Questa sera la trasmissione Che tempo che fa, in onda su Rai 3, vedrà la presenza di Amos Oz tra i suoi ospiti. Amos Oz (pseudonimo di Amos Klausner), nato a Gerusalemme il 4 maggio 1939, è uno scrittore e saggista israeliano. Malgrado i suoi genitori non fossero religiosi, lo scrittore ha frequentato la scuola religiosa di Tachkemoni, in quanto l’alternativa sarebbe stata la scuola socialista, vicina al movimento laburista, in forte contrasto con gli ideali politici della famiglia. Successivamente, ha continuato gli studi conseguendo la maturità alla scuola di Rehavia. In questo periodo accade nella famiglia di Amos, che ha appena 12 anni, un evento tragico, la scomparsa di sua madre, morta suicida.
Nonostante la contrarietà della famiglia, sostenitrice del Partito revisionista sionista, lo scrittore decide di prendere una posizione politica, aderendo al movimento del partito laburista. All’età di 15 anni, Amos parte alla volta del Kibbutz Hulda, una comunità collettiva sita nei pressi del Sefela, dove rimane per una trentina d’anni. Durante la permanenza, Amos svolge tutti i lavori utili alla comunità, si arruola nell’esercito e cambia il suo cognome in Oz, che in ebraico significa Forza. Intorno agli anni ’50 presta servizio nella fanteria Nahal, combattendo negli scontri tra Israele e Siria e, successivamente, continua l’impegno di difesa del territorio con la partecipazione alla Guerra dei sei giorni in Sinai e alla Guerra del Kippur nell’altopiano del Golan.
In seguito, continua il suo percorso di studi, iscrivendosi alla facoltà di letteratura e filosofia presso l’università ebraica di Gerusalemme. Durante questo periodo di formazione, Oz inizia la stesura dei suoi primi lavori; nel 1965 viene pubblicata la sua prima raccolta di racconti con il titolo La terra dello sciacallo, mentre, nel 1966 esce il suo primo romanzo, Altrove forse. I suoi lavori sono fonte di un elevato successo e lo scrittore si dedica quasi interamente a questa passione, che gli permette di vivere agiatamente.
In questo periodo si sposa con Nily e diventa padre per la prima volta con la nascita del figlio Daniel. A causa di un problema di salute del primogenito, Amos e la moglie si trasferiscono ben presto ad Arad, dove lui comincia a insegnare letteratura all’Università Ben Gurion, continuando il suo mestiere di scrittore.
La figura di Amos Oz è particolarmente influente nella cultura internazionale. I suoi scritti trattano temi forti e, spesso, rispecchiano l’identità del suo Paese durante gli anni travagliati e sofferti. La forte produttività che caratterizza Oz gli ha permesso di scrivere circa un libro ogni anno e gli ha aperto le porte del successo internazionale, con una serie di romanzi e saggi tradotti in diversi paesi. Inoltre, la figura letteraria dello scrittore è stata al centro dell’interesse didattico e si è discusso a lungo circa la possibilità di una sua candidatura per il Premio Nobel per la letteratura.
Amos Oz ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti durante la sua carriera, come il Premio Israele per la letteratura nel 1998 (uno dei premi più prestigiosi del Paese), il Premio Goethe alla carriera, assegnatogli a Francoforte nel 2005, il Premio Principe delle Asturie per la Letteratura nel 2007, il Premio Heinrich Heine di Düsseldorf nel 2008 e Premio Salone Internazionale del Libro nel 2010, attribuitogli da lettori ed editori tramite un sistema di voto elettronico.
Tra le opere principali di Oz vanno menzionate La scatola nera (1987), Conoscere una donna (1989), Fima (1991), Non dire notte (1994), Una pantera in cantina (1995), Lo stesso mare (1999), Una storia d’amore e di tenebra (2002), D’un tratto nel folto del bosco (2005), La vita fa rima con la morte (2008), Scene di vita nel villaggio (2010).