Domani mattina, martedì 25 novembre, alle 8.15 su Rete 4 va in onda una nuova puntata di Cuore ribelle. Prima di scoprire le anticipazioni, rivediamo quanto successo oggi. Sara (Marta Hazas) si è chiusa allinterno della stamperia insieme al Governatore Abel (Santiago Melendez) e con in mano una pistola lo tiene sotto tiro al fine di fargli confessare i presunti crimini di cui si sarebbe macchiato. In particolare la donna lo invita a dire la verità sul fatto di aver assoldato Melgar per seguire ed uccidere suo zio Richard ed inoltre di essere stato sempre lui questa volta ad uccidere con le proprie mani la defunta moglie Elvira (Marisol Membrillo). Abel si dimostra molto contrariato della cosa ed invitando la donna nel riporre la pistola, gli chiede con che diritti e su quali basi possa pensare sul proprio conto una cosa simile. Sara allora tira fuori il rapporto nel quale viene sottolineato come Abel stia stato visto in una taverna Melgar al quale avrebbe consegnato un elevato quantitativo di denaro. Abel dopo aver letto il rapporto, ammette di aver incontrato Melgar e di avergli dato del denaro ma allo stesso tempo rimarca come il vero motivo della cosa fosse ben altro ed aggiunge come inoltre Melgar sia praticamente sparito con il denaro senza portare al termine la cosa. Sara non sembra soddisfatta della giustificazione del Governatore che dal proprio canto si dice indignato delle sue accuse soprattutto per quanto concerne la morte della moglie. Sara controbatte facendo presente come sia risaputo in paese il cattivo rapporto matrimoniale esistente tra loro. La discussione fra i due viene interrotta dalle grida di Marcial (Marcial Alvarez) che notando la porta chiusa dallinterno e credendo in pericolo Sara, cerca in tutti i modi di entrare inducendo la stessa Sara ad aprire con Abel che lascia abbastanza stizzito il locale.
Nel frattempo le minacce di Alvaro (Ivan Hermes) sembrano aver sortito degli effetti nei braccianti che non palesano più alcun interesse nel partecipare allo sciopero nel timore di perdere il proprio posto di lavoro. Roberto (Isaak Ferriz) temendo che la protesta possa non godere del supporto necessario per portare a dei cambiamenti di natura sociale e nello specifico nella tutela dei bambini consentendo a loro di assicurare una istruzione e soltanto dopo di andare a lavorare, decide di prendersi carico della situazione e tenendo un vero e proprio comizio politico nel quale con parole molto profonde smuove lanimo dei braccianti che decidono di fare lo sciopero. Il tutto avviene sotto la sguardo interessato da parte di Martina (Laura Ramos) che si rende conto di come Roberto possa essere un uomo molto pericoloso per gli affari della tenuta Montoro. Intanto nel covo dei banditi, Chato (Alfonso Begara) è sempre più irrequieto in quanto vorrebbe liberare il prima possibile Carranza (Juan Gea) per riabbracciarlo dopo averlo creduto morto. Juan (Manuel Bandera) con grande difficoltà riesce a tenerlo a bada facendogli presente come sia opportuno attendere il momento propizio per mettere in atto il loro piano. Martina intanto sembra avere nuovamente il controllo di Alvaro che si lascia soggiogare dal fascino della donna che cerca di utilizzarlo per non farsi estromettere dalleredità dei Montoro. I due dopo aver fatto lamore rinchiusi nello studio della villa, parlano di alcune questione relative proprio agli affari della tenuta. Martina palesa le proprie perplessità mentre Alvaro le fa presente come Antonio Villa (Raul Tejon) non sia un problema in quanto lo terrà docchio costantemente. Martina tuttavia sottolinea di non essere preoccupata dallingresso nella famiglia di Antonio bensì da Roberto che dipinge come un possibile leader politico molto pericoloso. La donna riesce a sfruttare lo scontro che cè sempre stato tra Roberto ed Alvaro per acuire le divergenze tra questultimo e German (Pep Munnè) che nellultimo periodo ha sempre tessuto le lodi dello stesso Roberto.
Roberto intanto è in compagnia della propria madre Carmen (Pastora Vega) che prima palesa l’orgoglio per come il figlio sia riuscito a convincere le persone dell’importanza di lottare per i propri diritti e quindi si dimostra abbastanza preoccupata come lo stesso Roberto rimarchi di essersi convinto che lui possa essere adatto ad una carriera politica. Poi arriva suo fratello Juanito il quale prima si congratula con lui per l’ottimo di discorso per poi metterlo al corrente di come non possa prendere pare allo sciopero. Per Roberto questo non è un problema in quanto fa presente come ognuno sia libero di fare quello che meglio crede. Sara fa venire alla stamperia il capitano Olmedo (Eugenio Barona) per parlagli del banchetto in suo onore che le sta organizzando e di come sia da spunto per un articolo con il quale cogliere un obiettivo condiviso ossia quello del suo trasferimento a Madrid. L’uomo accetta persuaso che la donna lo faccia anche per dare una possibilità al proprio amato di prendere il posto dello stesso Olmedo. In realtà si tratta di un piano per fare in modo che ci siano meno guardie alla prigione per cui la banda abbia più chance per liberare Carranza.
Trama puntata 25 novembre 2014 – Antonio, su richiesta di Olmedo, fa scrivere da un tipografo un finto statuto della Mano Nera che contiene frasi piene di odio e risentimento verso i ricchi. Il capitano dichiara di averlo trovato nel luogo in cui è stata uccisa Elvira e incolpa così la Mano Nera per la sua morte e per l’aggressione di Eugenia. Nel frattempo, tutti i contadini partecipano allo sciopero, suscitando l’ira di Alvaro. Sara chiede a Juan di partecipare al banchetto in onore di Olmedo per aiutarla a tenerlo occupato mentre Chato e Marcial liberano Carranza. Inoltre, parla con il governatore Hermida per scusarsi di averlo accusato della morte della moglie e lui le racconta dei suoi rapporti con Richard.