Lunedì 24 novembre è andata in onda su Rete 4 una nuova puntata di Quinta colonna, il programma di politica e attualità condotto da Paolo Del Debbio. Protagonista della prima parte della trasmissione è Matteo Salvini, segretario della Lega Nord che ha visto il suo partito riscuotere un notevole successo alle ultime elezioni regionali tenutesi in Emilia Romagna, testimoniato anche dall’elezione di nove consiglieri regionali. Salvini mostra subito di essere in disaccordo con le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, secondo il quale l’astensionismo che si è verificato in occasione delle ultime elezioni è un problema di secondaria importanza: il segretario della Lega, infatti, sottolinea il fatto che l’astensionismo rappresenta una sconfitta per tutti coloro che fanno politica, perché significa che la gente non ha più fiducia in coloro che dovrebbero rappresentarli. Paolo Del Debbio mostra poi un filmato risalente a ben vent’anni fa per ripercorrere la genesi del Salvini politico, a partire dal momento in cui, ancora giovane universitario appassionato di Che Guevara, militava tra i comunisti padani e, andando ancora più lontano, viene anche fatta vedere una foto di quand’era ragazzino e giocava come terzino destro nella Vercellese. Spunti, questi, per scoprire qualcosa in più del privato del segretario della Lega, che dice essere una persona profondamente timida ma capace di superare la propria timidezza in politica perché crede nelle battaglie che porta avanti. Poi, a dispetto dele voci che lo dipingono come “l’anti Renzi”, Paolo Del Debbio mette in risalto dei singolari punti di contatto con il premier, a partire dalle partecipazioni televisive in qualità di concorrente: infatti, non soltanto viene mostrato Matteo Renzi giovanissimo concorrente a La ruota della fortuna, ma anche un altrettanto giovane (e capellone) Salvini giocatore a Doppio slalom (programma degli anni Ottanta condotto da Corrado Tedeschi) e a Il pranzo è servito, allora condotto da Davide Mengacci. Matteo Salvini, che dichiara di dover sempre trovare qualcosa da fare, si emoziona parlando della propria famiglia e si mostra convinto del fatto che in politica sia fondamentale il contatto umano, per avere un approccio empatico con i problemi della gente. Dopo due video che ripercorrono rispettivamente le sue “Salvinate” e tutte le felpe e le magliette personalizzate sfoggiate nel corso degli anni, il conduttore ne approfitta per capire un po’ meglio il rapporto del politico con i comici, a partire da un filmato in cui Luciana Littizzetto parla di lui: Salvini dichiara di essere una persona fortemente autoironica, ma di non amare particolarmente l’ironia di “certa sinistra strapagata milioni di euro”. Il segretario della Lega mostra poi al pubblico quello che lui dice essere il suo “promemoria” da un paio di giorni a questa parte: un foglietto in cui un commerciante ambulante di Busseto elenca tutte le tasse a cui sono sottoposti i suoi guadagni, e partendo da qui, Salvini ribadisce il suo impegno ad abbassare tale tassazione.
Il conduttore lascia poi spazio all’inviato Roberto Poletti, che si trova in collegamento da Roma, e precisamente dal campo rom di via di Salone: qui ci sono tanti rom, ma anche diverse persone che da un po’ di tempo a questa parte si sono organizzate per formare delle ronde a garanzia della legalità, e anche qualche persona impegnata a favorire l’integrazione dei rom e la cooperazione. Khalid Chaouki, esponente del Partito Democratico, approfitta del momento per attaccare Salvini e i suoi compagni della Lega, che secondo lui non perdono occasione per associare tutta la comunità rom all’illegalità, mentre il giornalista Daniele Martinelli ridimensiona il successo elettorale della Lega e fa notare come invece soltanto il Movimento 5 Stelle abbia visto aumentare i propri voti, pur non avendo fatto l’exploit. Anna Ascani del Partito Democratico si dice preoccupata che il dopo elezioni dia l’occasione per il riprodursi del “teatrino della politica in cui tutti hanno vinto e nessuno ha perso”, e anche il giornalista Mario Giordano manifesta delle preoccupazioni circa il fatto che Matteo Renzi abbia definito secondario il problema dell’astensionismo, perché ciò significa non avere un’idea chiara della sfiducia che gli elettori hanno nei propri rappresentanti.
A seguire, un servizio di Valerio Minelli documenta i recenti sgombri avvenuti a Roma nel quartiere di Tor Sapienza, da dove alcuni migranti minorenni sono stati trasferiti nella zona dell’Infernetto, facendo ascoltare la voce di alcuni abitanti del quartiere, che non si spiegano perché gli immigrati siano stati sistemati proprio lì, in una zona già afflitta dal grave problema del dissesto idrogeologico. Dopo, Ignazio Abrignani di Forza Italia si lancia in un’analisi del successo elettorale di Salvini, che secondo lui ha raggiunto risultati notevoli grazie alla possibilità di fare campagna elettorale recandosi in giro per l’Italia e andando in televisione, al contrario del leader del suo partito, Silvio Berlusconi, al quale i guai giudiziari hanno precluso tali occasioni. Nausicaa Della Valle, in collegamento da Milano, dà voce ad alcuni abitanti che hanno vissuto, anche in maniera diretta, i sgomberi avvenuti qualche giorno fa nella zona del Giambellino, dove molte persone, inquilini e abusivi, sono state picchiate dalle forze dell’ordine, mentre dopo si ritorna a Roma per intervistare alcuni rom, che si difendono dalle accuse di illegalità lanciate da alcuni degli abitanti del quartiere. In finale di trasmissione interviene anche Maurizio Gasparri, che rispondendo alla domanda di Chaouki, che si chiede come preservare i minorenni dall’intraprendere la strada dell’illegalità, sottolinea la necessità di far rispettare l’obbligo scolastico anche ai componenti delle comunità rom.