Nella puntata di martedì 7 ottobre 2014 del talk show diMartedì condotto da Giovanni Floris sono presenti in studio come ospiti di serata il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi, Guglielmo Epifani del Partito Democratico, il direttore del quotidiano La Stampa Mario Calabresi, Luciano Canfora, il rappresentante e portavoce di Forza Italia Giovanni Toti, Anna Ferrino imprenditrice mentre in collegamento è prevista la presenza del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Per la sua consueta copertina (clicca qui per il video) Maurizio Crozza si è presentato fingendo problemi di audio, ricordando quelli avuti durante lintervento di settimana scorsa. Siamo sync?, ha chiesto, prima di usare questo termine per fare una battuta: Chi non è troppo sync è Renzi con i sindacati. Riguardo lincontro tra lesecutivo e le Parti sociali di stamane ha ironizzato sui tanti temi affrontati in unora: Se avessero tirato fino alle 10 avrebbero potuto riscrivere una Costituzione. Non era un vertice Governo-Sindacati era più uno speed-date e così Crozza ha cominciato a immaginare le presentazioni tra i leader sindacali e i ministri. Quindi il comico genovese ha indossato i panni di Susanna Camusso e ha scherzato con Epifani, ex segretario generale della Cgil, rievocando i tempi che furono. Altro che autunno caldo, se non cera Guglielmo che mi prestava il poncho degli inti-illimani. Poi tolta la parrucca ha fatto alcune battute su un altro ospite di Floris, Giovanni Toti. In questa battaglia per larticolo 18 vo di Forza Italia siete fondamentali. A occhio avete la stessa importanza che ho io per il sinodo di Papa Francesco. Poi ha cominciato a prendere in giro Berlusconi: Segue la strategia di Mina, sparisce sperando che la gente voglia rivederlo. Poi è passato a sinistra, parlando dei malumori allinterno del Partito democratico: Nella minoranza del Pd cè un mal di pancia così forte che Civati e Cuperlo lo stipendio se lo bruciano in Enterogermina. Quindi imitando Bersani ha detto: Ormai ha più tessere Sky del Pd, tra laltro Sky ha anche più contenuti. Per concludere, Crozza ha vestito i panni di Renzi, che presentava la sua legge delega in bianco: Dicono che presento un testo che non è chiaro. Come non è chiaro? Più bianco di così!, ha detto esibendo un foglio di carta intonso. Poi unultima battuta con la voce del Premier: Non esistono leggi impossibili, esistono sindacati sbagliati, ma con Io presto sono tutti a 90. 



La puntata è anche incentrata sullincontro e quindi sulla riforma del lavoro e viene introdotta con un servizio nel quale si parla dei possibili cambiamenti che potrebbero riguardare il TFR (Trattamento Fine Rapporto). Gozi sottolinea quello che sta avvenendo rimarcando come si debba lavorare per aumentare il potere dacquisto dei salari e quindi rimettere in moto il consumo. Sul TFR Epifani pone il quesito relativo al fatto che lanticipo sia o meno a costo zero anche se poi rimarca che qualora nellIsee dove essere inserito anche il TFR questo comporterebbe un aumento e di conseguenza maggiori tasse per i cittadini. Toti invece evidenzia una posizione piuttosto critica nei confronti delloperato del Governo Renzi sottolineando come i famosi 80 euro stiano per essere restituiti dagli italiani sotto forma di Tasi mentre sul TFR fa notare come siano già soldi che appartengono ai lavoratori. Viene mostrato un cartello nel quale viene chiarito che con leventuale anticipo del TFR lo Stato andrebbe ad incassare nellimmediato le entrate fiscali attese alla pensione del lavoratore per uno gettito stimato che potrebbe variare tra 1,7 miliardi di euro e 5,6 miliardi di euro. Prendendo spunto da tale cartello ribadisce il concetto già espresso in precedenza sottolineando come dalloperazione ci andrebbe a guadagnare solo il Fisco mentre Gozi replica in maniera secca ricordando come lattuale esecutivo a differenza da quello capeggiato da Berlusconi abbia diminuito le tasse. Poi aggiunge rimarcando come in effetti per le piccole e medie imprese non cambi nulla mentre i lavoratori si perché gli verrebbe permesso di fare quello che vogliono, cosa che attualmente non succede. Canfora invece ci tiene a sottolineare come il grande merito di Renzi sia soprattutto sotto il profilo comunicativo in quanto ha la capacità di far passare per molti attraenti cose che in realtà non solo ricordando a tal proposito come gli 80 euro siano stati unoperazione di natura fiscale. Canfora attacca Renzi parlando ormai di unico partito tra il Pd e Forza Italia. Pronta la replica di Gozi mentre Toti ci tiene a far notare come Forza Italia si accinga a votare contro la riforma del lavoro. Spazio a una lunga intervista realizzata al Presidente di Confindustria Squinzi nel corso della quale rimarca come siano necessari ulteriori 10 miliardi per rendere duraturi gli 80 euro al mese e come sia assolutamente indispensabile lavorare per invertire il trend che ha visto lItalia perdere dal 2007 ad oggi qualcosa come il 9% del proprio pil. Su Renzi, Squinzi ha un giudizio piuttosto positivo sottolineando come tutte le analisi effettuate per risolvere i problemi del Paese anche se adesso sottolinea come sia necessario concretizzare il tutto. Una battuta viene data anche a tema calcistico sulle polemiche del post gara Juventus-Roma con Squinzi che fa presente come il proprio interesse sia rivolto al Sassuolo che sta attraversando una fase non tanto semplice.



