Nella puntata di giovedì 27 novembre del talk show di La7, Announo, condotto da Giulia Innocenzi sono presenti in studio la Governatrice della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani del Partito Democratico e Marco Travaglio. La puntata si apre con il classico editoriale curato da Michele Santoro nel quale inizia mandando a quel paese tutti i partiti politici e i loro leader compreso Beppe Grillo con le sue ennesime epurazioni. Santoro poi si rivolge al popolo emiliano rimarcando come non sia servito a nulla non andare a votare anche perché il partito con cui sono più arrabbiati per quanto accaduto nelle scorse settimane ossia il Pd, alla fine vince lo stesso ed inoltre poi proprio da queste situazioni di indifferenza da parte del popolo nasce ad esempio il fascismo. Viene quindi mandato in onda un servizio che è stato girato nel paese dove è sindaco Alan Fabbri, ossia il candidato della Lega Nord alle scorse elezioni amministrative emiliane, ottenendo un buon riscontro di voti. Fabbri spiega questa involuzione in un ragione da sempre rossa, sottolinea come le nuove generazioni abbiano un maggior feeling verso un partito come la Lega. Si entra nella discussione con Travaglio che commenta i risultati elettorali parlando di grande sconfitta per Renzi perché ha perso 700 mila voti rispetto alle europee e che inoltre ha perso lo stesso Grillo. Travaglio poi analizza il momento del Movimento 5 Stelle, sottolineando come i vertici stiano commettendo errori in serie come il fatto di non permettere che i propri esponenti vadano in televisione ed inoltre nel non prendere atto di questa batosta tentando di fare un raffronto tra i risultati odierni e quelli di 5 anni prima, quando però di fatto il M5S non aveva ancora fatto presa sullelettorato italiano. Un paio di ragazze presenti nel pubblico che interagisce nella discussione fanno presente lincapacità del M5S sottolineando come si limiti solo alla protesta ed inoltre ci sono degli attacchi diretti a Marco Travaglio definito un affarista in quanto ha delle posizioni dettate dalla possibilità di trarne il maggior beneficio dal punto di vista economico. Quindi si parla della disfatta elettorale di Forza Italia, del fatto che ormai la distanza tra la politica e la gente sia aumentata a dismisura mentre per Travaglio sia chiaro che il forte dato di astensionismo in Emilia sia dovuto a tutte le ruberie che sono emerse nel corso delle ultime settimane. Tra i ragazzi che interagiscono nella discussioni ci sono posizioni molto differenti, palesando comunque come elemento comune il fatto che la politica abbia deluso i cittadini che in essa evidentemente non credono più. Travaglio torna ad attaccare Renzi perché non è stato capace nemmeno di fare la legge elettorale e quindi fa lo stesso con la Lega Nord definendolo un partito che finge di essere allopposizione. Travaglio ne ha anche per Debora Serracchiani che sta per entrare nel dibattito, sottolineando come labbia deluso profondamente in quanto sembra aver perso tutti quei valori che ha sempre evidenziato, diventando di fatto una sorta di guardaspalle di Renzi. 



Viene mandato in onda un servizio nel quale si vede la manifestazione di protesta del comitato per il diritto alla casa della città di Cosenza. Alcuni ragazzi vedendo le immagini dei soliti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, muovono delle critiche nei confronti della politica e delle istituzioni. La Serracchiani interviene sottolineando come occorra fare un distinguo ricordando la denuncia del Pd per quando successo nel caso Cucchi mentre sul risultato delle elezioni, sottolinea come sia necessario riflettere sull’enorme astensione non solo per le forze che sono uscite sconfitte dalla tornata ma anche per quelle che hanno vinto. La Serracchiani, a chi dice che il Governo non si sta occupando delle realtà produttive in crisi, risponde citando oltre 130 tavoli di lavoro, aggiungendo come le soluzioni siano in alcuni casi molto difficili per via del fatto che spesso alla crisi economica si sommi le riforme strutturali ancora da fare. Poi sulla vicenda dei candidati indagati in Emilia, lei dice che non li avrebbe inseriti nella lista. 



Nella parte finale della trasmissione si parla della insoddisfazione di alcuni giovani per il Jobs Act, per il dissesto idrogeologico in cui versano tantissime zone dell’Italia e per il quale non si riesce a mettere argine, con la Serracchiani che attacca i sindacati rei di non aver mai fatto nulla di concreto negli ultimi anni per venire in aiuto dei lavoratori. Prima delle vignette di Vauro, la Serracchiani fa presente come sia molto probabile che il Jobs Act possa entrare in vigore a partire dal prossimo mese di gennaio.

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