partita della Diouf è stata eccellente. Ma cè un altro motivo per cui di recente Valentina si è imposta allattenzione pubblica. Qualche sera fa labbiamo vista, infatti, in una veste nuova e inaspettata: quella di conduttrice del telegiornale Sport Mediaset, dove al fianco del direttore Claudio Brachino, Valentina Diouf, un po imbarazzata nella mise composta, con i capelli raccolti, il tubino nero e il rossetto, ha raccontato un po di sé e di questo mondiale appena terminato, delle emozioni e delle speranze e della delusione e la rabbia che lo hanno accompagnato nella triste conclusione con la Cina.
Tra le altre cose dette, Valentina ha anche parlato di calcio, affermando di non avere una squadra del cuore e che, anzi, non ama molto il calcio in sé in quanto distoglie l’attenzione nazionale dagli altri sport, come la pallavolo. Valentina Diouf rappresenta una delle grandi speranze del volley italiano, soprattutto dopo averla vista nelle performance di questo mondiale, inclusa la sconfitta del Forum di Assago. Possiamo dire che la sua carriera si presenta ancora lunga e che fa ben intuire dei futuri risultati pari a quelli conseguiti finora.