Un cartello presenta la cosiddetta forbice degli stipendi ossia la grande differenza che cè tra un top manager ed un semplice rispetto a un lavoratore. Calabresi sottolinea come alcuni stipendi soprattutto nel settore pubblico siano effettivamente spropositati e fa notare come il pessimismo sia talmente diffuso che nessuno abbia mai pensato in questo periodo di riequilibrare aumentando progressivamente gli introiti dei lavoratori piuttosto che abbassare quello dei manager. Inoltre, il direttore sottolinea come in questo momento la differenza non possa essere fatta dagli stipendi bensì dalle scelte politiche. La Ferrino rimarca come sia necessaria un progetto a lunga gettata che possa invertire un trend focalizzandosi su una visione dinsieme del sistema Italia. 



il momento dei sondaggi di Pagnoncelli dai quali si evince come gli italiani vorrebbe aumentare il potere dacquisto dei propri stipendi principalmente abbassando il livello di tassazione. Inoltre, gli italiani sono ancora concordi nel ritenere che Renzi stia facendo bene e che non sia plausibile pensare ad unalternativa al suo Governo. In studio si parla ancora di Jobs Act con Canfora che riporta le parole che avrebbe detto Verdini secondo le quali potrebbe essere fatto il favore a Renzi di non far presentare tutti i deputati e senatori di Forza Italia per consentirgli di far passare la riforma. Illazione che viene nuovamente smentita da Giovanni Toti che sottolinea come Forza Italia sia contraria alla riforma. Gozi fa notare come la legge delega farà diminuire i lavoratori precari ma allo stesso tempo è conscio che i posti di lavoro non si possano creare con le leggi bensì con degli investimenti.

Nellultimo segmento della trasmissione arriva in studio lambasciatore inglese a Roma, Prentice, che sottolinea come le riforme di Renzi trovino lappoggio di Londra e come per attirare nuovi investimenti in Italia occorra snellire la burocrazia. In studio anche il giovane imprenditore Marietti che sottolinea come la propria idea imprenditoriale non labbia potuta realizzare in Italia e per questo è andato allestero.

Tra i temi centrali della puntata di questa sera diMartedì, il talks how di Giovanni Floris, c’è lidea di anticipare il TFR in busta paga. Sulla pagina Facebook del programma gli utenti non sembrano condividere questa ipotesi: qualcuno sostiene che sia tutto finalizzato a rimpinguare le tasche dello Stato e scrive “non c’è ne è più per nessuno… solo la casta vive alle nostre spalle”.

Tra gli ospiti di questa sera di Giovanni Floris a diMartedì ci sarà anche Christopher Prentice, ambasciatore britannico in Italia e San Marino. Prentice ha trascorso gran parte della sua carriera dedicandosi a questioni medio-orientali, con mandati in Kuwait e, in seguito, come Ambasciatore ad Amman e a Baghdad. In studio con Floris, l’ambasciatore parlerà di Unione Europea, crescita e lavoro.

La prima serata odierna di La7 è dedicata allapprofondimento politico ed economico di diMartedì, il nuovo talk show condotto da Giovanni Floris sullemittente di Urbano Cairo. Lappuntamento, che sarà aperto dalla copertina satirica di Maurizio Crozza, dedicherà ampio spazio allanalisi dei provvedimenti economici del governo, che fra pochi giorni presenterà la Legge di Stabilità. Nella mattinata di oggi Matteo Renzi, e una delegazione del governo, ha incontrato i sindacati per mediare e trovare un compromesso in materia di lavoro e, soprattutto, di Articolo 18. Tra le misure al vaglio dellesecutivo, lidea di anticipare il TFR (acronimo che sta per Trattamento di fine rapporto) in busta paga per arricchire le tasche dei lavoratori, stretti dalla morse della crisi. una soluzione percorribile e conveniente? Sarà questo linterrogativo che darà il là alla discussione in studio che vede come ospiti Sandro Gozi (Pd), sottosegretario agli Affari Europei; Guglielmo Epifani, ex segretario del Partito Democratico e della Cgil; Mario Calabresi, direttore de La Stampa, il forzista Giovanni Toti, lo storico Luciano Canfora, limprenditrice Anna Ferrino Christopher Prentice, ambasciatore inglese a Roma. Infine ecco la finestra sui sondaggi con Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos.