Nella puntata di Che fuori che tempo che fa in onda questa sera su Rai 4, vedremo tra gli ospiti il regista, scenografo, sceneggiatore e produttore cinematografico Ermanno Olmi. Nato il 24 luglio 1931 nella città di Bergamo da una famiglia abbastanza benestante con il padre ferroviere e la mamma che lavorava allinterno di uno stabilimento industriale, si spostò con la famiglia a Treviglio, crescendo in un ambiente molto cattolico. Per il giovanissimo Ermanno Olmi la vita riserva subito una drammatica difficoltà con la quale confrontarsi, ossia la perdita del padre che avviene nel corso del secondo conflitto mondiale e forse anche per questo che non porterà a termine il percorso scolastico a cui aveva dato inizio iscrivendosi prima al liceo scientifico e in seguito a quello artistico. Nel suo animo nasce una profonda passione per larte della recitazione che lo porterà a decidere di trasferirsi a Milano per seguire un corso adatto allo scopo presso lAccademia di Arte Drammatica.



Durante questo periodo incomincia a lavorare presso lo stesso stabilimento dove lavorava la mamma e qui ha il suo primo impatto con un qualcosa che ha a che fare con la regia. Infatti, gli viene chiesto di documentare le fasi lavorative e la vita allinterno dellazienda. In questa maniera Ermanno Olmi scopre di essere particolarmente adatto per sedersi dietro la cinepresa e quindi dirigere le riprese cinematografiche. Questa esperienza gli dà linput per incominciare la realizzazione di diversi documentari, tutti eseguiti nel corso degli anni Cinquanta.



Nel 1959 cè il debutto al cinema di Ermanno Olmi che presenta un lungometraggio intitolato Il tempo si è fermato. Nel 1961 è protagonista della regia del film Il posto che gli consente di ottenere grande attenzione nei propri confronti, soprattutto da parte del mondo della critica come del resto conferma il fatto che si aggiudichi nello stesso anno il premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Il grande successo internazionale arriva però soltanto nel 1978 con la pellicola Lalbero degli zoccoli, che da molti viene indicata come la maggiore opera del maestro, tantè che gli consente di vincere la Palma doro al Festival di Cannes.



Negli anni Ottanta sparisce un po dalla scena per effetto di una terribile malattia che lui riesce a vincere rimettendosi in carreggiata nel 1987 per un ritorno in grande stile con il film Lunga vita alla signora! con cui si aggiudica il Leone dargento a Venezia. Nel 1988 è nuovamente presente alla Mostra del cinema di Venezia stavolta con il film La leggenda del santo bevitore che gli consentirà di ottenere il Leone doro. Nel 2001 è alla regia del film Il mestiere delle armi, mentre nel 2007 si presenta nei cinema con il film Centochiodi.

Ermanno Olmi è presente nella trasmissione di Fabio Fazio anche per presentare il suo ultimo film intitolato Torneranno i prati, che vede tra i protagonisti Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Andrea Di Maria e Camillo Grassi, e che è dedicato alla Prima guerra mondiale, di cui ricorre il centenario dello scoppio. Nel corso della propria carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui il Leone d’oro alla carriera nel 2008, la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte e i titoli di Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di gran croce.