Cosa cè di vero nelle notizie circolate questa settimana, a riguardo del tentativo di intraprendere un viaggio su Marte entro pochi anni? Stiamo parlando di fantascienza? E in caso contrario, di chi è lidea? Ci sarà mica di mezzo la solita Nasa che, avendo sentito profumo di rilancio della propria immagine un po stralunata, ha voluto ficcare il naso in questa impresa al limite dellimprobabile? Niente affatto. Le notizie indicherebbero una fondazione americana, la Inspiration Mars Foundation, facente capo al miliardario Dennis Tito, come titolare dellazzardato, ma affascinante, progetto.

Peraltro, questo signore, sconosciuto ai più, classe 1940, imprenditore e astronauta statunitense, è diventato celebre come primo turista spaziale. Infatti, il 28 aprile 2001, Tito si è unito alla Soyuz TM-32 restando per 7 giorni, 22 ore e 4 minuti in orbita. Per il suo viaggio, si noti bene, avrebbe pagato una cifra intorno ai 20 milioni di dollari, vale a dire quasi 16 milioni di euro! I dettagli sulla missione marziana dovrebbero essere svelati in una conferenza stampa il prossimo 27 febbraio e in un convegno sullaerospazio nel Montana (Usa), il 3 marzo 2015. Ma lamericano NewSpace Journal, che ha ottenuto una copia dellintervento che il miliardario si appresta a tenere, ha anticipato alcuni dettagli interessanti.

Il viaggio, della durata di 501 giorni, dovrebbe partire a gennaio 2018 e coinvolgere due astronauti, che viaggeranno a bordo di una versione modificata della navicella Dragon della SpaceX lanciata da un razzo Falcon Heavy. Questi i dettagli tecnici, che a noi, poveri terrestri e poveri in canna, interessano molto, ma molto relativamente! Ben altre domande ci sfrucugliano nelle nostre limitate menti di attendenti, cioè di coloro che attendono lo stipendio al 28 di ogni mese, con il quale non arriviamo, non diciamo su Marte, e nemmeno sulla Luna, perché al massimo possiamo arrivare al 20 del mese successivo.

Ebbene, tramite il nostro autorevole amico, il mitico Zinga (per chi non ha confidenza con questi nostri pensieri in libertà, si tratta dello Zingarelli, un vocabolario universale, che i pianeti li conosce a menadito e le stelle le ha fatte vedere a molti di noi, cadendo rovinosamente al suolo, di spigolo, sul callo di qualche dito del piede), siamo riusciti a metterci in contatto con mister Dennis Tito, che gentilmente ci ha rilasciato questa breve intervista, nel suo preciso e nel contempo creativo italiano.

Signor Tito, possiamo chiamarla Dennis, ci viene più facile

Oh my friends, è sempre piascere conoscere gente chi vive da altra parte del mondo ed è very interesting al mio project. So, se avete any questions, fate pure, Im ready!

Dennis, ma perché proprio Marte?

Well, ringrazio così spiego. Mie origini sono italians, miei come dite voi grandparents? ah sì, nonni, erano di Martone, little country vicino a Reggio of Calabria. My nonno, poi, era il very famous Tito Stagno, lanchorman della mission Apollo 11, quella che portò i primi men on the moon (uomini sulla luna). Io cho lo space in my blood e Marte ce lho in testa come un martello!!! Ah, ah, ah!!! (ride divertito della sua battuta).

Sappiamo che il giorno scelto da lei per la partenza dovrebbe essere il 24 gennaio 2018. Ma cè un motivo per cui ha scelto questa data precisa?

Well, dovevo cominciare mio space travel il giorno prima. But there is an old adage (cè un vecchio detto) in Italy che dice: Né di venere né di marte non ci sposa e non si parte. So, 24 gennaio è wednesday, come dite, voi? Mercoledì Ok, the day is right! (Ok, il giorno è giusto!)

Cinquecento giorni di viaggio, non pensa di annoiarsi, soli nello spazio, lei e laltro astronauta che laccompagnerà in questa avventura?

Ehi, men, I’m not a stupid! Chi ha parlato di portare astronauta? Tanto is a computer a guidare mia astronave. I will be doing not bother (non mi annoierò), se with me ci sarà mia cara amica Martha Hammer (che in inglese vuol pur sempre dire “martello”), miss Malibù wet t-shirt (Maglietta bagnata a Malibù). I think that il viaggio sarà very very attractive!

 

Cosa pensa di fare, una volta arrivato su Marte?

After breakfast (dopo colazione), un po’ di Martians’ hunter (caccia ai marziani); at noon (a mezzogiorno), a sandwich e… come dite voi in Italy? ‘a pennicaIn the afternoon, I will start painting (mi metterò a dipingere), because… c’è an other old italian adage (c’è un altro vecchio proverbio italiano) che dice: “Impara l’arte e mettila su Marte!” Ah, ah ah! (si diverte sempre molto alle sue presunte battute). La sera? In front of the fireplace (davanti al caminetto) leggendo un bel book di Karl Mars, il massimo studioso di marsismo, la scienza che si occupa di Marte e di cose marziane. E by nightMarthaaa, come on baby!!! Ah, ah, ah! Will be fantastic!

 

Ma l’imprenditore Dennis Tito che ci va a fare su Marte?

Per creare imprese, catering factories (aziende di ristorazione)! Già in 2020 aprirò mia first company (prima azienda) per portare merendine Mars in tutto il pianeta. In 2021, I will produce a first kind of martian bread(il primo tipo di pane marziano): il marzapane! Ah, ah, ah, that’s ingenious idea! And then the bread (e dopo il pane), even the salame: lo chiamerò Mars-salaam! Ah, ah, ah! Very beautiful! E in 2024 – last, but not least– sarà hour di happy hour con un bel glass (bicchiere) di vino Mars-alato! Cin-cin!

 

Sono in tanti a voler andare per primi su Marte, non teme la concorrenza? C’è qualcuno che potrebbe sbarcare sul Pianeta rosso prima di lei?

Are you crazy? Gli australiani? But what they can do con il progetto “Mars-upio”? Un’astronave con a bump(una protuberanza) in cui put inside (mettere dentro) astronauti, equipaggiamento scientifico e viveri? Queikangaroos very scoundrels (canguri da strapazzo) faranno al massimo quattro salti nello spazio e poi, come back, babies, with their tail into their legs (tutti a casa, ragazzi, con la coda tra le gambe). Oppure i tedeschi che vogliono marciare a passo d’oca su Marte con il programma “Avanti Mars!”? According to my calculations(in base ai miei calcoli), i primi astronauti tedeschi dovrebbero toccare il suolo marziano only nel 3022.

 

Un’ultima domanda. In viaggio, lungo e rischioso, c’è il forte rischio di un guasto irreparabile; una volta sbarcato su Marte il clima è inospitale, l’aria è irrespirabile, l’acqua è solo solida, le temperature scendono fino a -100 gradi, si può facilmente essere colpiti da asteroidi e altri corpi celesti. Che cosa ribatte?

Elementary, Watson. Come diceva già my nonno Tito Stagno: li Martacci tua!