Tra i finalisti dell’edizione 2014 di X Factor, il talent show condotto da Alessandro Cattelan su Sky Uno, c’è anche Mario Gavino Garrucciu, il ragazzo sardo preso sotto l’ala protettiva di Mika. Mario ha 34 anni e proviene da Tempio Pausania, un centro sito nell’entroterra di Olbia-Tempio. Ha iniziato a cantare abbastanza tardi, quando aveva già compiuto i 14 anni, ma ha poi recuperato il tempo perduto in precedenza militando in una lunga serie di band, con le quali si è fatto notare in rassegne a livello regionale e nei locali. La sua passione per la musica lo ha anche spinto a frequentare la scuola di musica del paese in cui è nato, in modo da affinare la sua preparazione musicale. Prima di decidere di prendere parte al talent show di Sky, ha partecipato anche al Cantagiro, arrivando alle semifinali. Insieme a due amici ha inoltre fondato i Triometà, due anni fa, un gruppo acustico con il quale si è esibito a lungo nelle piazze, nei locali e sulle spiagge della Sardegna. Per quanto riguarda gli strumenti, suona la chitarra.



La sua avventura a X Factor è iniziata ai provini, dove si è esibito in un suo inedito, All’orizzonte, per poi affrontare il Bootcamp con un pezzo di Pino Daniele, A me me piace ‘o blues. Ha poi acquisito il diritto a partecipare al serale del programma superando di slancio le Home Visit, affrontate con Sacrifice di Anouk.
Nella puntata del 23 ottobre si è esibito in E non andar più via di Lucio Dalla, strappando ottimi giudizi a Fedez, Morgan e Victoria Cabello. Sette giorni dopo ha confermato la sua bravura con un pezzo di Malika Ayane, Ricomincio da qui, un brano non proprio facile che ha comunque saputo restituire con bravura, strappando il pass per l’atto successivo. Il 6 di novembre altro passo avanti con Dont leave me this way, nella versione dei The Communards, ancora una volta con buoni risultati. Nella puntata del 13 si è poi cimentato in un pezzo di Sixto Rodriguez, Sugar Man, strappando di nuovo giudizi lusinghieri.



Una settimana più tardi ha affrontato il grande Luigi Tenco, con Ragazzo mio, restituita in maniera molto originale, calamitando i consensi di Fedez e soprattutto di Victoria. Più complicato il turno del 27 novembre, quando Luci a San Siro, di Roberto Vecchioni, non è stata interpretata nel migliore dei modi, costringendo il cantante di Tempio Pausania a un pericoloso testa a testa contro Komminuet, affrontato e vinto con Freedom dei Timoria.

Infine la semifinale del 4 dicembre, che gli ha permesso di strappare il pass per la finale grazie a un pezzo degli Outkast, “Hey ya”.  Ora rimane quindi solo la finale tra lui e una vittoria che sarebbe abbastanza clamorosa, soprattutto se si pensa che i favori del pronostico sono nettamente orientati per il catanese Lorenzo Fragola, incensato dal web e spinto dai bookmakers. Bisognerà però vedere la tenuta mentale dei finalisti di fronte a un appuntamento in grado di cambiare, in meglio, la vita di ognuno di loro e che potrebbe consentirgli di dedicarsi a tempo pieno alla propria passione. Chissà che proprio la maturità dimostrata sinora non consenta a Mario Gavino Garrucciu di sovvertire il pronostico sfavorevole.