Il colpo di scena che non ti aspetti, o quasi, è quello che andrà in onda questa la prossima settimana con la puntata numero 7 della prima stagione di Gotham. La serie tv americana targata Fox torna lunedì 17 Novembre con una nuova puntata in cui il colpo di scena finale lascerà tutti senza parole, di cosa o di chi stiamo parlando? Bè, il titolo la dice lunga visto che sarà “L’ombrello di Pinguino”. L’uomo si è presenterà in commissariato ma questo sarà solo uno stratagemma, così come la sua finta morte, studiato a tavolino tra lui e il suo vero capo che nel finale si rivelerà essere proprio Falcone. Lui è solo una talpa in casa Falcone? Così sembra e presto lo scopriremo. Nel prossimo episodio anche Gordon dovrà scendere a patti e affrontare le conseguenze della sua decisione di risparmiare la vita di Pinguino…
Questa sera, lunedì 10 novembre, alle 21.15 su Premium Action va in onda il quarto episodio della serie “Gotham“. Prima di scoprire le anticipazioni, rivediamo quanto successo settimana scorsa. Gotham deve fare i conti con un ennesimo caso di cronaca: Viper, una droga molto pericolosa, dilaga per le strade della città. Viper uccide chi la assume in pochi minuti. In questo breve lasso di tempo però accadono due cose alquanto strane. La prima è che si ha un estremo bisogno di latte, la seconda è che la propria forza fisica aumenta a dismisura, generando una vera e propria bomba pronta a esplodere. Dopo svariati casi registrati di morti dovute all’assunzione di Viper, Edward Nigma, esperto forense della polizia di Gotham, riesce a comprenderne il funzionamento. In pratica la questione del consumo di latte è dovuta al fatto che la droga consuma un quantitativo eccessivo di calcio presente nel corpo di chi la assume. Il consumo però va oltre ogni immaginazione, prosciugando ogni scorta, indebolendo le ossa al punto tale da rendere polvere. Maroni continua ad avere un rapporto d’affari con Oswald (Robin Lord Taylor), che decide di giocare a carte scoperte con lui, confidandogli la sua vera identità. Gli rivela inoltre tutto ciò che Gordon (Benjamin McKenzie) ha fatto per lui in questo tempo. Il pensiero fisso di Maroni però resta inevitabilmente la lotta senza quartiere al boss Falcone (John Doman), del quale intende rapinare il casinò. Intanto Gordon e Bullock (Donal Logue) sono alle prese col caso del viper, che dev’essere fermato a tutti i costi. Le indagini riescono a svelare alcuni dettagli sulla persona che lo spaccia, che presenta una chiara menomazione a un orecchio. A questo punto occorre scavare più a fondo e si arriva fino a un nome, quello di una ditta che lavora come succursale della Wayne Enterprise. La droga potrebbe provenire proprio dai suoi magazzini, e l’uomo sospettato d’esserne il responsabile è un tal Stan Potolsky. Questo però è soltanto l’inizio della lunga giornata di Gordon, che si ritrova poco dopo faccia a faccia con Maroni e Oswald, trascinato da uno degli uomini del boss, Frankie. Maroni gli chiede d’essere chiaro e sincero, rivelandogli tutto ciò che ha scoperto. Gordon inizia a parlare, dicendogli d’aver ormai capito che l’omicidio dei Wayne non è il frutto di una rapina terminata male, bensì un tassello fondamentale di una cospirazione, i cui fili sono tirati e gestiti unicamente dal boss Falcone. Inoltre conferma la versione di Oswald in merito al finto omicidio. In pratica Fish (Jada Pinkett Smith), come sappiamo, gli aveva chiesto, o meglio ordinato, di farlo fuori, avendo scoperto il suo doppio gioco, ma Gordon ha preferito tenerlo in vita, al fine di sfruttarlo in seguito, e così ha inscenato la sua morte. Gordon dice la verità e Maroni lo sa bene, così decide che questo colloquio può anche interrompersi, e lascia andare il poliziotto, che torna da Bullock e si rimette subito al lavoro. Le indagini proseguono e portano a un altro uomo, dal momento che Stan pare scomparso nel nulla. Si tratta di un suo amico, che rivela alcuni dettagli sul viper. Se è vero che ormai viene venduta in strada come una droga, di certo non è vero che sia nata per questo scopo. L’azienda produttrice aveva mire belliche in mente, quando il progetto ha avuto inizio, e dunque si mirava a potenziare lo stato fisico dei soldati americani in battaglia. Il vero obiettivo però era quello di raggiungere un nuovo stadio della droga, ovvero il Venom, creando così dei veri e propri supersoldati imbattibili, anche se tutto ha un proprio costo. Stan è sempre stato un uomo onesto, e sapeva che tutto ciò avrebbe potuto portare a risvolti drammatici. Portò i suoi dati fin dai Wayne, chiedendo loro di porre un freno definitivo al progetto.
I due filantropi capirono le sue ragioni, ma la loro morte scatenò l’anarchia nelle aziende sottostanti, sulle quali di certo il giovane Bruce (Robin Lord Taylor) non poteva mettere le mani. In pratica lo sviluppo proseguì sotto traccia, senza che nulla di ufficiale fosse registrato. La chiacchierata ha termine così, dal momento che l’uomo perde il controllo e si scaglia contro Bullock, che potrebbe avere la peggio se non fosse per il suo partner. Gordon infatti lo salva, sparando all’uomo. Si tratta di un solo cadavere, un numero decisamente ridotto rispetto a quanto vorrebbe realizzare Stan, che intende utilizzare il viper per sterminare una bella fetta della popolazione cittadina. Proprio per portare a termine tale scopo si presenta a una delle solite feste indette dalla Wayne Enterprise, alla quale c’è anche il piccolo Bruce. Gordon ha ormai tutte le carte scoperte dinanzi a sé e, potendo ricostruire ogni fatto, si precipita alla festa, dove salva la vita a tutti, e in primis a Bruce, col quale inizia ad avere un particolare rapporto. Stan si toglie la vita, ma solo dopo che Gordon lo ha costretto a ispirare del viper. Prima di poter morire per propria mano però decide di fare la cosa giusta, ovvero rivelare al poliziotto la sede di un magazzino dov’è stipato altro viper. Gordon si precipita ma lo trova vacante. Intanto il casinò di Falcone viene rapinato e questi sta per essere tradito da Fish.
Gotham, trama puntata 10 novembre 2014 – Un serial killer rapisce e uccide una ragazza della Gotham bene. Il caso presenta le stesse modalità di un altro risalente a dieci anni prima quando un killer, che si faceva chiamare lo “Spirito del Capro”, aveva rapito e ucciso tre rampolli dell’elite della città; il maniaco era stato poi ucciso da Bullock. I detective pensano a un emulatore, ma c’è un dettaglio che un emulatore non avrebbe mai potuto conoscere: un penny cucito sotto la nuca della vittima.