UNA PALLOTTOLA NEL CUORE / Analisi prima puntata e news: Promossi a pieni voti Proietti e tutta la sua squadra (27 ottobre 2014)

Niente male questo primo episodio di Una pallottola nel cuore che si avvale dellinossidabile Gigi Proietti e di una squadra di attori che funziona. Decisamente affascinante vedere il noto mattatore romano nei panni di un esperto reporter di cronaca nera. Lidea che un giornalista possa aiutare un uomo comune a dimostrare la propria colpevolezza  restituisce unimmagine molto romantica di quello che Bruno definisce il mestiere più bello del mondo. La compostezza, il carisma e leleganza di Proietti sono certamente il valore aggiunto della fiction, alla quale si perdona anche una certa mancanza di realismo con la quale ritrae il mondo del giornalismo. Di tutti i ruoli interpretati da Proietti quello di Bruno è uno dei meno brillanti ma il suo talento lo fanno apparire come un personaggio più che interessante.  Il caso trattato nella prima puntata ha delle particolarità ma sono personaggi inquietanti come il mago interpretato del bravissimo Ernesto Mahieux. Brillante anche Francesca Inaudi che convince nel ruolo della tenera e inesperta Maddalena, in un conflitto in crescendo con la madre Paola. Non ha mai avuto un padre, crede di odiarlo e adesso siamo tutti curiosissimi di sapere come prenderà la verità e se Paola si convincerà a svelargliela. Dunque, una serie molto garbata che sembra aver fatto già breccia nel cuore dei telespettatori e che ha buone chance nella battaglia per gli ascolti. Come si può rinunciare a Gigi Proietti? Attori così non sono ancora rinati e vederlo in azione è una vera gioia per gli occhi e per il cuore. Quando poi è lasciato libero di improvvisare fa sfoggio della sua naturale simpatia. Belli anche i rimandi alla nostra infanzia con il giudice e la giornalista che un tempo furono sulla stessa rete maresciallo e brigadiere. Adoro tutti gli attori di Una pallottola nel cuore, lunedì appuntamento fisso, per dirla con le parole di qualche telespettatore su Twitter. Oltre a Proietti di questa miniserie colpisce il grande garbo con cui vengono affrontati i casi, i sentimenti delle persone coinvolte e, in particolar modo, le dinamiche della relazione padre/figlio/a. Pregevole anche la totale assenza di volgarità. Che altro dire? Promossi a pieni voti Proietti e tutta la sua squadra.

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