Nella fiction Che Dio ci aiuti 3 in onda su Rai1 ogni giovedì sera interpreta Margherita, vedova di Emilio (Ludovico Fremont), ma nella vita reale Sofia Panizzi ha un fidanzato vivo e vegeto e che lotta insieme a noi. Questo bel biondino che l’attrice bacia su Instagram dedicandogli una frase tratta dal musical Le miserables è pressochè sconosciuto al mondo dello spettacolo ed evidentemente non ha nulla a che vedere con la televisione. “Belli”; “Che belli che siete”, scrivono in massa i fan della fiction a lunga serialità dell’ammiraglia Rai e i follower della giovanissima attrice. A proposito, c’è anche chi le chiede: “Ma quanti anni hai Sofia?”.
Grande successo per Che Dio Ci aiuti 3. La quinta puntata ha visto l’entrata in scena di new entry che sono state molto apprezzate dal pubblico: si tratta di Riccardo Alemanni e Andres Gil. Il primo si è fatto conoscere per aver interpretato Tommy Martini nell’ultima stagione di Un medico in famiglia, in cui era il figlio del nuovo dottor Martino (Flavio Parenti). Mentre Andres Gil che interpreta il dottor Romero è noto al pubblico per la serie spagnola Il mondo di Patty e per aver partecipato a due reality in Italia: Ballando con le stelle e Pechino Express. Clicca qui per vedereuna foto dei due attori.
Ieri è andata in onda una nuova puntata della terza stagione di Che Dio ci aiuti, e insieme a tutti i fan e gli appassionati, a rispondere a tutte le richieste e le domande sui vari social network c’era Andrés Gil, che veste i panni del dottor Carlo Romero. Dopo la puntata l’attore si è addormentato sulla sedia, come dimostra anche la foto pubblicata sull’account ufficiale di Twitter, dove il programma ha anche ringraziato tutti i telespettatori per aver seguito la diretta. Ma i commenti non si sono certo fermati, infatti tutti coloro che sono riusciti a contattare Gil, hanno commentato ancora sotto la foto con un ultimo saluto al loro beniamino, alcuni scherzando e scrivendo “troppa fatica”, altri invece affermando che la sua compagnia è stata davvero preziosa. Clicca qui per vedere il tweet ufficiale della pagina di Che Dio ci aiuti sul social network.
Nel corso di un’ospitata a TvTalk, il contenitore del sabato pomeriggio che smonta la televisione commentando i fatti della settimana per quanto concerne il piccolo schermo, il regista Paolo Virzì definì le fiction di casa nostra “camomilla per anziani”, additando quei prodotti incentrati su preti, suore e biopic (biografie su personaggi famosi, quasi sempre santi e papi). Teoricamente Che Dio ci aiuti 3 dovrebbe rientrare in questa tipologia, ma va detto che gli sceneggiatori in questa stagione stanno facendo di tutto per renderla una fiction al passo con i tempi. Il tema del riconoscimento della paternità affrontato nel primo episodio non è forse un atto di originalità e coraggio, ma è da ammirare come la serie tv abbia voluto osare trattando il triste fenomeno di moda tra ragazzi di inviarsi foto a “luci rosse”. Trattato di striscio anche il bullismo, visto che il secondo atto ha portato al tentato suicidio della vittima. Insomma, si registra un miglioramento complessivo.
Questa vlta assegniamo la palma di personaggio migliore al piccolo Davide, la cui tenerezza e spontaneità costituiscono un ottimo motivo per guardare la fiction del giovedì sera di Rai1 (pensiamo per esempio al pubblico dei bambini per una volta; ai più grandicelli farebbe storcere il naso). Un bambino educato e rispettoso degli altri. Il Razzie della peggior performance va invece ex aequo a Nina, Alice e Azzurra: i personaggi giovani femminili sono scritti malissimo. Urgono correzioni.
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