Antonio Dalosio è fra i dieci pasticceri che parteciperanno al nuovo programma di Caterina Balivo Il più grande pasticcere in onda su Rai 2. Antonio nasce a Barletta il 26 ottobre del 1988 ed è un figlio d’arte, in quanto anche il padre lavora da sempre nell’ambito della pasticceria. Tuttavia, dopo aver iniziato a lavorare nell’attività di famiglia, Antonio capisce ben presto che quella realtà è troppo piccola per le sue ambizioni. Decide, così, nel 2006 di abbandonare la sua amata città – così tanto amata da farne protagonista del suo motto preferito, quel Barletta e avest ossia Barletta e basta che è diventato proprio la sua filosofia di vita – e di girare l’Italia e anche l’Europa per seguire corsi di formazione dei più grandi pasticceri mondiali.



E il sacrificio funziona se infatti in poco tempo diventa un esperto non solo nella realizzazione di torte ma anche e soprattutto nella lavorazione di uno zucchero speciale, l’isomalto, che plasma in decorazioni particolari che assomigliano a vere e proprie opere d’arte. E lo fa talmente tanto bene da guadagnarsi ben presto il soprannome di Isomà. La sua scuola formativa è Larte dolce di Rimini dove ha modo di approcciare Mario Morri – la figura più importante, dopo il padre, per la sua formazione professionale – che lo porta, dolce dopo dolce, a vincere le sue prime competizioni (si classifica per ben due volte primo al concorso LEraclio doro).



Ma il destino, si sa, è sempre beffardo e in agguato e infatti Antonio, a un passo dalla realizzazione del suo sogno di diventare uno dei migliori pasticceri d’Italia, subisce un grave infortunio al lavoro e si ustiona gravemente una mano proprio durante la lavorazione del suo amato zucchero. Questo incidente, che avrebbe potuto scalfire la volontà di chiunque, non abbatte però Antonio che porta avanti il suo progetto con costanza e tenacia fino ad arrivare a vincere nel 2011 il titolo di campione del mondo nella categoria juniores per la competizione a squadre nell’ambito del Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianale.



La realtà di oggi è la partecipazione a uno dei programmi più attesi della stagione, la vittoria in tantissime altre competizioni ufficiali mondiali e una pasticceria tutta sua che Antonio gestisce come pastry chef nella sua amatissima Barletta. Il locale di Antonio è – come tutto nella sua vita – una sfida in quanto si discosta dalla tradizione del Sud Italia e propone una sua personalissima rivisitazione del settore dolci e torte. In particolare, le sue paste monoporzione, sempre speciali nell’accostamento degli ingredienti, sono di circa 80 grammi contro i 200 della tradizione del luogo, e questo lo pone in una posizione molto diversa rispetto agli abituali consumi della popolazione locale. 

Il giovanissimo pastry chef pugliese non tralascia mai la qualità nel suo locale e nelle sue proposte culinarie: ogni prodotto è realizzato esclusivamente in giornata (fino a 40 torte monumentali ogni fine settimana) e ciò che avanza non viene sprecato ma viene dato in beneficenza per le mense dei poveri della città: quale migliore atto d’amore per i luoghi del suo cuore?