Questa sera tra gli ospiti della puntata di Che fuori tempo che fa ci sarà anche il regista Gianni Di Gregorio. Nato a Roma il 19 febbraio 1949, fin da bambino manifesta un forte interesse nei confronti del cinema, che lo porterà ben presto a intraprendere la carriera scolastica presso l’Accademia di Arti Sceniche di Roma. Trascorre gran parte del suo tempo libero nelle sale cinematografiche della sua città, dove assiste alla visione di parecchi film e, dopo gli studi al Liceo Classico, intraprende la carriera universitaria presso la facoltà di Lettere moderne, senza, tuttavia, conseguire la laurea.



a questo punto che Di Gregorio decide di iniziare gli studi in ambito teatrale e cinematografico e, dopo essersi diplomato in Regia e Recitazione presso l’Accademia di Arti Sceniche diretta da Alessandro Fersen, lavora per il Laboratorio di ricerca sperimentale di quest’ultimo. Successivamente, abbandona la strada del teatro per dedicarsi interamente al cinema e la sua carriera inizia attraverso molte collaborazioni con i registi Felice Farina e Marco Colli. Per Farina scrive la sceneggiatura di “Sembra morto…ma è solo svenuto”, e quella per Marco Colli del film “Giovani senza pensieri”. In seguito, collabora con Matteo Garrone, divenendo suo aiuto regista per i lungometraggi “Ospiti”, “Estate romana”, “L’imbalsamatore” e “Primo amore”.



Nel 2008 debutta in regia con il suo primo film, “Pranzo di Ferragosto”, grazie al quale si aggiudica i premi David di Donatello e Nastro d’Argento come miglior regista esordiente. Il film racconta di un uomo, Gianni, figlio unico, che deve prendersi cura e assistere la madre, vedova e anziana. Per far fronte alle numerose esigenze economiche e al pagamento di alcuni debiti, l’uomo si ritrova a ospitare in casa sua altre vecchiette bisognose, offrendo loro cure e attenzioni in cambio di denaro. Il film è ispirato a vicende realmente vissute da Di Gregorio e, dopo la sua uscita, è stato accolto molto positivamente da pubblico e critica, tant’è vero che il regista è stato paragonato a figure quali Eduardo De Filippo, Nanni Loy e Luciano Emmer.



Sempre nello stesso anno, prende parte, insieme a Maurizio Braucci, Matteo Garrone, Roberto Saviano, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, alla sceneggiatura del film Gomorra, diretto da Matteo Garrone. Nel 2011, invece, si dedica nuovamente alla regia con il film “Gianni e le donne”. La pellicola viene presentata al Festival internazionale del cinema di Berlino e riceve due nomination al David di Donatello, nelle categorie miglior produttore e miglior attrice non protagonista e una nomination al Nastro d’Argento nella categoria miglior commedia. Recentemente il regista romano è stato al centro dell’attenzione mediatica e pubblica per il suo terzo film, “Buoni a nulla”, arrivato nelle sale italiane giovedì scorso.