Stasera in tv su Rete 4 troviamo il film Il mio nome è nessuno. Sulle note della colonna sonora di Ennio Morricone, Terence Hill si scontrerà con diversi personaggi a suon di scazzottate. La pellicola narra appunto le vicende di Nessuno, interpretato da Terence Hill, che ama vivere vagabondando per le terre del West. 



Questa sera su Ret4 va in onda “Il mio nome è Nessuno“, film diretto da Tonino Valerii nel 1973, ideato e prodotto da Sergio Leone. Il film è diventato nel tempo un  cult e uno dei migliori esempi di western all’italiana. Da segnalare la colonna sonora, che vede il contributo di Ennio Morricone, che l’ha curata assieme a molti dei suoi collaboratori abituali. Pur non rappresentando il seguito di alcun film diretto negli anni precedenti, “Il mio nome è Nessuno” presenta una sorta di continuità con alcune delle celebri pellicole girate dallo stesso Leone in quegli anni, come “C’era una volta il west”. La presenza nel film di Terence Hill, invece, permette di mostrare all’interno della trama momenti decisamente ironici, evidenziati dalle risse esagerate e da diverse scazzottate, che hanno caratterizzato anche gli altri film interpretati pochi anni prima dallo stesso Hill come, ad esempio, “Lo chiamavano trinità” del 1970.La storia del lungometraggio prende in esame il periodo romantico del Selvaggio West, ossia la fine dell’Ottocento. Narra le vicende di un giovane vagabondo che si fa chiamare “Nessuno” (Terence Hill), che ama vivere senza pensieri vagando per le terre del West. Un giorno Nessuno incontra casualmente il cacciatore di taglie Jack Beauregard (Henry Fonda) che, ormai avanti con l’età, ha come unico pensiero quello di andare a rifugiarsi in Europa per potersi finalmente riposare e godere degli ultimi anni della sua vita, stanco dal lavoro duro che è sempre stato costretto a portare avanti in un mondo senza alcuna legge. A Nessuno non par vero di trovarsi davanti un personaggio leggendario, uno degli idoli della sua gioventù, le cui imprese sono impresse nella mente del ragazzo. In realtà il suo eroe è diventato un vecchio disilluso, che ha capito di essere giunto al termine della sua “carriera”. Nessuno, però, ha in mente di coinvolgere Jack in un’ultima impresa, che consiste nell’affrontare il mucchio selvaggio, costituito dalla carica di circa 150 cavalieri. Grazie a uno stratagemma, Nessuno riesce a convincere il riluttante pistolero ad entrare in azione e a sconfiggere gli avversari, sfruttando il fatto che questi ultimi sono soliti portare dei candelotti di dinamite all’interno delle selle dei cavalli. Dopo questa impresa, il pensiero di Nessuno diventa quello di organizzare un’uscita di scena per Jack che possa rimanere impressa nella storia del West e non solo; l’idea è quella di simulare la morte di Jack in un duello. Organizza, pertanto, al centro della città di New Orleans un duello tra lui e Beauregard, al termine del quale quest’ultimo muore (per finta), lasciando a Nessuno il compito di diventare il nuovo giustiziere. In questo modo Beauregard riesce a liberarsi del suo pesante ruolo e può imbarcarsi sul battello che deve trasferirlo in territorio europeo. Sul battello scrive un messaggio al suo allievo, nel quale ammette che l’era caratterizzata da duelli molto violenti è ormai terminata e che questa dovrà lasciare il posto ad una nuova epoca caratterizzata da una diversa morale.



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