Tra gli ospiti della puntata di Che fuori tempo che fa in onda questa sera su Rai 3 ci sarà anche Vieri Razzini. Nato a Firenze nel 1940, è un giornalista, critico cinematografico, sceneggiatore, soggettista, produttore cinematografico, scrittore e traduttore. La sua lunga esperienza nel mondo del cinema e dello spettacolo lo ha portato a curare, per molto tempo, la parte cinematografica del canale televisivo Rai 3. La sua carriera cinematografica lo ha visto attivo anche nel ruolo di attore, con la partecipazione al film La Riffa del 1991, per la regia di Francesco Laudadio.



Grazie alla collaborazione con Cesare Petrillo, suo collega produttore, ha fondato la casa di produzione cinematografica Teodora Film. Proprio la Teodora Film ha lanciato sul grande schermo pellicole del calibro di Irina Palm di Sam Garbarski, Città Nuda di Constantine Giannaris, Lo sconosciuto del lago (L’Inconnu du lac) di Alain Guiraudie, Tutti per uno (Les mains en l’air) di Romain Goupil, Tomboy di Célina Sciamma, Il caso Kerenes (Pozitia Copilului) di Calin Peter Netzer, Home e Sister di Ursula Meier, Amour di Michael Haneke (vincitore della Palma d’oro 2012), In un mondo migliore (Hævnen) di Susanne Bier, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi e Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni.



Vieri Razzini si è sempre schierato in difesa del cinema (in particolar modo quello italiano) e contro la censura ideologica; è intervenuto, spesse volte, per esaltare le figure del grande cinema italiano, con attenzione e predilezione particolari sul personaggio di Pier Paolo Pasolini. Il produttore ha affermato che frequentemente, nell’ambito del cinema, la censura è stata applicata in maniera approssimativa ed erronea, tanto da vietare ai minori di 18 anni pellicole importanti come quelle di Pedro Almodóvar, Marco Ferreri e Derek Jarman, creando così una sorta di censura del pensiero. Nel pensiero di Razzini emerge l’intolleranza verso questo tipo di censura che, nonostante tutto, non intacca l’integrità di pellicole a elevato contenuto hard e di bassa fattura, il che contribuisce a formare una cultura del cinema basata su un gusto superficiale e commerciale. Per Razzini la grande diffusione dei contenuti espliciti di sesso, considerati progressisti e liberatori, è inversamente proporzionale alla censura della violenza, tema vissuto come un elemento imprigionante.



Vieri Razzini ha inoltre collaborato con la casa editrice Newton Compton Editori, traducendo in italiano il romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Infine, ha curato, per la collana Il piacere del cinema, grandi film scelti da Vieri Razzini, diversi titoli di film classici da proporre al pubblico.