Non una puntata ricca di colpi di scena quella di Questo nostro amore 70 andata in onda il 4 Novembre 2014. Le donne sono tutte molto irrequiete e tormentate dal dubbio sullo stato delle loro relazioni sentimentali e non solo. Teresa è il personaggio top di questa puntata. Sempre più insofferente, quasi sullorlo di un esaurimento nervoso, la donna partecipa perfino ad un divertente incontro con le femministe alimentando il proprio desiderio di indipendenza. Salvatore, dal canto suo, fa fatica a comprendere latteggiamento della moglie che si rifiuta di abbandonare il suo lavoro per aiutarlo in fabbrica. La situazione non è delle migliori neanche tra Anna e Vittorio. Il loro rapporto è ora in pericolo a causa della presenza di Diego. E Vittorio il personaggio flop della puntata, il meno convincente con i mille problemi che lo affliggono e lincapacità di saperlo gestire. La sua distrazione non fa che alimentare i dubbi della sua compagna, vicina a Diego per i ricordi e la nostalgia che la legano al suo primo amore. Anna rimane comunque il personaggio meno interessante della fiction perché è un ruolo nel quale abbiamo visto Anna Valle cimentarsi già molte volte e che forse ha anche un po stancato come evidenziano i molti commenti negativi sul web. Anche Benedetta e Bernardo sono apparentemente distanti ma alla prima occasione di rimanere da soli si scambiano il bacio più desiderato della puntata, regalando agli spettatori anche il momento più emozionante della serata. Sono ovviamente loro i più gettonati e i più amati dal pubblico, specie quello più giovane. Tutte le coppie della fiction di Rai 1, sebbene sullorlo del precipizio, hanno un gran potenziale, peccato che in questo particolare episodio esse non vengano sfruttate a pieno. Lidea è che latmosfera sobria di questa puntata sia stata funzionale, quasi preparatoria, alla prossima che a quanto appreso dalle anticipazioni sarà ricca di colpi di scena. Non è ai livelli di Raccontami ma Questo nostro amore 70 riesce a ricreare quel mondo e quel modo innocente di approcciarsi alla vita che oggi abbiamo perso quasi il diritto di rimpiangere.