Indovina indovinello: è nato nel 1945 in Umbria, due anni dopo era già diventato 16 volte più grande e oggi, che festeggia il 70 compleanno, non fa fatica a raggiungere 6 milioni di famiglie sparse in tutta Italia. Avete indovinato? No? Volete altri aiutini? 1) Non è un avventore da bar, ma ha pur sempre a che fare con i cappuccini; 2) contento solo se lo appendete al muro e ve lo lasciate per molto tempo; 3) Vi obbliga a tenergli gli occhi addosso tutto lanno, giorno per giorno Ci siete arrivati? Ma sì, è proprio un calendario Anzi, è il calendario per antonomasia Adesso è davvero facile indovinare Sììììì, avete indovinato: è il calendario di Frate Indovino!
Ebbene, come dicevamo allinizio, è nato nel 1945 in Umbria, su iniziativa di padre Mariangelo da Cerqueto, che ne distribuì gratuitamente 2mila copie agli abbonati di Voce Serafica. Fu subito un successone. Passarono solo due anni, e le copie stampate salirono a 32mila. Da quel momento, se si esclude una breve parentesi a inizio anni Cinquanta, è stato un crescendo rossiniano di copie, di apprezzamenti, di successi editoriali. Le sue previsioni del tempo, i pratici consigli, le pillole di saggezza che spaziano dallagricoltura alla cucina, dai proverbi al ménage coniugale, dalla salute alla scienza, sono diventati un must per vecchi e giovani, nonni e nipoti, professionisti, pensionati, disoccupati, sfaccendati, in un virtuoso trasversalismo che unisce gran parte dello Stivale.
Ma (un indovinello tira laltro) Frate Indovino è un uomo solo al comando oppure, dopo tanti anni, si tratta di un capitano capace di trascinare la sua squadra? Per rispondere si è reso necessario un debito consulto, che ci ha condotti a compulsare un saggio ormai quasi introvabile, per il quale abbiamo dovuto sfoggiare tutto il nostro istinto da topi di biblioteca. Pensavamo si trattasse di un tomo corposo, vista la riservatezza con cui viene celato. Si tratta invece di un semplice libriccino (rieditato ogni anno in copie limitate) dal titolo Fatti i frati tuoi (a cura di un frate minore, cioè un piccolo editore con il saio, tal Fra Diadainconsupertra), che racconta storia e segreti del celebre calendario, del quale vengono svelati pure i nomi dei confratelli che aiutano Frate Indovino nella stesura delle fortunatissime rubriche.
Abbiamo così scoperto che tra gli ultimi arrivati nella squadra di Frate Indovino vi è quel Fra Intendo che è stato immediatamente soprannominato Fra Nintendo, per via della sua abilità con le varie consolle e relative piattaforme di giochi di cui è assiduo recensore.
Tra gli aiutanti della prima ora, invece, una menzione donore la meritano certamente Fra Incudine e Fra Martello, dal carattere assillante, prodighi di consigli ai moderni fabbri con la rubrica Colpi di genio, e tuttavia invisi ai loro colleghi, altrettanto ossessionanti, Fra Stuono e Fra Cassone, esperti di musica rock e titolari della rubrica Ma è rockambolesco!. I continui battibecchi di questo originalissimo quartetto hanno costretto i superiori a spostare questi ultimi due in un piccolo convento oltreconfine in Svizzera, precisamente a Chiasso, ospiti di un eremita dalla voce tonitruante, Fra Goroso.
Inventore della rubrica “Per pregare non bisogna spremere le meningi”, Fra’ntoio è tra i più stimati collaboratori di Frate indovino, che di lui si fida ciecamente. “Con Fra ‘ntoio al mio fianco – suole dire spesso – tutto fila sempre liscio come l’olio!”.
Molti tra voi, più volte, si saranno sicuramente chiesti quale figura si occupi di trovare ogni anno proverbi sempre nuovi, aforismi originalissimi, detti che mostrano il valore della saggezza popolare. Bene, sappiate che Fra Sario è nella vita uomo di poche parole (perché, parole sue, “la ragione per cui abbiamo due orecchie e una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno”), ma quando lo invitano a dire la sua, è capace di incantare per ore l’uditorio con le sue frasi fatte… E non è per modo di dire!
Ai consigli coniugali è addetto Fra Mogliemarito, occhialuto e allampanato, fotografato sul libriccino con il dito indice in primo piano (“Tra i due coniugi io ci metto il dito, eccome!”).
Fra ‘ncasso e Fra U hanno un compito particolare nella complessa macchina organizzativa del calendario: a loro spetta il compito di scovare gli ultimi errori prima della stampa. “Sembra che noi non si faccia niente, perché stiamo comodamente seduti in poltrona (soprattutto Fra U) tutto il giorno, ma spesso arriviamo a sera letteralmente fusi dai refusi” (con chiara allusione ai frequenti errori che i correttori di bozze scovano qua e là).
Lo spazio è tiranno e gli aneddoti abbondano, ma potremmo fare a meno di parlarvi di Fra Nchising (di origine orientale, l’imprenditore del gruppo, lui ha valorizzato il marchio e il business), di Fra’ Dicio (stila compunto le previsioni del tempo, che i contadini utilizzano come oro colato) di Fra ‘ngetta e della sua rubrica “Diamoci un taglio” (consigli utili per smettere di fumare, di bere, di mangiarsi le unghie, e chi più ne ha, più ne metta…), di Fra Ldirelfare (esperto di oceani, correnti, onde anomale, insomma, di tutto ciò che ha a che fare con il mare), di quel vero e proprio conoscitore del “bello che è intorno a noi” che è Fra ‘ntastico o del vecchio frate addetto, fin dal 1945, a imbustare e spedire il calendario, Fra ‘ncobollo? No, non potremmo e non vorremmo, anzi, non ce l’abbiamo proprio fatta.
E per chiudere in bellezza, un Fra Terno Augurio (che non è un amichevole auspicio, ma il nome del caporedattore dell’almanacco di Frate Indovino): “Che nel 2015 possiate indovinare tutti i pronostici e pronosticare tutti gli indovinelli! E che sia un buon anno in quasi tutti i sensi: da presentire, prevedere, pregustare!”.