La puntata di martedì 28 ottobre 2014 del programma di Rai Uno Storie Vere, condotto da Eleonora Daniele, ha dedicato ampio spazio alla vicenda della morte di Elena Ceste con linviata Noemi Romeo che è in collegamento con la casa del marito Michele a Costigliole dAsti. In studio sono presenti la criminologa Roberta Bruzzone, lo scrittore e giornalista Massimo Lugli e lex fidanzato di Elena Ceste, Paolo. Le novità delle giornata riguardano i tentativi da parte degli inquirenti nel capire come sia morta Elena Ceste e soprattutto come sia stato possibile nonostante la presenza di circa ottanta uomini che hanno battuto le zone vicine alla casa di Elena nellimmediato post sparizione, non sia stato ritrovato il corpo. Questo dovrebbe portare alla tesi di un possibile occultamento del cadavere. Viene mandato in onda un servizio nei quali i cittadini di Costigliole sottolineano il proprio sgomento per quanto accaduto alla povera Elena, sottolineando come la sua fosse una famiglia per bene. In studio parla lex fidanzato della donna quando erano ancora dei ragazzi, raccontando di come Elena fosse molto dolce, che lui non creda assolutamente allipotesi del suicidio, di come insieme a Morena Deidda abbia costituito un comitato Insieme per Elena che inizialmente è stato molto criticato mentre nelle ultime ore ha superato la quota di 400 iscritti. Lo stesso Paolo sottolinea come non abbia mai conosciuto Michele. Dallinviata arriva la notizia che Michele sia appena rientrato a casa in macchina con al fianco il fratello e che è apparso abbastanza dimagrito. Linviata inoltre sottolinea il fatto di aver parlato con i legali che oltre a sottolineare come la posizione del proprio assistito è di assoluta di tranquillità ed inoltre cè un invito nellabbassare i toni in quanto la famiglia di Michele sta attraversando un periodo molto complesso. Sia la Bruzzone che lo stesso Lugli seppure siano certi che la morte della donna non possa essere stata di natura accidentale, sottolineano che per lo stato dei resti di Elena dalle analisi del dna e quantaltro non sarà possibile riuscire ad ottenere alcuna informazione su come siano andati i fatti. 



Si cambia argomento parlando della morte della piccola Fortuna Loffredo di sei anni avvenuta nel Parco Verde in un quartiere di Caivano nella provincia di Napoli. Con il giornalista de Il Mattino, Marco Di Caterina viene sottolineato come dallautopsia sia emerso che le violenze subite dalla bambina risalgono probabilmente a quando lei aveva tra i tre ed i quattro anni. Inoltre, viene sottolineato come le cimici inserite dalla polizia nel palazzo, a conferma di quanto sia complesso il quartiere, sono state distrutte dopo pochi minuti. Si parla con la presenza di due agenti della polizia ferroviaria dei casi sempre più frequenti di minorenni che scappano di casa. Nello specifico viene raccontato quello di un sedicenne andato via di casa da Foligno e rintracciato dagli agenti a bordo di un treno che sarebbe arrivato a Roma. Il ragazzo è stato riaffidato ai genitori. Si chiude con lintervento del signor Salvo che vuole fare un appello affinchè possano emergere informazioni sulla scomparsa di Michele Radicchi che lui ha conosciuto durante un periodo di degenza da parte del proprio padre. Peraltro sottolinea come con il ragazzo fosse nata una profonda amicizia ed il progetto di creare una casa di accoglienza per quanti avessero problemi di natura sociale e non solo.

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