CLICCA QUI PER LE ANTICIPAZIONI DI SQUADRA ANTIMAFIA 6 – Questa sera su Canale 5 andrà in onda l’ottava puntata di Squadra Antimafia 6. Lo scontro tra Calcaterra e Crisalide entrerà sempre più nel vivo. L’abbiamo capito anche per l’ordine che il “Grande Vecchio”, il leader di questa organizzazione segreta, ha dato a De Silva. Abbiamo raggiunto Paolo Graziosi, l’attore che interpreta il capo di Crisalide. Alle spalle ha una lunga carriera teatrale e cinematografica, ma è un po’ disilluso su quanto il mondo dello spettacolo possa offrire oggi, in un Paese, dice, che è allo sfascio per tanti motivi. «Cosa direi a un giovane che oggi vuole intraprendere questo mestiere? Lo sconsiglierei vivamente». Nonostante questo Graziosi è attivissimo su tanti fronti: cinema, teatro, televisione, segno di una passione per il mestiere dell’attore che comunque non scema. Il “Grande Vecchio” di Squadra antimafia 6 si racconta a ruota libera in questa intervista.



Graziosi, nonostante la sua lunga carriera lei è attivissimo su tanti fronti, il teatro in particolare…

Devo dire che sono sorpreso di come il popolo della Rete si interessi a uno spettacolo come “Edipo in compagnia” che mi vede impegnato in questo periodo. Si tratta di un soggetto scritto da Alberto Bassetti su di me ed Elisabetta Arosio, che siamo i due attori in scena.



Ce lo descrive in breve?

Abbiamo proceduto sulla base di una prima proposta fattaci da Alberto, poi abbiamo fatto un lavoro di ampliamento di quelle che erano le proposte iniziali, c’è stata una sorta di compartecipazione, anche se la scrittura è tutta di Bassetti. È una rivisitazione molto leggera e ironica del mito di Edipo senza toccare Freud e lo ripercorre in una ambiguità fra teatro e personaggio con situazioni buffe e ironiche, perché i due attori in scena sono sempre in bilico tra i personaggi e il loro essere attori.

Lo spettacolo fino a quando sarà in scena?

Dal 30 ottobre al 2 di novembre saremo al Tor Bella Monaca, e il 5 e il 6 dicembre a Spinaceto, dove ci esibiremo per gli studenti delle scuole. È uno spettacolo abbastanza complesso che rivista tutto il mito di Edipo e lo sperimenteremo anche per i ragazzi.



In questi giorni possiamo vederla anche al cinema con Il giovane favoloso, in cui interpreta il marchese Antici, zio di Giacomo Leopardi. Com’è stato recitare in questo film?

L’ho appena visto e l’ho trovato piuttosto bello. Era un soggetto molto difficile e azzardato, si tocca un tema su cui si è posata molta polvere scolastica e invece viene fuori un personaggio molto interessante grazie a Elio Germano, che è straordinario. Una situazione storico-culturale estremamente nuova ed emozionante. Mi ha fatto molto piacere avervi preso parte. C’è un cast straordinario, tutti italiani, a parte l’attrice francese Anna Mouglalis, che è doppiata tra l’altro da mia figlia, Viola Graziosi.

E poi stasera la ritroviamo in televisione, lei è il Grande Vecchio di Squadra antimafia 6…

Sì, questa fiction mi ha dato una popolarità assolutamente inimmaginabile. Confesso che conoscevo poco la serie, ma adesso tutti mi riconoscono, mi fermano per strada, mi fanno domande, mi chiedono come va a finire.

Le è piaciuto dare il volto al Grande Vecchio?

Mi sono molto divertito. È il capo di questa organizzazione che si chiama Crisalide, un’organizzazione che fa il bello e il cattivo tempo, almeno in questa fase della fiction. Diciamo che io sono specializzato in questo tipo di ruoli, faccio sempre la parte del cattivo.

Con lei nel cast altri attori dalla navigata esperienza teatrale come Paolo Pierobon…

Sì, lo conoscevo dal mondo del teatro, è molto bravo. E poi c’è il famoso Marco Bocci, la star della serie per cui impazziscono le ragazzine e le donne italiane. Ci sono elementi di attrazione che sono abbastanza rari nel campo della fiction televisiva.

La vedremo anche in Squadra antimafia 7?

In realtà non ne ho idea, anche perché il mio personaggio è destinato a morire in questa serie.

Cosa direbbe a un giovane che vuole intraprendere la carriera dell’attore?

Lo sconsiglierei vivamente, sta diventando sempre più difficile in una situazione come sappiamo talmente disastrosa di questo Paese in questo momento. È chiaro che ci vuole una determinazione, una passione e una capacità di sopportare qualsiasi cosa.

In che senso?

Nel senso della vita che a un attore può capitare di sopportare. Le faccio un esempio: l’altra sera ero in scena in teatro a Roma, poi ho dovuto prendere un treno notturno e correre a Monza dove sto girando le scene di un film a cui prendo parte. Poi sono dovuto tornare di corsa a Roma perché ero ancora in scena e per alcuni giorni ho dovuto fare questo avanti e indietro.

Che film sta girando?

È un film di Matteo Rovere sul mondo delle corse automobilistiche, non la Formula 1, ma comunque bolidi che vanno a trecento all’ora. Il protagonista è Stefano Accorsi, io faccio la parte di un anziano meccanico di famiglia. Abbiamo girato in molti circuiti di tutta Italia, da Imola a Vallelunga. È una pellicola interessante e nuova, la storia di due fratelli rimasti orfani, lui è un tossicodipendente e lei una ragazza di 18 anni che decide di diventare pilota e prendere il posto del padre, il quale muore a inizio film.