E’ prevista anche la partecipazione di Carlo De Benedetti, alla prossima puntata di Che tempo che fa. Un appuntamento molto interessante con uno dei maggiori imprenditori italiani, ormai sulla scena dagli anni ’70, quando ha iniziato la sua avventura mettendosi in mostra per idee innovative e capacità di saper cogliere preziose opportunità. Nato a Torino nel novembre del 1934, da una famiglia della ricca borghesia ebraica sabauda, Carlo De Benedetti si è laureato al Politecnico di Torino nel 1958, in ingegneria elettronica, per poi iniziare a prestare il suo operato nell’azienda di famiglia. Nel 1972, insieme al fratello Franco, ha poi acquisito la Gilardini, società specializzata in intermediazione immobiliare e quotata in Borsa, trasformandola in una holding impegnata soprattutto nel settore metalmeccanico. Nel 1976 è quindi diventato amministratore delegato della Fiat, cedendo il 60% della Gilardini al gruppo guidato dalla famiglia Agnelli in cambio di un 5% di azioni della holding torinese. Un incarico durato appena quattro mesi, nel corso dei quali il suo tentativo di svecchiare il gruppo dirigente Fiat e di immettere uomini di sua fiducia ha prodotto una evidente spaccatura, di cui lo stesso De Benedetti ha preso atto, optando infine per le dimissioni.



Risale invece al 1976 l’acquisto di Concerie Industriali Riunite, quella che negli anni a seguire diverrà nota con l’acronimo di CIR, trasformandosi in una grande holding industriale. Due anni più tardi De Benedetti è quindi entrato nella Olivetti, andando a ricoprire la carica di presidente. Proprio la Olivetti nel periodo a cavallo degli anni ’80 è diventata un possibile polo informatico tricolore, con la produzione di personal computers, stampanti, fotocopiatrici e telefax. Negli anni successivi, il campo dei suoi interessi si è allargato a dismisura, andando ad abbracciare settori come l’agro-alimentare (Buitoni-Perugina), la componentistica (Sogefi) e l’editoria. Proprio l’acquisizione di una quota della Arnoldo Mondadori Editore, nel 1987, sarà però la causa di una vera e propria guerra, quella con Silvio Berlusconi, che ha caratterizzato non solo la scena economica del nostro paese, ma anche le vicende politiche della cosiddetta Seconda Repubblica. Una guerra andata avanti a livello giudiziario, con un lungo processo terminato nel 2007, con la sentenza della Cassazione avversa a Berlusconi, riconosciuto colpevole di aver corrotto il giudice che aveva emesso l’ormai famoso lodo Mondadori. Nel conflitto scatenatosi, De Benedetti ha peraltro schierato il gruppo editoriale L’Espresso, lo stesso di Repubblica, affiancandolo al centrosinistra nella lotta al suo acerrimo rivale, con risultati alterni che hanno comunque caratterizzato fortemente le vicende politiche degli ultimi venti anni. Vicende alle quali ha spesso partecipato, sino a dichiarare di considerarsi la tessera numero uno del Partito Democratico, il raggruppamento politico nato dalla fusione tra post-comunisti e ex democristiani.



Per quanto concerne la sua vita privata, Carlo De Benedetti è sposato sin dal 1997 con l’attrice Silvia Monti, dalla quale ha avuto tre figli, Rodolfo, Marco e Edoardo. Proprio il ruolo rivestito non solo sulla scena economica, ma anche in quella politica rende estremamente interessante la sua partecipazione alla trasmissione condotta da Fabio Fazio, nella quale probabilmente saranno toccati temi non soltanto legati alla stretta attualità, ma anche a quella parte della storia d’Italia di cui De Benedetti è stato un testimone di rilievo.

Leggi anche

Jovanotti, l’incidente e l’intervento/ “Sono volato malissimo, mi sono disintegrato”