Nella puntata speciale di questo mercoledì 17 dicembre 2014 della trasmissione Quarto Grado condotta da Gianluigi Nuzzi con la collaborazione di Alessandria Viero, viene dato ampio spazio al processo dappello bis per il cosiddetto omicidio di Garlasco nel quale ha trovato la morte Chiara Poggi. La puntata si apre con la messa in onda del momento in cui il giudice legge la sentenza di condanna a 16 anni di carcere e del pagamento di 1 milioni di euro a titolo di risarcimento a favore dei componenti della famiglia Poggi, ai danni di Alberto Stasi che dunque è stato giudicato quale lassassino della ragazza che era la propria fidanzata. Viene quindi effettuato un collegamento in diretta con lo studio del legale della famiglia Poggi, da dove interviene Rita, la mamma di Chiara, ed il proprio marito. Il succo del loro intervento è che da questa vicenda nessuno ne esce vincitore in quanto sono state distrutte due famiglie. Viene quindi ricostruito quello che è successo nel corso del processo ed in particolare con Alberto Stasi che ha preso la parola dicendosi innocente ed inoltre lamentando il fatto di essere stato perseguitato per sette anni della propria vita giacchè gli inquirenti non hanno mai voluto prendere in considerazione delle piste alternative. Lo stesso Stasi rivolgendosi alla corte ha voluto sottolineare come non debbano cercare a tutti i costi un colpevole condannando un innocente. A questo punto viene mandato in onda un servizio molto minuzioso nel quale viene riproposta la ricostruzione dei fatti secondo laccusa con lormai famosa impronta ricostruita dai Ris e la vicenda della camminata che per la densità di sangue presente sul pavimento, ha dimostrato che fosse impossibile per Stasi non aver sporcato le proprie scarpe di sangue. A commentare la ricostruzione dei fatti e soprattutto la sentenza stabilita in via definitiva, sono presenti in studio uno dei legali della famiglia Poggi ed un cugino di Chiara che è il perito informatico indicato dallaccusa. Nel frattempo cè un collegamento con linviata Ilaria Cavo che è riuscita a bloccare uno dei legali della difesa ossia di Alberto Stasi, che commentando la sentenza la definisce controversa in quanto se davvero il proprio assistito fosse stato il colpevole perché una pena così lieve e perché è stata tolta laggravante della crudeltà. Lo stesso avvocato ha voluto poi sottolineare come la sentenza non abbia senso perché Stasi è innocente ed inoltre al riguardo dellappello che Alberto ha fatto in mattinata, lavvocato sottolinea come si tratti di un aspetto di coscienza. Infine, rimarcando come tutti siano rimasti male per questa sentenza, si metteranno presto al lavoro per cercare di arrivare al risultato che interessa loro.
Intanto, nella discussione sulla vicenda emerge come abbia avuto un ruolo rilevante per arrivare a tale sentenza lelemento della camminata. Per quanto concerne il movente dellomicidio, stando alla ricostruzione degli inquirenti è da ricerca in quella che è stata definita come la sessualità disturbata da parte di Stasi. Probabilmente, stando sempre alla ricostruzione dellaccusa, Chiara nelle tante foto che ha visto nel computer di Stasi a sfondo sessuale, ha trovato il motivo di una accesa discussione con il proprio ragazzo che il giorno dopo è sfociata in tragedia. Altro elemento di una certa rilevanza nelleconomia della sentenza è limpronta della scarpa numero 42 della Frau che è compatibile con quelle di Stasi. Altra notizia, è quella per cui nellattesa della Cassazione non cè stata richiesta di arresto nei riguardi di Alberto Stasi in quanto non cè il rischio di fuga. Si passa a discutere del caso della morte del piccolo Loris che per il momento vede come indagata la madre Veronica Panarello attualmente detenuta nel carcere di Catania. Viene mandato in onda un servizio che ripropone tutti gli spostamenti compiuti dalla donna a bordo della propria auto quel sabato mattina per mezzo dei fotogrammi delle tante telecamere posizionate allinterno della cittadina siciliana teatro di tale drammatico delitto. Per il momento il legale di Veronica continua a controbattere che i fotogrammi in possesso degli inquirenti non siano nitidi per cui risulta impossibile a suo dire, stabilire se lauto sia quella di Veronica.
Intanto si concentra l’attenzione su Veronica che sentendosi abbandonata al proprio destino dal marito, gli ha voluto scrivere una lettera nella quale sottolinea il fatto di essere assolutamente innocente rispetto alle accuse che le sono state mosse. Dall’inviato si apprende come gli inquirenti siano convinti della colpevolezza di Veronica ed inoltre che ora stanno concentrando i propri sforzi nel tentativo di riuscire ad arrivare a scoprire un possibile complice della donna. Ilaria Cavo è riuscita a realizzare una lunga intervista con il papà di Veronica, Francesco, che sembra essere uno dei pochi ad essere convinto dell’innocenza della donna. Francesco rimarca come fosse davvero speciale il legame tra Veronica ed il piccolo Loris, ed inoltre come lei fosse una mamma davvero esemplare. Francesco aggiunge che non appena sia possibile andrà a trovare la figlia in carcere portandole quello che lei stesso le ha chiesto ossia del prosciutto e della provola. L’uomo quindi racconta i momenti prima del ritrovamento di Loris e l’urlo di dolore dato da Veronica non appena è stata informata che il figlio era stato ritrovato morto. In studio viene rimarcato come ulteriori elementi che potrebbero portate alla verità potrebbero emergere con il ritrovamento dello zainetto ed inoltre si cerca di tracciare un profilo di quello che è stato un passato a detta di tutti molto difficile per la stessa Veronica. Viene infine mostrata una nuova intervista realizzata alla sorella di Veronica, Antonella che lancia nei suoi confronti diverse accuse.
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