L’ormai ex giurato del Tale e Quale Show, che si è concluso qualche settimana fa, Claudio Lippi stronca gli ultimi programmi Rai e tra questi anche Il più grande pasticcere ovvero il cooking talent condotto da Caterina Balivo. Il conduttore si esprime in veste di critico televisivo attraverso le pagine del settimanale Visto. Lippi scrive: “Il format francese prende spunto da Bake off con Benedetta Parodi e MasterChef. Al di là del sapore di già cotto si aggiunge una realizzazione confusa”. Il conduttore sottolinea inoltre la scarsa accuratezza con cui lo show è registrato e montato, il ritmo blando e i toni sin troppo drammatici”. Gli ascolti non proprio entusiasmanti del nuovo programma di Rai2 non sembranodargli poi così torto.



La terza puntata del cook talent Il più grande pasticcere, in onda su Rai 2, è iniziata con una prova che doveva essere semplice: la preparazione di una Millefoglie o di una Saint Honoré, due grandi classici della pasticceria. Limprevisto di scambiare gli ingredienti tra i concorrenti è stata ottima e ha fatto emergere la loro capacità di affrontare un imprevisto. Il risultato non è stato purtroppo molto gratificante, con dolci in alcuni casi difficilmente riconoscibili o masticabili. Nella prova esterna, invece, Gianluca, Roberto, Emilio e Antonio hanno fatto un ottimo lavoro. Addirittura Gianluca ed Emilio hanno superato egregiamente un problema con i cannoli, presentando anche le innovative cassatine con lo stecco. Sicuramente il maestro Massari non ha avuto un compito facile nello scegliere la coppia peggiore, ma non lo so più certo biasimare se ha deciso di dare laccesso alla semifinale a chi si è dimostrato più fedele alla tradizione e ha compiuto meno errori. Inoltre, tutto sommato Antonio e Roberto potevano anche contare su buone prove precedenti.



Per quanto riguarda la prova eliminatoria, è stato sicuramente interessante per i telespettatori vedere la possibilità di accostare ingredienti salati con i dolci. E poi lidea dello spareggio con degustazione è stata certamente capace di aumentare la suspense per la seconda eliminazione.

In sintesi, terza puntata convincente, capace di presentare qualcosa di nuovo rispetto alle due precedenti. Vedremo cosa gli autori ci avranno riservato per la semifinale da cui usciranno i tre concorrenti che si giocheranno la vittoria. Per quanto riguarda i concorrenti, il migliore è stato Roberto, mentre la peggiore Giada eliminata inseme ad Emilio.



Nella terza puntata de “Il più grande pasticcere”, il cooking talent di Rai Due, si sfidano i sei concorrenti rimasti nellEtoile Academy: Giada, Roberto, Antonio, Emilio, Gianluca e Naausica. Caterina Balivo apre la trasmissione presentando i giudici Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini. Si parte subito con la prima prova, al termine della quale saranno scelti i due concorrenti peggiori, che rimarranno in Accademia per esercitarsi alla prova eliminatoria. Lingrediente base a disposizione è la pasta sfoglia. I pasticceri potranno usarla per preparare la Millefoglie o la Saint Honoré. Il tempo a disposizione è di tre ore. La pasta sfoglia è stata già preparata dal maestro Biasetto, i cuochi dovranno quindi solo tirarla e infornarla. Sembra facile, e infatti tutti hanno le idee chiare sulla scelta e gli ingredienti da prendere in dispensa. Ma i giudici si sono riservati una sorpresa. Ogni concorrente deve scambiare il suo cestino con quello del compagno di banco. Panico tra i pasticceri, che devono ricalibrare la ricetta sulle idee degli altri. I più scontenti sembrano Giada e Roberto, la prima perché deve affrontare la difficile Saint Honoré, il secondo perché Giada ha preso pochissimi ingredienti. Biasetto consiglia di stendere subito la pasta sfoglia, ma non tutti seguono il suo suggerimento. I giudici sono delusi, in tre ore i concorrenti hanno avuto problemi a completare un solo dolce. Si passa agli assaggi. Antonio dedica la sua Saint Honoré con crema di vaniglia e lamponi ai compagni di avventura Silvia e Roberto. Per Rinaldini decorazione carina ma torta inguardabile. Biasetto giudica gli ingredienti equilibrati, ma da Antonio vuole più di una sufficienza risicata. Per la sua Millefoglie Naausica ha usato i suoi prediletti frutti esotici, in questo caso mango e frutto della passione. Rinaldini però si rifiuta di assaggiare un dolce con la pasta sfoglia cruda. Di Carlo è più coraggioso, ma anche lui deve segnalare il grossolano errore di cottura. Roberto presenta addirittura due versioni di Millefoglie, quella pensata da Giada e la sua rivisitazione. Ormai è evidente che il marchigiano ha buone basi, ma i giudici vogliono qualcosa di più riguardo alla decorazione. La reinterpretazione della Saint Honoré di Gianluca non convince Biasetto, il quale insiste finché il ragazzo non confessa di non averla mai preparata e di avere quindi improvvisato. La torta di Giada invece per Rinaldini è da film dellorrore. Troppi gli errori della napoletana, secondo Di Carlo troppo naive per larte della pasticceria, che richiede rigore e conoscenza. Non va meglio a Emilio. Anche la sua pasta sfoglia è cruda e non viene assaggiata dai giudici. Arriva il verdetto. Il migliore è Antonio, le peggiori Naausica e Giada. Si salva Emilio. Le due donne restano in Accademia, gli uomini partono per la trasferta della seconda prova con il maestro Massari. 

