“Tutta colpa di Freud” si chiude come un cerchio imperfetto. Martina è l’unica che riesce a trovare il suo amore da favola, Sara incontra l’ennesima donna per cui perde la testa, Emma riparte da zero con tutta la vita davanti e superando il conflitto con il padre tornando all’armonia iniziale. Insomma, una grande parentesi, un cerchio imperfetto in cui le vicende rimangono stritolate dalle circostanze e non c’è un vero e proprio giudizio dalle esperienze fatte. Ma sono davvero “esperienze” quelle vissute in questo modo? Chissà, magari ce lo spiegherà Freud. Perchè poverino, a noi è sembrato che non c’entrasse proprio nulla con i malanni dei nostri protagonisti…



Una soluzione piuttosto complicata, in Tutta colpa di Freud”, quella che vede tutti tornare al punto di partenza – o quasi – senza avere imparato forse davvero nulla. Il simbolo del “suicidio” di Claudia è forse l’opera di resetting più intensa e semplice. Tutto riparte dal lettino del terapista, perchè superati i traumi la vita riprende da dove la li aveva lasciata. Senza svolte, senza, discontinuità, ma forse senza davvero aver fatto esperienza. Perchè le verità non dette non hanno importanza, l’importante è ricostruire circostanze, riportare le cose a una verginità. Così per Sara, tradita dall’uomo perfetto dopo soli tre giorni, e dopo aver resistito – per puntiglio – per la prima volta ai suoi istinti. La conclusione è che la strada intrapresa fosse sbagliata, perchè le circostanze non corrispondono ai desideri. Un vero peccato, ora le toccherà forse “tornare” ad esser lesbica o a vivere le sue storie una dietro l’altra cedendo all’istinto come unica guida? Restiamo in attesa di Emma e Martina, come si concluderanno le loro vicende?



Per la prima volta Tutta colpa di Freud” ha un sussulto di normalità e una domanda tra quelle suscitate viene presa sul serio. Cosa vuol dire essere padre? Cosa vuol dire essere un padre moderno, che “capisce”? Una gran rottura di “palle” o un metodo psicologico sbagliato? Forse essere padre è essere autoritario. I vecchi schemi vanno superati? O sono “il modo giusto”? I tentativi di Francesco di interpretare questo nuovo “codice” però sono destinati a complicare ancora le cose. Perche essere padre non è seguire uno schema.

Tutta colpa di Freud” si apre con l’ultima puntata introducendo subito un tema che potrebbe sciogliere interamente la molteplicità degli intrecci. E si parte dalla delusione di Francesco, che coglie al volo l’occasione per conoscere la donna di cui si è infatuato (ovvero la moglie del fidanzato 50enne della figlia 18enne). Sono poche battute quelle di Claudia (Gerini), ma risolutive. “L’uomo non è fatto per il grande amore, ma per quelli medi che sono piuù robusti. E poi questa cosa che senza accorgersi si cambia, e ci si trova diversi senza accorgersi”… Insomma di nuovo il tema dell’assenza di legami, della mancanza di conoscenza reciproca e del trionfo della sensazione fisica e del sentimentalismo. La soluzione “self made” dei protagonisti? “Compriamo un cane e chiamiamolo ‘Ti Amo’, almeno ce lo sentiamo dire”. Mah…



In attesa della seconda e ultima puntata del film Tutta colpa di Freud, in onda stasera su Canale 5, vi proponiamo l’intervista che Anna Foglietta, una delle attrici protagoniste, ha rilasciato a RBCasting il giorno dell’uscita del film nelle sale. Secondo l’attrice: “L’orientamento sessuale è una cosa seria e non è possibile neanche cercare di cambiarlo come tenta di fare nel film”. Il suo personaggio non riesce a trovare quella concretezza che vorrebbe come donna. In realtà si creano una serie di situazione comiche brillanti che vanno bene per il film ma non andrebbero bene se Sara fosse un personaggio reale, ha affermato la Foglietta. 

Esperimento vincente per Tutta colpa di Freud, il film di Paolo Genovesi che è andato in onda diviso in due parti tra ieri sera e questa sera in una versione allungata e inedita. La prima parte della versione televisiva di Tutta Colpa di Freud su Canale 5 si è imposta nella sfida del prime time con 4 milioni 373 mila spettatori pari al 16.94% di share. La seconda parte del film andrà in onda alle ore 21:10 su Canale 5 così vedremo i risultati definitivi dell’esperimento completo. Quale sarà il prossimo film che verrà proposto da Mediaset in una versione simile?

Tra qualche ora Canale 5 va in onda la seconda parte di Tutta colpa di Freud, il film di Paolo Genovese. La pellicola, che lo scorso anno aveva sbancato il botteghino, è arrivata in tv in una versione inedita con mezz’ora di scene extra. Si tratta di un esperimento nato dalla collaborazione di Mediaset e Medusa Film, a spiegare il progetto ci pensa il regista Paolo Genovese in un’intervista a Blogo: L’idea era quella di trovare una nuova formula produttiva che potesse in qualche modo unire il cinema alla televisione… Si è pensato di scrivere una stesura più approfondita, con un approfondimento delle singole storie, ma anche con l’introduzione di nuovi personaggi (e quindi nuovi attori), per farne una versione televisiva. Il regista ha spiegato che non si tratta di scene tagliate ma di una parte scritta e pensata solo per la televisione. La grande novità della versione tv è l’entrata in scenda di nuovi personaggio e quindi nuovi attori: Claudia Zanella, Luca Angeletti, Lucia Ocone, Dario Bandiera, Michela Andreozzi, Francesca Figus, Alessia Barela e Valerio Aprea. Inoltre nella versione tv Emma (Laura Adriani) ha una storia con Gassman ma anche con un compagno di classe.

Questa sera, giovedì 18 dicembre, va in onda la seconda parte di Tutta colpa di Freud, il film di Paolo Genovese, trasmesso in prima tv su Canale 5 in due serate. Nella prima parte andata in onda ieri sera abbiamo conosciuto i protagonisti del film: Francesco (Marco Giallini) e le sue tre figlie Marta (Vittoria Puccini), Sara (Anna Foglietta) ed Emma (Laura Adriani). Francesco è analista e spesso si trova ad analizzare le sue figlie e i loro problemi amorosi. Quando scopre che Emma, che ha solo 18 anni, ha una relazione con un uomo di 50 anni (Alessandro Gassman), Francesco decide di incontrarlo e di iniziare con lui un percorso di analisi per farlo tornare con la moglie, non sapendo che si tratta della misteriosa donna con il cane di cui si è invaghito (interpretata da Cluadia Gerini). Francesco rinuncerà davvero al suo amore, il primo dopo l’abbandono della moglie, per ricucire il rapporto della coppia? Clicca qui per vedere il promo della seconda parte di Tutta colpa di Freud