La puntata di domenica 30 novembre 2014 di Che tempo che fa, condotto da sulle frequenze di Rai Tre da Fabio Fazio, ha inizio con la presenza in studio di Carlo De Benedetti. L’imprenditore racconta di come si senta soddisfatto del bilancio della propria vita avendo al proprio fianco una moglie, tre figli aggiungendo come il futuro dei giornali sia quello di prevedere dei numeri sempre più piccoli con maggiore sguardo rivolto a contenuti di natura multimediale con pc e tablet che preso soppianteranno la televisione. Poi parla della passione che anima il Gruppo dellEspresso. La discussione quindi entra maggiormente in temi di natura politica sottolineando come possa essere molto importante cercando di bilanciare il costo del lavoro in relazione alla zona di riferimento sottolineando come ad esempio nel Sud del Paese con due mila euro al mese di possa condurre una vita molto buona mentre nella parte Settentrionale siano praticamente insufficienti. Quindi il discorso si sposta sulloperato del Presidente del Consiglio Matteo Renzi per il quale De Benedetti ha parole molto positive dipingendolo come un vero e proprio fuoriclasse della politica e di come lui stesso si sia dovuto ricredere rispetto allimpressione iniziale che si era fatto ritenendolo erroneamente una sorta di Berlusconi bis. De Benedetti sottolinea come a suo parere la legge di stabilità non possa comportare alcun vantaggio specifico per il Paese in quanto si è sempre vincolati dal patto del 3% ricordando come in tal senso ci vorrebbe maggior coraggio in tal senso come del resto fece la Germania allinizio degli anni ’90 quando era in un momento di grande di difficoltà e sforò i patti precedentemente sanciti. Sulla contesa in atto tra i sindacati e lo stessi Renzi, De Benedetti crede che tutti abbiano le proprie ragioni per cui evidenzia come occorra maggior rispetto delle parti arrivando ad un punto di incontro fruttuoso. Quindi si parla del fatto che in Italia praticamente il settore dellinformatica sia praticamente sparito dopo la cessione di Olivetti e la vendita di IBM alla Lenovo. De Bendetti racconta di come allepoca si recò a Cupertino andando a vedere il garage di Steve Jobs dove ebbe inizio la parabola della Apple e di come ebbe modo di parlare con lui e con il suo socio che gli chiesero di finanziare la loro impresa con 20 milioni di dollari per avere poi un ritorno pari al 20% delle entrate. De Benedetti disse di no. La chiusura dellintervista riguarda la presenza dellamianto in cui strutture sottolineando come lui non fosse a conoscenze altrimenti non ce ne sarebbero mai state tracce neppure nel suo ufficio. 



In studio arrivano Francesco De Gregori e Luciano Ligabue che cantano live Alice che è tra le canzoni presenti nellultimo album del cantautore romano intitolato Vivavoce. Dopo qualche breve battuta sè una nuova esibizione stavolta nel pezzo Atlantide. Ligabue dipinge De Gregori come un mostro sacro della musica italiana evidenziando come proprio il pezzo Alice fece da spartiacque per il modo di concepire musica in Italia. De Gregori dal proprio canto sottolinea di aver scelto De Gregori per il duetto su Alice per la sua voce e proprio perché ha percepito che Alice sia stata vissuta profondamente ridando nella sua interpretazioni delle straordinarie emozioni. De Gregori sottolinea inoltre di amare particolarmente la propria professione ed inoltre non si dice dispiaciuto di far promozione al proprio album spiegando il criterio con cui sono state scelte le 28 canzoni che sono state inserite al suo inserite allinterno ossia valutando il suono, inserendo per cui anche canzoni che non hanno avuto un grosso successo commerciale. 



In studio arriva l’ultimo ospite che è Dynamo che essendo un mago oltre a parlare della propria passione per il mondo della magia che gli è stata in un certo senso trasmessa dal nonno, presenta al pubblico alcuni dei propri trucchi che porta in scena. Si arriva nella parte finale del programma con Luciana Littizzetto che ovviamente batte tantissimo sul fatto che Fabio Fazio compia 50 anni per poi parlare di altri temi di attualità come del risultato piuttosto deludente di Forza Italia nelle ultime elezioni amministrative e di come Salvini sia stato indicato come il successore di Berlusconi, cosa che non potrebbe essere gradita a Fitto. Finale con l’ingresso in studio di Bruno Voglino che è stato un punto di riferimento per Fazio e la stessa Littizzetto e si chiude con alcune immagini che ripercorrono la carriera dello stesso Fazio.



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