La destinazione è Palermo, e i dolci da preparare per un buffet sono quelli della grande tradizione siciliana: il cannolo, la cassata e la pasta di mandorle. Antonio può scegliere il partner con cui cucinare. Nonostante Emilio sia siciliano la sua scelta cade su Roberto. Stavolta la preparazione, nonostante qualche difficoltà della coppia Gianluca-Emilio con le cialde, procede senza intoppi, con soddisfazione del maestro Massari. Roberto e Antonio si tengono sul classico, osando solo sulla presentazione del piatto (i dolci sono appoggiati su unonda di croccante). Emilio e Gianluca puntano invece allinnovazione, rivisitando il cannolo e creando una cassata a stecco, da mangiare come un gelato. Gli ospiti della villa in cui si tiene il ricevimento mostrano di gradire, ma la sentenza finale spetta a Massari. Il maestro elogia tutti, ma sceglie di penalizzare la coppia formata da Emilio e Gianluca, per gli errori sulla pasta del cannolo. 

Nella prova eliminatoria si affrontano dunque Giada, Naausica, Emilio e Gianluca. Ancora una sorpresa. Gli ingredienti messi a disposizione sono ortaggi: peperoni, rape, basilico e melanzane. I concorrenti dovranno usare almeno uno di questi ingredienti e renderlo protagonista del proprio dolce. Emilio e Giada decidono di usare solo il basilico, deludendo per la poca intraprendenza, Gianluca e Naausica utilizzano anche il peperone. Agli assaggi, il brownie al basilico con gelée di peperone e passion fruit di Gianluca è giudicato buono ed equilibrato. La crostatina al basilico di Giada è invece misera a livello estetico e squilibrata negli ingredienti. Emilio sbaglia, per la seconda volta nella serata, la cottura della frolla, tanto che un pezzo della sua torta schizza fuori dal piatto al taglio di Di Carlo. Biasetto ne stigmatizza ancora una volta il poco coraggio. Naausica ha preparato un biscuit con chantilly al lampone e gelée al peperone. DI Carlo le mostra un impiattamento più efficace e coraggioso, ma il problema del suo prodotto è lessere al limite tra dolce e salato. Arriva lultimo verdetto. Il primo a uscire è Emilio. Gianluca si salva. Tra Giada e Naausica i giudici non scelgono, ma decidono di far affrontare loro una prova di spareggio. Conserverà il posto chi indovinerà in un minuto, bandata, più ingredienti di una torta preparata da chef Di Carlo. Giada si attarda nella degustazione e individua cinque ingredienti. Naausica è più veloce e ne nomina otto. Giada è fuori dal programma. Naausica, Gianluca Roberto e Antonio saranno i protagonisti della semifinale.